Storia e dintorni
Lettera ad Aldo Moro
Memoria della visita di Moro a Canosa
venerdì 16 marzo 2018
20.59
Onorevole Presidente Prof. Aldo Moro,
nella ricorrenza del rapimento di sangue dei tuoi Agenti di scorta :Oreste Leonardi, 52 anni, di Torino, maresciallo dei carabinieri; Domenico Ricci, 42 anni, di San Paolo di Jesi, appuntato dei carabinieri; Giulio Rivera, 24 anni, di Guglionesi, guardia di PS; Francesco Zizzi, 30 anni, di Fasano, vicebrigadiere di PS; Raffaele Iozzino, 24 anni, di Casoria, guardia di PS; ricordiamo la Tua Persona di Statista, Docente, Martire della Democrazia, Servo di Dio. Ho avuto la gioia all'inizio degli ani 70 di stringerTi la mano nella sede della Democrazia Cristiana a Canosa di Puglia, dopo il comizio nelle gremita Piazza di Vittorio Veneto, quando ero Consigliere Comunale nella D. C.. Ti invitarono a salire nella piccola sala del Partito, oggi sede del Museo dei Vescovi donata dall'Arcivescovo Mons. Francesco Minerva; ti dissero ad alta voce: "Capitano, Capitano!". Con la tua statura eri ancor più gigante ed io, Maestro più che ventenne, ti ammiravo, ti ascoltavo nel volto sapiente ed imperturbato; Ti strinsi la mano quando sei sceso dalla scrivania.
Onorevole Moro,
oggi ho scritto una pagina nuova di storia dopo 60 anni, riscoprendo la Tua visita da Ministro della Pubblica Istruzione di 42 anni a Canosa di Puglia, accolto dal Sindaco Vito Rosa, mio Maestro di Scuola, che condivise con Te opere di pubblica utilità alla nostra città. Ho riscoperto quella data del MCMLVIII incisa nella Stele di Scipione nella Villa Comunale, restaurata volontariamente dalle mie mani sotto il sole di Luglio nel 1996 e inaugurata con i bambini di Scuola Elementare della De Muro Lomanto, con il Commissario Prefettizio Dott. Giuseppe Iaculli il 2 Agosto del 1996 con la Festa della banda musicale cittadina delle Festività Patronale di San Sabino.
Onorevole Moro,
ho ritrovato il tuo nome della visita a Canosa nelle pagine dell'Archivio Storico Comunale, nei documenti del Dott. Nino Vinella di Barletta, nella meraviglie del Sapere e della Storia, che tu hai reso col sangue Maestra di Vita. Il giorno dopo nella Villa Comunale, oggi a Te intestata, scoprii le fotografie di quella visita, custodite dal Maestro Gennaro Caracciolo, all'epoca tredicenne, che fu incaricato di consegnarti una targa d'oro in dono dal Comune di Canosa.
Onorevole Moro,
sono trascorsi 60 anni e ci sentiamo eredi e custodi non solo della Tua visita, ma del Patrimonio Democratico, Civile, Morale, Spirituale che hai lasciato nel rapimento del 16 Marzo 1978, nella prigione, nel processo che ti ha umiliato fino alla Morte. Perdonaci per averTi lasciato; abbiamo pianto e oggi ascoltiamo la Tua voce, la Tua Cattedra, più di ieri, come avviene per i Grandi della Storia e per i Servi di Dio. Nel giorno della tua povera e solenne morte, a Canosa, come ricorda mio Fratello Prof. Pasquale, dalla sede del Partito partecipammo ad un corteo silenzioso verso il Comune, mentre in Italia c'era il timore del terrore delle Brigate Rosse, che sono passate nell'eclissi della storia. Quaranta anni fa, ma Tu sei più vivo di ieri.
Onorevole Moro,
ieri 15 Marzo 2018, presentando una piccola opera della VIA MATRIS e dei Sette Dolori di Maria agli Studenti di Quinta e Terza G del Liceo Statale "Enrico Fermi" di Canosa, con la condivisione della Dirigente Prof.ssa Nunzia Silvestri e della Prof.ssa Giulia Giorgio provata da un dolore familiare, abbiamo con dignità di ascolto parlato di Te, Moro e del Rapimento di sangue, proiettando una foto della Tua persona a Scuola. Sono i Figli del Terzo Millennio che oggi compiono 18 anni, diventano Cittadini della Repubblica Italiana che Tu hai servito, e che fanno della Tua storia una conoscenza e una coscienza morale, civile, democratica, nella convivenza di oggi e nei sentieri travagliati e gioiosi della giovinezza. Ci ha scritto nel 2016 tua Figlia Agnese, mentre compivi Cento Anni dalla nascita. Per questo Centenario ho raccolto una fotografia della Tua visita a Canosa e l'abbiamo posta in cornice nella Sala Consiliare del Comune dove Tu hai posato i passi, e le cui mura risuonano dell'eco delle tue parole.
Grazie! Onorevole Moro!
Quest'anno 2018 ci ritroveremo con il Sindaco, la Cittadinanza, le Associazioni, la Fondazione FAC, la Scuola, la Chiesa a fare memoria e testimonianza della Tua vita perche il Tuo Sacrificio di Sangue non resti solo una lapide e una memoria, ma continui ad essere MAESTRA. Che il Signore Ti benedica nel Regno dei Giusti e dei Beati.
Dalla Cattedra dove salisti, le tue Virtù ed il tuo Martirio di Innocente ti innalzino sull'Altare della Patria e sull'Altare dei Beati in Paradiso.
Ti vogliamo bene, Caro Aldo Moro!
