Storia e dintorni
Savino Losmargiasso poeta versatile unico nel suo genere
Le testimonianze di quanti l'hanno conosciuto e stimato
mercoledì 6 maggio 2020
22.49
Da domenica pomeriggio sono tantissime le testimonianze di stima e di affetto per la memoria di Savino Losmargiasso venuto a mancare all'età di 95 anni, espresse dalle autorità cittadine, dai rappresentanti delle associazioni culturali, dagli organi di comunicazione e stampa che circolano in rete e sui social. "La fortuna delle Città si evidenzia quando esse possono contare su poeti dialettali. Solo così, infatti viene garantita la loro identità nella storia dei popoli." Scriveva Giosuè Carducci mentre Pier Paolo Pasolini vedeva nel dialetto "l'ultima sopravvivenza di ciò che ancora è puro e incontaminato". In più occasioni a livello provinciale, regionale e nazionale, il poeta Savino Losmargiasso ha rappresentato con onore Canosa di Puglia "Città d'Arte e Cultura" nei concorsi di poesia dialettale ottenendo riconoscimenti di prestigio. "Con la sua scomparsa la Città perde un protagonista ed un divulgatore del suo vernacolo" ha dichiarato il sindaco di Canosa Roberto Morra che ha evidenziato il valore educativo e culturale dei suoi componimenti in vernacolo: "Nella nostra Città ha recitato le sue poesie sia per i bimbi a scuola che tra i suoi coetanei dell'Università della Terza Età. Nel corso degli anni ha pubblicato anche diverse raccolte dei suoi versi dialettali, tra le quali: Galleria di Personaggi Canosini, Umorismo e Umanità, L'Arlogge du Castidde che appartengono alla nostra comunità".
La sede della Pro Loco UNPLI Canosa listata a lutto per ricordare la dipartita del poeta Savino Losmargiasso "Custode e Cultore delle tradizioni della Città di Canosa di Puglia". Come ha più volte ribadito il presidente Elia Marro, a nome di tutti i soci del sodalizio locale che nella serata di lunedì scorso ha trasmesso in filodiffusione le poesie in vernacolo di Savino Losmargiasso, una più bella dell'altra, in Corso Sabino a Canosa di Puglia: "Poeta capace di evocare con parole semplici la storia della nostra città. Fatta di ricordi e di sentimenti, di partenze e di ritorni, di emigrazioni, di incontri, di amicizia. Savino Losmargiasso ha dato voce ad una cultura popolare capace di raccontare i luoghi della memoria, simbolo della Città: l'orologio vecchio del castello, il campanile, la statua di Imbriani. Suscitando nei lettori emozioni legate ad un mondo contadino fatto di affetti semplici e di frugalità. Non è mancata l'ironia e la voglia di lottare nei suoi dipinti emozionali che hanno fatto di lui un artista capace di andare oltre gli schemi del vernacolo, per affermare nella nostra lingua la capacità di rinnovare e rinnovarsi, affermando con forza sentimenti di appartenenza. Il nostro poeta Savino Losmargiasso era socio onorario della Pro Loco ed era stato insignito nel 2009 di una speciale onorificenza, di cui era particolarmente orgoglioso, proprio per la valorizzazione del vernacolo canosino. Savino Losmargiasso, la Pro Loco ti saluta e ti ricorda con affetto"""
Sulla stessa onda la pagina Facebook del Comitato Premio Diomede, presieduto da Angela Valentino: "Un'anima poetica, ricca di creatività e di amore per la nostra lingua dialettale. Savino Losmargiasso ha portato lustro e rilevanza nel nostro territorio con la sua produzione. Il Comitato Premio Diomede rivolge un pensiero speciale di cordoglio per questo grande artista, che nel 2010 è stato insignito del Premio Speciale, a dimostrazione di quanto il suo operato sia stato fondamentale per Canosa e la nostra cultura". Non da meno, il professor Vincenzo Lionetti della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa:"""E' stato per me un onore ricevere il Premio Diomede insieme al poeta Savino Losmargiasso. Un intellettuale vero che ha dato un contributo unico al suo territorio e alla conoscenza della lingua dialettale di Canosa."""
