Storia e dintorni
San Giovanni Gualberto, Patrono dei Carabinieri Forestale e dell’Ambiente
Si celebra la festa
mercoledì 11 luglio 2018
15.08
Si celebra domani San Giovanni Gualberto,il Santo Patrono dei Carabinieri Forestali e dell'Ambiente che visse intorno all'anno Mille in Toscana, dove fondò numerosi monasteri dedicandosi insieme ai suoi monaci alla coltura dei boschi, tanto che l'Abbazia di Vallombrosa(comune di Reggello, in provincia di Firenze e Diocesi di Fiesole). è considerata la culla della selvicoltura italiana. Il Breve Apostolico "Viridantes silvae" che proclama l'Abate San Giovanni Gualberto Patrono delle Guardie Forestali, nelle sue radici storiche promuove con attualità l'educazione ambientale accostandoci al patrimonio forestale d'Italia.
Viridantes silvae, magnifica sane opera Dei, frondosam praebent lassis mortalibus umbram eorumque vires confirmant, animum quoque devocantes a rerum aestu, ad caelestia haud gravatum traducunt, multimodis demum inserviunt vitae cultui hominumque utilitati.
I verdi boschi, manifesta e meravigliosa opera di Dio, non solo procurano agli stanchi mortali l'ombra che ne ritempra le forze, non solo richiamano gli animi dal turbinio logorante del mondo elevandoli dolcemente alle cose celesti, ma in molteplici maniere sono di utilità agli uomini e di aiuto ai bisogni della vita.
I Pubblici Custodi Forestali
Ne vero montes ac rura venustis spolientur arboribus, ut iisdem rursus conserantur plagae incultae et clivi vestiantur, nemorum caeduorum et incaeduorum ducatur ratio, ne quid denique detrimenti quoquo modo iis obveniat, impigri vigilant publici custodes silvarum.
Instancabili pertanto vigilano le Guardie Forestali, perché le campagne e specialmente i monti non siano spogliati del loro ornamento arboreo, anzi se ne rivestano le alture e le plaghe incolte, e razionale sia la coltura dei boschi, cedui e non cedui, di modo che nessun danno abbia a patire il patrimonio forestale.
San Giovanni Gualberto
San Giovanni Gualberto, nato nel 995 e morto il 12 Luglio 1073 a Passignano (Firenze), Monaco benedettino, fu fondatore della Congregazione dei Monaci di Vallombrosa, la cui Badia nel Comune di Reggello (Firenze), monumento nazionale, è sede della Festa del Patrono dei Forestali d'Italia.
Le istanze del Ministro e della Scuola di «Cittaducale»
Il Ministro all'epoca dell'Agricoltura e delle Foreste era l'On.le Antonio Segni, la cui istanza fu sostenuta dalla storica Scuola degli Allievi di Cittaducale, ancor oggi esistente con il suo prestigioso ruolo. La Scuola di Cittaducale, in Provincia di Rieti, fondata con Regio Decreto del 25 Maggio 1905 come "Scuola di selvicoltura del Regno", educa da oltre un secolo le coscienze sensibili alla salvaguardia ambientale.Se fu fondata ed opera la Scuola di Cittaducale, è opportuno e necessario che il documento e la figura del Patrono siano oggetto di studio e di formazione nella Scuola Italiana per l'EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE, oggi fondamento di tutte le discipline tra Scuola e Territorio.
La proclamazione del Santo Patrono anche in Brasile
Lo stesso Santo Giovanni Gualberto dopo la proclamazione in Italia del 12 Gennaio 1951, in seguito il 24 Aprile del 1957 (die XXIV mensis Aprilis anno MDCCCCLVII) viene proclamato da PIO XII, Patrono dei Forestali del Brasile con il Breve Apostolico «CAELESTIS PATRONUS PUBLICORUM SILVARUM CUSTODUM CIVITATIS SANCTI PAULI IN BRASILIA ELIGITUR». Dai forestali d'Italia ai Forestali del Brasile il patrimonio delle "viridantes silvae", dei verdi boschi è patrimonio dell'umanità dove i polmoni d'Italia appartengono ai polmoni della Terra.
L'immagine del Santo Patrono
L'immagine di San Giovanni Gualberto è tratta dal dipinto di Neri di Bicci, concesso dalla Basilica Santa Trinità di Firenze dell'XI sec. eretta dai Benedettini di Vallombrosa.
Padre Gabriele Consalvi della Basilica di Firenze ci ha illustrato l'immagine con l'iscrizione biblica riportata nelle Sacre Scritture rette nelle mani del Santo.
L'attuale stemma nello spirito del motto
Nello stemma del Corpo Forestale dello Stato si racchiude lo spirito del motto, quale valore culturale dell'attuale stemma dei Carabinieri Forestale: PRO NATURA OPUS ET VIGILANTIA, "L'opera e la vigilanza a favore della natura". Sia questo lo spirito civico di tutti i cittadini d'Italia a favore dell'ambiente, da cui dipende anche la nostra vita e la nostra democrazia. Nei mesi scorsi nel Comune di Canosa,con la presenza del Vice Sindaco Francesco Sanluca abbiamo consegnato il quadro stampa dell'opera di studio alla pregiatissima Delegazione dei Carabinieri Forestale di Bari, con l'auspicio della ricostituzione del presidio territoriale a Canosa nel bacino dell'Ofanto. Ci affidiamo all'opera meritoria di tutela dei Carabinieri Forestale. Ci affidiamo all'azione educatrice della Scuola Italiana nel territorio. Ci affidiamo alla coscienza ambientale di noi tutti, per il benessere della nostra salute nella salute dell'ambiente, mentre tramandiamo e consegniamo la terra ai nostri nipoti, a cui facciamo tanti regali. Mentre si accende la lampada a Vallombrosa, quest'anno nelle mani della Regione del Trentino, si elevi sempre la voce della preghiera del Carabiniere Forestale alla terra e al cielo verso il Santo Patrono, apud Deum, presso Dio ed il creato.
