Storia e dintorni
Memoria liturgica del Papa “buono”
San Giovanni XXIII, Patrono dell’Esercito Italiano
lunedì 11 ottobre 2021
7.58
Nell'anno corrente 2021, in tempo di pandemia abbiamo riscoperto la figura di Papa Giovanni XXIII, Patrono del Corpo dell'Esercito Italiano nelle motivazioni del Soldato di Leva e "Sergente di Sanità" nella Guerra Mondiale del 1915-18 e Cappellano Militare di virtù eroiche, Don Angelo Giuseppe Roncalli nell'assistenza ai feriti negli Ospedali militari. La riscoperta del Decretum dall'Ordinariato Militare per l'Italia, retto da Mons. Santo Marcianò, ha consentito la lettura con la traduzione curata da mio fratello, Professor Pasquale Di Nunno da Vittorio Veneto.
Riportiamo il testo iniziale del Decretum del Santo Patrono emesso dalla Sacra Congregazione del Culto Divino:
«I primi anni del ministero sacerdotale»
Sanctum Ioannem XXIII , papam , qui, in primis annis sui ministerii presbyteralis christianas virtutes inter milites promovit.
Il Santo Giovanni XXIII, papa che nei primi anni del suo ministero sacerdotale promosse le virtù cristiane tra i militari.
L'Enciclica Pacem in Terris (11 aprile 1963)
Deinde, doctrina et exemplo totae suae vitae, incubuit in pacem universo mundo aedificandam, atque postremo praeclaras Litteras Encyclicas Pacem in terris scripsit, membra Copiarum ltaliae peculiari cultu prosecuti sunt et adhuc prosequuntur.
In seguito, con la dottrina e l'esempio della sua vita si adoperò nella costruzione della pace nel mondo intero e che, infine, scrisse l'illuminante lettera Enciclica Pacem in terris; le Membra del Corpo dell'Esercito d'Italia ne hanno seguito l'esempio con un culto peculiare e continuano a farlo.
L'opera è stata suggellata dal Patrocinio e concessione del Logo dell'Ordinariato Militare per l'Italia e consegnata in stampa incorniciata a cura del Cav. Cosimo Sciannamea, Presidente dell'ANCRI Bat Canusium. La consegna è avvenuta con riconoscimento al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, Gen.le Piero Serino; al Gen. di Corpo d'Armata Francesco Figliuolo, Commissario Covid , che in una nota inviataci di riconoscimento nel giugno 2021 sottolinea "quanto sia importante tenere e riferimento la vita e l'opera dei Santi Patroni che richiamano lo spirito e i valori delle Forze Armate nello svolgere la propria missione, por affrontando difficili sfide". L'opera è stata consegnata a Sua Santità Papa Francesco e recentemente nel nostro territorio alla Caserma Stella di Barletta nelle mani del Comandante Col. Sandro Iervolino.
La data dell'11 ottobre
La data dell'11 Ottobre, memoria liturgica del Papa "buono" Santo e Patrono dell'Esercito Italiano è stata decisa per volontà di Papa Francesco, come ci ha comunicato l'Ufficio Liturgico del Vaticano, retto da Mons. Guido Marini. Le motivazioni riconducono al giorno storico dell'apertura del Concilio Vaticano II nell'anno 1962, la cui serata con fiaccole in Piazza San Pietro resta celebre nel "Discorso della luna" di Papa Giovanni, che ancora oggi evoca:
«Tornando a casa troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nell'ora della tristezza e dell'amarezza».
L'abbiamo rappresentata in una recita natalizia ai bambini di Scuola Primaria De Muro Lomanto di Canosa di Puglia nel Natale del 1994 da un disco di vinile di 45 giri, che resta nella memoria educativa e nell'Archivio di Scuola.
L'11 ottobre di 15 secoli
Ma la riscoperta dell'11 ottobre si colloca nella radici di 1500 anni.
Ascoltando a distanza da youtube il Discorso della luna del Papa con mio nipote Emanuele di dieci anni tra Canosa di Puglia e Torino, abbiamo ascoltato le motivazioni enunciate dalo stesso Papa Giovanni XXIII che evoca la Maternità di Dio della Vergine Maria dal Concilio di Efeso in Turchia.
Quel giorno 11 ottobre 1962, giorno del Concilio Vaticano II evoca l'11 Ottobre del 431 d.C. quando, nella chiusura del Concilio di Efeso, Maria Santissima viene proclamata "MADRE di DIO", la Theotokos ( gr. Θεοτόκος) il cui titolo viene riportato nelle sacre icone bizantine col nomen sacrum ΜΡ ΘΥ, stante per Μήτηρ Θεοῦ (Mèter Teù), ossia " Madre di Dio".
Maria come Madre di Cristo, Cristotokos, è anche Madre di Dio: Theotókos (da Theos: Dio e tikto: partorire; Colei che partorisce Dio; in latino: Deipara (Deus: Dio e para: da parere, partorire). "Deipara viene scritto anche a Canosa di Puglia a caratteri cubitali sulla facciata della Cappella Maggiore del Camposanto comunale eretto nel 1942.
