Storia e dintorni
Memoria ritrovata di Saverio Violante
Il fotografo dei Caduti nella Grande Guerra
giovedì 4 ottobre 2018
17.21
Mia nonna materna Rosa Catalano, detta Rosinella, nata nel 1900 mi raccontava da ragazzo la morte dolorosa del fratello maggiore (tetùcce, piccolo tata), Nicola Catalano nell'epidemia virale della Spagnola, di cui ricorre in Centenario dal 1918. Ritrovando una foto di Nicola Catalano, abbiamo fatto lettura e conoscenza sul retro, dello studio fotografico di Saverio Violante, noto e storico fotografo dell'inizio del '900. Abbiamo negli anni scorsi letto il suo nome a suggellare il quadro storico dei 120 Caduti canosini nella Grande Guerra con foto e nomi, dedicati dai "Mutilati ai Compagni Caduti nella Guerra del 1915-1918". Il quadro dei Caduti in Guerra 1915-18, curato da Violante ha le dimensioni: cm. 160 x 120, mentre la cornice di legno à larga cm. 14. Sul retro della foto di Catalano Nicola fatta nel suo studio, come di altri canosini dell'epoca, viene riportato il curriculum che rievochiamo in memoria ad onore della storia di paese, "quando eravamo povera gente".
Premiato Studio Fotografico
Napoli 1906 (ci fu l'eruzione del Vesuvio) Medaglia d'oro
Sicula Calabra 1907 Medaglia d'oro
Palermo 1909 Gran Croce
Roma 1911 Gran Croce e Medaglia d'oro.
Rievochiamo la memoria di questo fotografo storico, di origini salentine, ma radicato nella nostra Canosa.
Saverio Violante, originario di Ceglie Messapica, nato a Ceglie Messapica il 7.12.1881 e deceduto a Canosa il 19 luglio1941 a 60 anni. Erano diffuse all'epoca patologie come la tubercolosi, anche a livello spinale. Si sposò il 1907 con Civita Antonia, nata ad Andria, che muore il 27 gennaio 1977 a San Cesario di Lecce:non ebbero figli, ma noi ci sentiamo figli discendenti e custodi della sua opera. Lo studio originario era situato in Piazza Municipio come rileviamo da un foto del nostro Archivio di famiglia di Nicola Catalano, custodita da mia cugina Maria Catalano.
Lo studio era situato a piano terra in via Vittorio Alfieri, 19, a fianco del Ristorante Boemondo in piazza San Sabino dove era situato il suo studio, dopo la sede originaria in Piazza Cavallotti, già Piazza Municipio. Molti lo ricordano con il camice nero peculiare del lavoro di fotografo e con i capelli ben pettinati. Una foto storica riporta la processione del reliquiario del cranio di San Sabino nel febbraio del 1929 in Via Busa (oggi Oberdan), riportata nell'Archivio Diocesano di Andria.
Dalla memoria del compianto Fotografo Michele D'Alessandro, il nipote Gianni dello studio fotografico D'Alessandro riporta la memoria dello studio in piazza San Sabino in cui Violante aveva adottato un sistema di illuminazione a luce naturale che veniva convogliata e riflessa da sipario di vetro nello studio al 1° piano, quando non esisteva il flash. All'epoca la tecnica fotografica usava lastre vitree che venivano impressionate sull'emulsione presente nella superficie. Molte lastre vitree purtroppo vennero distrutte, trattate come cose vecchie di scarto!
Fu sepolto nel Cimitero di Canosa, nella Cappella di Sant'Anna, quadro P, 8, 8 (entrando a destra, in fondo a sinistra). Lo abbiamo cercato con fatica e ritrovato con l'indicazione del signor Enzo Benedettini e con l'amico Sabino Mazzarella, offrendo il nostro pensiero e omaggio in memoria e la nostra preghiera.
Omaggio al fotografo del '900, Saverio Violante
Ob amorem patriae
maestro Peppino Di Nunno
Premiato Studio Fotografico
Napoli 1906 (ci fu l'eruzione del Vesuvio) Medaglia d'oro
Sicula Calabra 1907 Medaglia d'oro
Palermo 1909 Gran Croce
Roma 1911 Gran Croce e Medaglia d'oro.
Rievochiamo la memoria di questo fotografo storico, di origini salentine, ma radicato nella nostra Canosa.
Saverio Violante, originario di Ceglie Messapica, nato a Ceglie Messapica il 7.12.1881 e deceduto a Canosa il 19 luglio1941 a 60 anni. Erano diffuse all'epoca patologie come la tubercolosi, anche a livello spinale. Si sposò il 1907 con Civita Antonia, nata ad Andria, che muore il 27 gennaio 1977 a San Cesario di Lecce:non ebbero figli, ma noi ci sentiamo figli discendenti e custodi della sua opera. Lo studio originario era situato in Piazza Municipio come rileviamo da un foto del nostro Archivio di famiglia di Nicola Catalano, custodita da mia cugina Maria Catalano.
Lo studio era situato a piano terra in via Vittorio Alfieri, 19, a fianco del Ristorante Boemondo in piazza San Sabino dove era situato il suo studio, dopo la sede originaria in Piazza Cavallotti, già Piazza Municipio. Molti lo ricordano con il camice nero peculiare del lavoro di fotografo e con i capelli ben pettinati. Una foto storica riporta la processione del reliquiario del cranio di San Sabino nel febbraio del 1929 in Via Busa (oggi Oberdan), riportata nell'Archivio Diocesano di Andria.
Dalla memoria del compianto Fotografo Michele D'Alessandro, il nipote Gianni dello studio fotografico D'Alessandro riporta la memoria dello studio in piazza San Sabino in cui Violante aveva adottato un sistema di illuminazione a luce naturale che veniva convogliata e riflessa da sipario di vetro nello studio al 1° piano, quando non esisteva il flash. All'epoca la tecnica fotografica usava lastre vitree che venivano impressionate sull'emulsione presente nella superficie. Molte lastre vitree purtroppo vennero distrutte, trattate come cose vecchie di scarto!
Fu sepolto nel Cimitero di Canosa, nella Cappella di Sant'Anna, quadro P, 8, 8 (entrando a destra, in fondo a sinistra). Lo abbiamo cercato con fatica e ritrovato con l'indicazione del signor Enzo Benedettini e con l'amico Sabino Mazzarella, offrendo il nostro pensiero e omaggio in memoria e la nostra preghiera.
Omaggio al fotografo del '900, Saverio Violante
Ob amorem patriae
maestro Peppino Di Nunno