Commosso e addolorato per la sua morte il professor Donato Metta ex presidente dell'Università della Terza Età di Canosa e caporedattore de "Il Campanile": """Se ne va il poeta che ha dato dignità culturale al nostro dialetto. Ha ricevuto riconoscimenti in ogni parte d'Italia. Ho avuto il piacere di aiutarlo nella trascrizione dei suoi componimenti dopo la morte del professor Mimmo Caputo. Siamo diventati confidenti ed amici. Suggerisco alla Amministrazione comunale di organizzare un riconoscimento di gratitudine a lui che ha amato Canosa visceralmente! Lo affido alle preghiere dei canosini di ogni parte del mondo. Il Signore gli sia vicino e gli conceda il riposo eterno""". Mentre, il consigliere regionale ed ex sindaco di Canosa, Francesco Ventola : """Savino Losmargiasso è salito in cielo. Sono certo che anche lassù le sue rime del nostro dialetto canosino saranno molto apprezzate!Ciao Savino, cultore del dialetto. Grazie! Mi inchino, sono triste ma onorato di averti conosciuto ed ammirato. Ciao Savino, il Poeta Canosino!"""
Dalla capitale d'Italia, il presidente di CanoSIamo, l'associazione dei canosini di Roma, Salvatore Paulicelli ha scritto: """Fa sempre un certo effetto la partenza definitiva delle persone che conosci e hai frequentato per lunghi periodi della vita. Da bambino, per me, Savino Losmargiasso era "Macelleria Roma" in Piazza Galluppi e io ci andavo con il mio papà il sabato sera. Poi ho scoperto la sua vena poetica e la sua passione e amore per il suo paese. Una bella serata di tanti anni fa in casa Del Vento, in campagna, trascorsa allegramente con amici, durante una permanenza a Canosa di don Peppino Giuliani, missionario in Brasile, giocammo freneticamente anche una partita di calcio, ispirò una composizione in vernacolo. Nelle due squadre brillocce giocava don Peppino e io, all'epoca Sindaco e comunista, perfetti per interpretare don Camillo e Peppone nella poesia di Savino. Mi diede in dono la poesia intitolata 'U diavele e l'acqua sande' e una raccolta delle sue opere.Addio Savino, Canosa, al tempo del coronavirus, perde anche te."
Il consigliere comunale Enzo Princigalli tra gli ultimi ad averlo incontrato ha postato su Facebook: """Onorevole è una persona degna di onore, di stima, di rispetto. Savino Losmargiasso poeta versatile unico nel suo genere capace di una straordinaria creatività. Le sue poesie in dialetto suscitano forti emozioni, la ricchezza dei suoi versi è un patrimonio per Canosa perché mantiene viva la cultura popolare, contribuendo a conservare l'identità e il senso della storia cittadina e delle classi popolari. Vincitore di molti premi letterari a livello nazionale può considerarsi un ambasciatore della canosinità. In questo senso, Savino Losmargiasso è il nostro Onorevole, una persona tra le poche che possono fregiarsi degnamente di questo titolo. Di questo mio pubblico elogio nel 2017 rimasero scolpite nella sua memoria la parole "ambasciatore della canosinità". Me lo ricordava compiaciuto ringraziandomi ogni volta che ci incontravamo e mi mostrava con orgoglio le bozze del suo nuovo libro. A Natale scorso commosse tutti declamando a memoria una sua stupenda poesia sul dramma della tossicodipendenza. Al termine mi chiamò al suo fianco ed io non riuscì a trattenere le lacrime per quei versi che mi avevano toccato il cuore. Riposi in pace."""
E intanto continuano a girare i video delle esibizioni del poeta Savino Losmargiasso, realizzati da Gianni Pansini e Savino Mazzarella, come le foto su Facebook, corredate di commenti, like e persino poesie in dialetto dedicate al compianto tra le quali spicca quella di Cinzia Sinesi, sua estimatrice:
A SAVINO LOSMARGIASSO
Preme de quèra fèste ùrganezzète,
na' l'àvève me' viste, me' 'ngundrète!