"Ob amorem patriae"
maestro Giuseppe Di Nunno.
Viridantes silvae, magnifica sane opera Dei, frondosam praebent lassis mortalibus umbram eorumque vires confirmant, animum quoque devocantes a rerum aestu, ad caelestia haud gravatum traducunt, multimodis demum inserviunt vitae cultui hominumque utilitati.
I verdi boschi, manifesta e meravigliosa opera di Dio, non solo procurano agli stanchi mortali l'ombra che ne ritempra le forze, non solo richiamano gli animi dal turbinio logorante del mondo elevandoli dolcemente alle cose celesti, ma in molteplici maniere sono di utilità agli uomini e di aiuto ai bisogni della vita.
I Pubblici Custodi Forestali
Ne vero montes ac rura venustis spolientur arboribus, ut iisdem rursus conserantur plagae incultae et clivi vestiantur, nemorum caeduorum et incaeduorum ducatur ratio, ne quid denique detrimenti quoquo modo iis obveniat, impigri vigilant publici custodes silvarum.
Instancabili pertanto vigilano le Guardie Forestali, perché le campagne e specialmente i monti non siano spogliati del loro ornamento arboreo, anzi se ne rivestano le alture e le plaghe incolte, e razionale sia la coltura dei boschi, cedui e non cedui, di modo che nessun danno abbia a patire il patrimonio forestale.
San Giovanni Gualberto
San Giovanni Gualberto, nato nel 995 e morto il 12 Luglio 1073 a Passignano (Firenze), Monaco benedettino, fu fondatore della Congregazione dei Monaci di Vallombrosa, la cui Badia nel Comune di Reggello (Firenze), monumento nazionale, è sede della Festa del Patrono dei Forestali d'Italia.
Le istanze del Ministro e della Scuola di «Cittaducale»
Il Ministro all'epoca dell'Agricoltura e delle Foreste era l'On.le Antonio Segni, la cui istanza fu sostenuta dalla storica Scuola degli Allievi di Cittaducale, ancor oggi esistente con il suo prestigioso ruolo. La Scuola di Cittaducale, in Provincia di Rieti, fondata con Regio Decreto del 25 Maggio 1905 come "Scuola di selvicoltura del Regno", educa da oltre un secolo le coscienze sensibili alla salvaguardia ambientale.Se fu fondata ed opera la Scuola di Cittaducale, è opportuno e necessario che il documento e la figura del Patrono siano oggetto di studio e di formazione nella Scuola Italiana per l'EDUCAZIONE ALL'AMBIENTE, oggi fondamento di tutte le discipline tra Scuola e Territorio.
La proclamazione del Santo Patrono anche in Brasile
Lo stesso Santo Giovanni Gualberto dopo la proclamazione in Italia del 12 Gennaio 1951, in seguito il 24 Aprile del 1957 (die XXIV mensis Aprilis anno MDCCCCLVII) viene proclamato da PIO XII, Patrono dei Forestali del Brasile con il Breve Apostolico «CAELESTIS PATRONUS PUBLICORUM SILVARUM CUSTODUM CIVITATIS SANCTI PAULI IN BRASILIA ELIGITUR». Dai forestali d'Italia ai Forestali del Brasile il patrimonio delle "viridantes silvae", dei verdi boschi è patrimonio dell'umanità dove i polmoni d'Italia appartengono ai polmoni della Terra.
L'immagine del Santo Patrono
L'immagine di San Giovanni Gualberto è tratta dal dipinto di Neri di Bicci, concesso dalla Basilica Santa Trinità di Firenze dell'XI sec. eretta dai Benedettini di Vallombrosa.
Padre Gabriele Consalvi della Basilica di Firenze ci ha illustrato l'immagine con l'iscrizione biblica riportata nelle Sacre Scritture rette nelle mani del Santo.
L'attuale stemma nello spirito del motto
Nello stemma del Corpo Forestale dello Stato si racchiude lo spirito del motto, quale valore culturale dell'attuale stemma dei Carabinieri Forestale: PRO NATURA OPUS ET VIGILANTIA, "L'opera e la vigilanza a favore della natura". Sia questo lo spirito civico di tutti i cittadini d'Italia a favore dell'ambiente, da cui dipende anche la nostra vita e la nostra democrazia. Nei mesi scorsi nel Comune di Canosa,con la presenza del Vice Sindaco Francesco Sanluca abbiamo consegnato il quadro stampa dell'opera di studio alla pregiatissima Delegazione dei Carabinieri Forestale di Bari, con l'auspicio della ricostituzione del presidio territoriale a Canosa nel bacino dell'Ofanto. Ci affidiamo all'opera meritoria di tutela dei Carabinieri Forestale. Ci affidiamo all'azione educatrice della Scuola Italiana nel territorio. Ci affidiamo alla coscienza ambientale di noi tutti, per il benessere della nostra salute nella salute dell'ambiente, mentre tramandiamo e consegniamo la terra ai nostri nipoti, a cui facciamo tanti regali. Mentre si accende la lampada a Vallombrosa, quest'anno nelle mani della Regione del Trentino, si elevi sempre la voce della preghiera del Carabiniere Forestale alla terra e al cielo verso il Santo Patrono, apud Deum, presso Dio ed il creato.
"Ob amorem patriae"
maestro Giuseppe Di Nunno.