La linea del tempo dell'11 Ottobre
11 Ottobre del 431 nel Concilio di Efeso, 11 ottobre del 1962 nel Concilio Vaticano II con Papa Giovanni XXIII, 11 ottobre del 2017 Festa liturgica e del Santo Patrono proclamato per volontà di Papa Francesco; 11 Ottobre dell'Anno del Signore 2021 che ammaestra i viventi negli affanni della pandemia e nel servizio dei Militari dell'Esercito che si affidano nelle virtù di servizio al Patrono San Giovanni XXIII. Lunedì 11 ottobre 2021 nella Basilica di S. Maria in Ara Coeli S.E.R. Arcivescovo Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare, celebrerà alle ore 10,30 la S. Messa nella Festa di San Giovanni XXIII, Papa, "Uomo di pace" e Patrono dell'Esercito Italiano
Prega per noi e Auguri in terra e in cielo, Papa Giovanni
Maestro Cav. Giuseppe Di Nunno
Riportiamo il testo iniziale del Decretum del Santo Patrono emesso dalla Sacra Congregazione del Culto Divino:
«I primi anni del ministero sacerdotale»
Sanctum Ioannem XXIII , papam , qui, in primis annis sui ministerii presbyteralis christianas virtutes inter milites promovit.
Il Santo Giovanni XXIII, papa che nei primi anni del suo ministero sacerdotale promosse le virtù cristiane tra i militari.
L'Enciclica Pacem in Terris (11 aprile 1963)
Deinde, doctrina et exemplo totae suae vitae, incubuit in pacem universo mundo aedificandam, atque postremo praeclaras Litteras Encyclicas Pacem in terris scripsit, membra Copiarum ltaliae peculiari cultu prosecuti sunt et adhuc prosequuntur.
In seguito, con la dottrina e l'esempio della sua vita si adoperò nella costruzione della pace nel mondo intero e che, infine, scrisse l'illuminante lettera Enciclica Pacem in terris; le Membra del Corpo dell'Esercito d'Italia ne hanno seguito l'esempio con un culto peculiare e continuano a farlo.
L'opera è stata suggellata dal Patrocinio e concessione del Logo dell'Ordinariato Militare per l'Italia e consegnata in stampa incorniciata a cura del Cav. Cosimo Sciannamea, Presidente dell'ANCRI Bat Canusium. La consegna è avvenuta con riconoscimento al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, Gen.le Piero Serino; al Gen. di Corpo d'Armata Francesco Figliuolo, Commissario Covid , che in una nota inviataci di riconoscimento nel giugno 2021 sottolinea "quanto sia importante tenere e riferimento la vita e l'opera dei Santi Patroni che richiamano lo spirito e i valori delle Forze Armate nello svolgere la propria missione, por affrontando difficili sfide". L'opera è stata consegnata a Sua Santità Papa Francesco e recentemente nel nostro territorio alla Caserma Stella di Barletta nelle mani del Comandante Col. Sandro Iervolino.
La data dell'11 ottobre
La data dell'11 Ottobre, memoria liturgica del Papa "buono" Santo e Patrono dell'Esercito Italiano è stata decisa per volontà di Papa Francesco, come ci ha comunicato l'Ufficio Liturgico del Vaticano, retto da Mons. Guido Marini. Le motivazioni riconducono al giorno storico dell'apertura del Concilio Vaticano II nell'anno 1962, la cui serata con fiaccole in Piazza San Pietro resta celebre nel "Discorso della luna" di Papa Giovanni, che ancora oggi evoca:
«Tornando a casa troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nell'ora della tristezza e dell'amarezza».
L'abbiamo rappresentata in una recita natalizia ai bambini di Scuola Primaria De Muro Lomanto di Canosa di Puglia nel Natale del 1994 da un disco di vinile di 45 giri, che resta nella memoria educativa e nell'Archivio di Scuola.
L'11 ottobre di 15 secoli
Ma la riscoperta dell'11 ottobre si colloca nella radici di 1500 anni.
Ascoltando a distanza da youtube il Discorso della luna del Papa con mio nipote Emanuele di dieci anni tra Canosa di Puglia e Torino, abbiamo ascoltato le motivazioni enunciate dalo stesso Papa Giovanni XXIII che evoca la Maternità di Dio della Vergine Maria dal Concilio di Efeso in Turchia.
Quel giorno 11 ottobre 1962, giorno del Concilio Vaticano II evoca l'11 Ottobre del 431 d.C. quando, nella chiusura del Concilio di Efeso, Maria Santissima viene proclamata "MADRE di DIO", la Theotokos ( gr. Θεοτόκος) il cui titolo viene riportato nelle sacre icone bizantine col nomen sacrum ΜΡ ΘΥ, stante per Μήτηρ Θεοῦ (Mèter Teù), ossia " Madre di Dio".
Maria come Madre di Cristo, Cristotokos, è anche Madre di Dio: Theotókos (da Theos: Dio e tikto: partorire; Colei che partorisce Dio; in latino: Deipara (Deus: Dio e para: da parere, partorire). "Deipara viene scritto anche a Canosa di Puglia a caratteri cubitali sulla facciata della Cappella Maggiore del Camposanto comunale eretto nel 1942.
La linea del tempo dell'11 Ottobre
11 Ottobre del 431 nel Concilio di Efeso, 11 ottobre del 1962 nel Concilio Vaticano II con Papa Giovanni XXIII, 11 ottobre del 2017 Festa liturgica e del Santo Patrono proclamato per volontà di Papa Francesco; 11 Ottobre dell'Anno del Signore 2021 che ammaestra i viventi negli affanni della pandemia e nel servizio dei Militari dell'Esercito che si affidano nelle virtù di servizio al Patrono San Giovanni XXIII. Lunedì 11 ottobre 2021 nella Basilica di S. Maria in Ara Coeli S.E.R. Arcivescovo Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare, celebrerà alle ore 10,30 la S. Messa nella Festa di San Giovanni XXIII, Papa, "Uomo di pace" e Patrono dell'Esercito Italiano
Prega per noi e Auguri in terra e in cielo, Papa Giovanni
Maestro Cav. Giuseppe Di Nunno