De ìidde, tùtte decèvene cà iève brève
è cà bèlle ìèvene le pùìseìu cà screvève,
ìève ù preme, ìève n'asse...,
è ce no canùscève Losmargiasse!
O' pubbleche, se presendèj ùmìlmènde,
è ìòij ìncurìusèùte l'ùsservève attèndamènde.
Quann'azzecchèj à recetèij ,
ìind'à nìnde me cunguestèij.
L'ascùltìppe che attenzìaune
cùmme qùanne l'alùnne assìste à là lezìaune.
Fu tanne ca rùmanìppe strèghète
è la pùìseij na mò chìù allassète.
Savino Losmargiasse ìà nomme ìntèllìgènde,
cà che la semplecetè è ù sendemènde
ò cùnquestète tanda gènde.
Iòij me sònde àffezìùnète,
stè ò còre mòij incatenète,
nò sacce pecchè sta senzazìaùne,
mà secùramènde perci' dègne d'ammeraziaune!
Tutti uniti nel ricordo e nella speranza che le sue poesie non vadano nel dimenticatoio, sono un patrimonio da custodire e tramandare di generazione in generazione.
Bartolo Carbone
La sede della Pro Loco UNPLI Canosa listata a lutto per ricordare la dipartita del poeta Savino Losmargiasso "Custode e Cultore delle tradizioni della Città di Canosa di Puglia". Come ha più volte ribadito il presidente Elia Marro, a nome di tutti i soci del sodalizio locale che nella serata di lunedì scorso ha trasmesso in filodiffusione le poesie in vernacolo di Savino Losmargiasso, una più bella dell'altra, in Corso Sabino a Canosa di Puglia: "Poeta capace di evocare con parole semplici la storia della nostra città. Fatta di ricordi e di sentimenti, di partenze e di ritorni, di emigrazioni, di incontri, di amicizia. Savino Losmargiasso ha dato voce ad una cultura popolare capace di raccontare i luoghi della memoria, simbolo della Città: l'orologio vecchio del castello, il campanile, la statua di Imbriani. Suscitando nei lettori emozioni legate ad un mondo contadino fatto di affetti semplici e di frugalità. Non è mancata l'ironia e la voglia di lottare nei suoi dipinti emozionali che hanno fatto di lui un artista capace di andare oltre gli schemi del vernacolo, per affermare nella nostra lingua la capacità di rinnovare e rinnovarsi, affermando con forza sentimenti di appartenenza. Il nostro poeta Savino Losmargiasso era socio onorario della Pro Loco ed era stato insignito nel 2009 di una speciale onorificenza, di cui era particolarmente orgoglioso, proprio per la valorizzazione del vernacolo canosino. Savino Losmargiasso, la Pro Loco ti saluta e ti ricorda con affetto"""
Sulla stessa onda la pagina Facebook del Comitato Premio Diomede, presieduto da Angela Valentino: "Un'anima poetica, ricca di creatività e di amore per la nostra lingua dialettale. Savino Losmargiasso ha portato lustro e rilevanza nel nostro territorio con la sua produzione. Il Comitato Premio Diomede rivolge un pensiero speciale di cordoglio per questo grande artista, che nel 2010 è stato insignito del Premio Speciale, a dimostrazione di quanto il suo operato sia stato fondamentale per Canosa e la nostra cultura". Non da meno, il professor Vincenzo Lionetti della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa:"""E' stato per me un onore ricevere il Premio Diomede insieme al poeta Savino Losmargiasso. Un intellettuale vero che ha dato un contributo unico al suo territorio e alla conoscenza della lingua dialettale di Canosa."""