Ob amorem patriae
Maestro Giuseppe Di Nunno da Canosa di Puglia
nella ricorrenza del rapimento di sangue dei tuoi Agenti di scorta :Oreste Leonardi, 52 anni, di Torino, maresciallo dei carabinieri; Domenico Ricci, 42 anni, di San Paolo di Jesi, appuntato dei carabinieri; Giulio Rivera, 24 anni, di Guglionesi, guardia di PS; Francesco Zizzi, 30 anni, di Fasano, vicebrigadiere di PS; Raffaele Iozzino, 24 anni, di Casoria, guardia di PS; ricordiamo la Tua Persona di Statista, Docente, Martire della Democrazia, Servo di Dio. Ho avuto la gioia all'inizio degli ani 70 di stringerTi la mano nella sede della Democrazia Cristiana a Canosa di Puglia, dopo il comizio nelle gremita Piazza di Vittorio Veneto, quando ero Consigliere Comunale nella D. C.. Ti invitarono a salire nella piccola sala del Partito, oggi sede del Museo dei Vescovi donata dall'Arcivescovo Mons. Francesco Minerva; ti dissero ad alta voce: "Capitano, Capitano!". Con la tua statura eri ancor più gigante ed io, Maestro più che ventenne, ti ammiravo, ti ascoltavo nel volto sapiente ed imperturbato; Ti strinsi la mano quando sei sceso dalla scrivania.
Onorevole Moro,
oggi ho scritto una pagina nuova di storia dopo 60 anni, riscoprendo la Tua visita da Ministro della Pubblica Istruzione di 42 anni a Canosa di Puglia, accolto dal Sindaco Vito Rosa, mio Maestro di Scuola, che condivise con Te opere di pubblica utilità alla nostra città. Ho riscoperto quella data del MCMLVIII incisa nella Stele di Scipione nella Villa Comunale, restaurata volontariamente dalle mie mani sotto il sole di Luglio nel 1996 e inaugurata con i bambini di Scuola Elementare della De Muro Lomanto, con il Commissario Prefettizio Dott. Giuseppe Iaculli il 2 Agosto del 1996 con la Festa della banda musicale cittadina delle Festività Patronale di San Sabino.
Onorevole Moro,
ho ritrovato il tuo nome della visita a Canosa nelle pagine dell'Archivio Storico Comunale, nei documenti del Dott. Nino Vinella di Barletta, nella meraviglie del Sapere e della Storia, che tu hai reso col sangue Maestra di Vita. Il giorno dopo nella Villa Comunale, oggi a Te intestata, scoprii le fotografie di quella visita, custodite dal Maestro Gennaro Caracciolo, all'epoca tredicenne, che fu incaricato di consegnarti una targa d'oro in dono dal Comune di Canosa.
Onorevole Moro,
sono trascorsi 60 anni e ci sentiamo eredi e custodi non solo della Tua visita, ma del Patrimonio Democratico, Civile, Morale, Spirituale che hai lasciato nel rapimento del 16 Marzo 1978, nella prigione, nel processo che ti ha umiliato fino alla Morte. Perdonaci per averTi lasciato; abbiamo pianto e oggi ascoltiamo la Tua voce, la Tua Cattedra, più di ieri, come avviene per i Grandi della Storia e per i Servi di Dio. Nel giorno della tua povera e solenne morte, a Canosa, come ricorda mio Fratello Prof. Pasquale, dalla sede del Partito partecipammo ad un corteo silenzioso verso il Comune, mentre in Italia c'era il timore del terrore delle Brigate Rosse, che sono passate nell'eclissi della storia. Quaranta anni fa, ma Tu sei più vivo di ieri.
Onorevole Moro,
ieri 15 Marzo 2018, presentando una piccola opera della VIA MATRIS e dei Sette Dolori di Maria agli Studenti di Quinta e Terza G del Liceo Statale "Enrico Fermi" di Canosa, con la condivisione della Dirigente Prof.ssa Nunzia Silvestri e della Prof.ssa Giulia Giorgio provata da un dolore familiare, abbiamo con dignità di ascolto parlato di Te, Moro e del Rapimento di sangue, proiettando una foto della Tua persona a Scuola. Sono i Figli del Terzo Millennio che oggi compiono 18 anni, diventano Cittadini della Repubblica Italiana che Tu hai servito, e che fanno della Tua storia una conoscenza e una coscienza morale, civile, democratica, nella convivenza di oggi e nei sentieri travagliati e gioiosi della giovinezza. Ci ha scritto nel 2016 tua Figlia Agnese, mentre compivi Cento Anni dalla nascita. Per questo Centenario ho raccolto una fotografia della Tua visita a Canosa e l'abbiamo posta in cornice nella Sala Consiliare del Comune dove Tu hai posato i passi, e le cui mura risuonano dell'eco delle tue parole.
Grazie! Onorevole Moro!
Quest'anno 2018 ci ritroveremo con il Sindaco, la Cittadinanza, le Associazioni, la Fondazione FAC, la Scuola, la Chiesa a fare memoria e testimonianza della Tua vita perche il Tuo Sacrificio di Sangue non resti solo una lapide e una memoria, ma continui ad essere MAESTRA. Che il Signore Ti benedica nel Regno dei Giusti e dei Beati.
Dalla Cattedra dove salisti, le tue Virtù ed il tuo Martirio di Innocente ti innalzino sull'Altare della Patria e sull'Altare dei Beati in Paradiso.
Ti vogliamo bene, Caro Aldo Moro!
Ob amorem patriae
Maestro Giuseppe Di Nunno da Canosa di Puglia