Storia e dintorni
Pasquale Lavacca: Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri
In carriera ha collaborato con Dalla Chiesa
lunedì 24 luglio 2017
19.23
L'estate delle eccellenze canosine! Continuano ad arrivare alla Redazione di Canosaweb, il primo portale cittadino da oltre 10 anni on line, le notizie sui canosini che si distinguono per meriti nei vari ambiti lavorativi, sociali, sportivi e culturali. Il 18 luglio scorso, Pasquale Lavacca, "figlio lodevole di Canosa", ha ricevuto, a titolo onorifico, dal Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri il grado di Generale di Corpo d'Armata. Una "promozione" al top della brillante carriera per l'alto ufficiale canosino che racchiude dedizione ai valori, serietà professionale, competenze e conoscenze specifiche, ricordo forte delle proprie radici, condivisione alla pari con il proprio prossimo.
Sto scrivendo con il cuore perchè tanto mi lega a Pasquale, la dimensione economica della famiglia di origine, la ferrea volontà, la chiara individuazione dell'obiettivo da raggiungere, la serietà nello studio e sul lavoro, il bisogno quasi fisico di mantenere un contatto con la propria Terra. Pasquale ed io siamo coetanei, lo stesso quartiere, quello che si incentra nella Chiesa del Carmine, liceo classico a Barletta lui,liceo scientifico a Canosa io, ognuno per la propria strada fuori Canosa entrambi, lui prima alla Università di Bari e poi alla Accademia di Modena, io a Roma. Non era passato alla prima tornata, ma Pasquale era Carabiniere nel cuore alla seconda dopo un anno, entrò a Modena, nel mentre non si era fermato, aveva studiato lingue . E' proprio questa transeunte sconfitta che può fare cultura, esempio per i nostri giovani, non bisogna arrendersi mai perchè si vive di sogni, anche se fatti da figli di onesti, laboriosi contadini.
La lontananza ci aveva fatto perdere di vista, ho ritrovato l'amico della prima giovinezza a Brindisi nel 1996. Ero stato nominato direttore di quello che sarebbe passato alla storia come l'ultimo grande progetto della petrolchimica Italiana del gruppo Eni, un investimento da 100 miliardi di lire presso il petrolchimico di Brindisi. Facendo visita ai Carabinieri, per dovere di istituto, ritrovai il mio compaesano Comandante Provinciale. Prima però Pasquale ne aveva fatte tante di azioni investigative ed operative, sotto l'alto coordinamento, pur nel rispetto della catena gerarchica di un Comandante che lo stimava, il Generale, poi Prefetto di Palermo, Carlo Alberto della Chiesa. Con il Generalissimo, Pasquale Lavacca ha effettuato operazioni importantissime di Polizia Giudiziaria contro il terrorismo, Dalla Chiesa lo mandò subito dopo a custodire i brigatisti, fondatore Curcio in testa, arrestati e rinchiusi nel carcere di massima sicurezza dell'Asinara. Pasquale non lo ha mai confessato, ma come tanti Italiani temeva e considerava probabile che il suo vivo Comandante generale partiva da uomo solo per la Sicilia... Analisi giusta di un grande Carabiniere, la Mafia, collusa con la Politica, uccise Lui e la moglie il 3 settembre del del 1982.
Pasquale è stato anche un bravo studioso, laurea in giurisprudenza, laurea di primo e secondo livello nelle scienze della sicurezza, è esperto, lo dico da tecnico, di livello internazionale in Sistemi di Information Technology e in Cyber Security e Sistemi 4.0, ben conosciuto da colossi come Intergraph e Page . Dopo il Comando a Brindisi è richiamato al Comando Generale dell'Arma con compiti man mano sempre più prestigiosi : direttore materiali di armamento, capo ufficio armamento ed equipaggiamenti speciali, capo raggruppamento tecnico logistico amministrativo Italia Centrale, capo del Terzo reparto ICT del Comando Generale. La nomina a Generale di Brigata ed il Comando della Legione Carabinieri Piemonte e Val d'Aosta segna il ritorno da capo nella Sua Torino degli Anni di Piombo. Al termine del Comando torna a Roma accompagnato dalla stima e dal rammarico dei Canosini della Associazione " Il PONTE " di Torino, del Presidente Pasquale Valente. Questa Sua lunga storia si chiude il 15 marzo del 2017 dopo la nomina a Generale Comandante della Divisione Unità Specializzate e Dirigente Generale dei Sistemi Informativi dell'Arma dei Carabinieri.
