
Storia e dintorni
Medaglia d’onore alla memoria di Vito Balzano
Soldato canosino internato nello Stalag II A di Neubrandenburg
venerdì 26 gennaio 2024
12.38
Medaglia d'onore alla memoria di Vito Balzano, nato a Canosa di Puglia il 05/01/1910 e deceduto il 10/01/1944 a Seebad Warnemünde – Rostock, nello stato federale della Mecklembourg-Poméranie occidentale, soldato che prima di partire in guerra svolgeva l'attività dei "cavamonti" ovvero estrattore di tufo dalle cave del territorio. Soldato, appartenente alla Squadra Lancieri della Cavalleria, partì in guerra lasciando a casa la moglie Anna e i figli Sabina e Michele ancora in tenera età. ""L'11 settembre 1943, fu catturato a Sebenico, in Dalmazia - come riportano le fonti storiche - dopo aver detto "NO" a qualsiasi forma di collaborazione con il Terzo Reich, ed internato presso lo Stalag II A di Neubrandenburg, nel nord della Germania. Deceduto il 10/01/1944 a Seebad Warnemünde – Rostock a causa di un incidente sul lavoro presso la fabbrica di aerei "Arado Werke" di Warnemünde, dove era stato impiegato dopo la cattura. La sua salma, più volte richiesta dai suoi congiunti e mai consegnata, si trova presso una fossa comune del cimitero di Rostock in Germania. Ai suoi cari rimangono poche vecchie fotografie sbiadite dal tempo ed il ricordo sempre vivo di un uomo integerrimo, dotato di grande educazione, rispetto e amore per la famiglia."""
Commossi ed emozionati i figli Sabina e Michele ed il nipote Vito Balzano che stamani hanno presenziato alla cerimonia presso la Prefettura di Barletta dove hanno ricevuto dal prefetto Rossana Riflesso e dal sindaco di Canosa Vito Malcangio, la medaglia d'onore conferita dal Presidente della Repubblica "ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nel conflitto mondiale dal 1943 al 1945", come previsto dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2006. La medaglia d'onore è coniata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano in metallo e riporta da un lato lo Stemma della Repubblica Italiana con intorno la scritta "Medaglia d'Onore ai Cittadini Italiani Deportati ed Internati nei Lager Nazisti 1943-1945" e dall'altro il nome e cognome dell'internato Vito Balzano dentro un cerchio di filo spinato. Nel corso dei saluti istituzionali, il Prefetto Rossana Riflesso ha, tra l'altro, voluto rimarcare "l'importanza ed il significato di questa giornata, attraverso le storie di chi ha vissuto una delle pagine più buie della storia del nostro Paese. Anche questa provincia ha pagato un dazio importante e gli eroi che oggi abbiamo commemorato, consegnando alla loro memoria le medaglie d'onore conferite dal Presidente della Repubblica, sono uomini che hanno messo a dura prova la propria vita e le cui vicende devono rappresentare un monito per le giovani generazioni affinchè si possano rinnegare ogni forma di violenza, discriminazione, emarginazione e guerra." La memoria continua nel tempo attraverso il ricordo di quanti sono stati "eroi" di quelle tragiche vicende nei lager nazisti dal 1943-1945, rendendo omaggio alle numerose vittime, nonché a tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al progetto di sterminio nazifascista, salvando vite umane e proteggendo i perseguitati. La cultura della memoria va tramandata alle giovani generazioni per conoscere e comprendere quello che è successo in passato e che non si ripeta più nella storia umana.
Riproduzione@riservata
Commossi ed emozionati i figli Sabina e Michele ed il nipote Vito Balzano che stamani hanno presenziato alla cerimonia presso la Prefettura di Barletta dove hanno ricevuto dal prefetto Rossana Riflesso e dal sindaco di Canosa Vito Malcangio, la medaglia d'onore conferita dal Presidente della Repubblica "ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nel conflitto mondiale dal 1943 al 1945", come previsto dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2006. La medaglia d'onore è coniata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano in metallo e riporta da un lato lo Stemma della Repubblica Italiana con intorno la scritta "Medaglia d'Onore ai Cittadini Italiani Deportati ed Internati nei Lager Nazisti 1943-1945" e dall'altro il nome e cognome dell'internato Vito Balzano dentro un cerchio di filo spinato. Nel corso dei saluti istituzionali, il Prefetto Rossana Riflesso ha, tra l'altro, voluto rimarcare "l'importanza ed il significato di questa giornata, attraverso le storie di chi ha vissuto una delle pagine più buie della storia del nostro Paese. Anche questa provincia ha pagato un dazio importante e gli eroi che oggi abbiamo commemorato, consegnando alla loro memoria le medaglie d'onore conferite dal Presidente della Repubblica, sono uomini che hanno messo a dura prova la propria vita e le cui vicende devono rappresentare un monito per le giovani generazioni affinchè si possano rinnegare ogni forma di violenza, discriminazione, emarginazione e guerra." La memoria continua nel tempo attraverso il ricordo di quanti sono stati "eroi" di quelle tragiche vicende nei lager nazisti dal 1943-1945, rendendo omaggio alle numerose vittime, nonché a tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al progetto di sterminio nazifascista, salvando vite umane e proteggendo i perseguitati. La cultura della memoria va tramandata alle giovani generazioni per conoscere e comprendere quello che è successo in passato e che non si ripeta più nella storia umana.
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