Premi, menzioni ne ha avute tante, io so che Lui ha amato ed ama quelli meno fragorosi il Premio Diomede della Sua Canosa nel 2012, il riconoscimento di "Canosino dell'Anno" della Sua Torino, senza dimenticare il suo impegno, fatto di azioni reali per dare un futuro migliore a Canosa, da solo o in sintonia con la nostra Associazione dei Canosini di Roma, Canosiamo, di cui è stato socio fondatore ed ora Presidente dei Probiviri. La Sua corsa, ne sono sicuro, non finisce qui, abbiamo un progetto comune per percorrere l'ultimo miglio insieme, scrivendo, lavorando, sempre entrambi con Canosa nel Cuore .
Nunzio Valentino
Sto scrivendo con il cuore perchè tanto mi lega a Pasquale, la dimensione economica della famiglia di origine, la ferrea volontà, la chiara individuazione dell'obiettivo da raggiungere, la serietà nello studio e sul lavoro, il bisogno quasi fisico di mantenere un contatto con la propria Terra. Pasquale ed io siamo coetanei, lo stesso quartiere, quello che si incentra nella Chiesa del Carmine, liceo classico a Barletta lui,liceo scientifico a Canosa io, ognuno per la propria strada fuori Canosa entrambi, lui prima alla Università di Bari e poi alla Accademia di Modena, io a Roma. Non era passato alla prima tornata, ma Pasquale era Carabiniere nel cuore alla seconda dopo un anno, entrò a Modena, nel mentre non si era fermato, aveva studiato lingue . E' proprio questa transeunte sconfitta che può fare cultura, esempio per i nostri giovani, non bisogna arrendersi mai perchè si vive di sogni, anche se fatti da figli di onesti, laboriosi contadini.
La lontananza ci aveva fatto perdere di vista, ho ritrovato l'amico della prima giovinezza a Brindisi nel 1996. Ero stato nominato direttore di quello che sarebbe passato alla storia come l'ultimo grande progetto della petrolchimica Italiana del gruppo Eni, un investimento da 100 miliardi di lire presso il petrolchimico di Brindisi. Facendo visita ai Carabinieri, per dovere di istituto, ritrovai il mio compaesano Comandante Provinciale. Prima però Pasquale ne aveva fatte tante di azioni investigative ed operative, sotto l'alto coordinamento, pur nel rispetto della catena gerarchica di un Comandante che lo stimava, il Generale, poi Prefetto di Palermo, Carlo Alberto della Chiesa. Con il Generalissimo, Pasquale Lavacca ha effettuato operazioni importantissime di Polizia Giudiziaria contro il terrorismo, Dalla Chiesa lo mandò subito dopo a custodire i brigatisti, fondatore Curcio in testa, arrestati e rinchiusi nel carcere di massima sicurezza dell'Asinara. Pasquale non lo ha mai confessato, ma come tanti Italiani temeva e considerava probabile che il suo vivo Comandante generale partiva da uomo solo per la Sicilia... Analisi giusta di un grande Carabiniere, la Mafia, collusa con la Politica, uccise Lui e la moglie il 3 settembre del del 1982.
Pasquale è stato anche un bravo studioso, laurea in giurisprudenza, laurea di primo e secondo livello nelle scienze della sicurezza, è esperto, lo dico da tecnico, di livello internazionale in Sistemi di Information Technology e in Cyber Security e Sistemi 4.0, ben conosciuto da colossi come Intergraph e Page . Dopo il Comando a Brindisi è richiamato al Comando Generale dell'Arma con compiti man mano sempre più prestigiosi : direttore materiali di armamento, capo ufficio armamento ed equipaggiamenti speciali, capo raggruppamento tecnico logistico amministrativo Italia Centrale, capo del Terzo reparto ICT del Comando Generale. La nomina a Generale di Brigata ed il Comando della Legione Carabinieri Piemonte e Val d'Aosta segna il ritorno da capo nella Sua Torino degli Anni di Piombo. Al termine del Comando torna a Roma accompagnato dalla stima e dal rammarico dei Canosini della Associazione " Il PONTE " di Torino, del Presidente Pasquale Valente. Questa Sua lunga storia si chiude il 15 marzo del 2017 dopo la nomina a Generale Comandante della Divisione Unità Specializzate e Dirigente Generale dei Sistemi Informativi dell'Arma dei Carabinieri.
Premi, menzioni ne ha avute tante, io so che Lui ha amato ed ama quelli meno fragorosi il Premio Diomede della Sua Canosa nel 2012, il riconoscimento di "Canosino dell'Anno" della Sua Torino, senza dimenticare il suo impegno, fatto di azioni reali per dare un futuro migliore a Canosa, da solo o in sintonia con la nostra Associazione dei Canosini di Roma, Canosiamo, di cui è stato socio fondatore ed ora Presidente dei Probiviri. La Sua corsa, ne sono sicuro, non finisce qui, abbiamo un progetto comune per percorrere l'ultimo miglio insieme, scrivendo, lavorando, sempre entrambi con Canosa nel Cuore .
Nunzio Valentino