Commosso e addolorato per la sua morte il professor Donato Metta ex presidente dell'Università della Terza Età di Canosa e caporedattore de "Il Campanile": """Se ne va il poeta che ha dato dignità culturale al nostro dialetto. Ha ricevuto riconoscimenti in ogni parte d'Italia. Ho avuto il piacere di aiutarlo nella trascrizione dei suoi componimenti dopo la morte del professor Mimmo Caputo. Siamo diventati confidenti ed amici. Suggerisco alla Amministrazione comunale di organizzare un riconoscimento di gratitudine a lui che ha amato Canosa visceralmente! Lo affido alle preghiere dei canosini di ogni parte del mondo. Il Signore gli sia vicino e gli conceda il riposo eterno""". Mentre, il consigliere regionale ed ex sindaco di Canosa, Francesco Ventola : """Savino Losmargiasso è salito in cielo. Sono certo che anche lassù le sue rime del nostro dialetto canosino saranno molto apprezzate!Ciao Savino, cultore del dialetto. Grazie! Mi inchino, sono triste ma onorato di averti conosciuto ed ammirato. Ciao Savino, il Poeta Canosino!"""
Dalla capitale d'Italia, il presidente di CanoSIamo, l'associazione dei canosini di Roma, Salvatore Paulicelli ha scritto: """Fa sempre un certo effetto la partenza definitiva delle persone che conosci e hai frequentato per lunghi periodi della vita. Da bambino, per me, Savino Losmargiasso era "Macelleria Roma" in Piazza Galluppi e io ci andavo con il mio papà il sabato sera. Poi ho scoperto la sua vena poetica e la sua passione e amore per il suo paese. Una bella serata di tanti anni fa in casa Del Vento, in campagna, trascorsa allegramente con amici, durante una permanenza a Canosa di don Peppino Giuliani, missionario in Brasile, giocammo freneticamente anche una partita di calcio, ispirò una composizione in vernacolo. Nelle due squadre brillocce giocava don Peppino e io, all'epoca Sindaco e comunista, perfetti per interpretare don Camillo e Peppone nella poesia di Savino. Mi diede in dono la poesia intitolata 'U diavele e l'acqua sande' e una raccolta delle sue opere.Addio Savino, Canosa, al tempo del coronavirus, perde anche te."
Il consigliere comunale Enzo Princigalli tra gli ultimi ad averlo incontrato ha postato su Facebook: """Onorevole è una persona degna di onore, di stima, di rispetto. Savino Losmargiasso poeta versatile unico nel suo genere capace di una straordinaria creatività. Le sue poesie in dialetto suscitano forti emozioni, la ricchezza dei suoi versi è un patrimonio per Canosa perché mantiene viva la cultura popolare, contribuendo a conservare l'identità e il senso della storia cittadina e delle classi popolari. Vincitore di molti premi letterari a livello nazionale può considerarsi un ambasciatore della canosinità. In questo senso, Savino Losmargiasso è il nostro Onorevole, una persona tra le poche che possono fregiarsi degnamente di questo titolo. Di questo mio pubblico elogio nel 2017 rimasero scolpite nella sua memoria la parole "ambasciatore della canosinità". Me lo ricordava compiaciuto ringraziandomi ogni volta che ci incontravamo e mi mostrava con orgoglio le bozze del suo nuovo libro. A Natale scorso commosse tutti declamando a memoria una sua stupenda poesia sul dramma della tossicodipendenza. Al termine mi chiamò al suo fianco ed io non riuscì a trattenere le lacrime per quei versi che mi avevano toccato il cuore. Riposi in pace."""
E intanto continuano a girare i video delle esibizioni del poeta Savino Losmargiasso, realizzati da Gianni Pansini e Savino Mazzarella, come le foto su Facebook, corredate di commenti, like e persino poesie in dialetto dedicate al compianto tra le quali spicca quella di Cinzia Sinesi, sua estimatrice:
A SAVINO LOSMARGIASSO
Preme de quèra fèste ùrganezzète,
na' l'àvève me' viste, me' 'ngundrète!
De ìidde, tùtte decèvene cà iève brève
è cà bèlle ìèvene le pùìseìu cà screvève,
ìève ù preme, ìève n'asse...,
è ce no canùscève Losmargiasse!
O' pubbleche, se presendèj ùmìlmènde,
è ìòij ìncurìusèùte l'ùsservève attèndamènde.
Quann'azzecchèj à recetèij ,
ìind'à nìnde me cunguestèij.
L'ascùltìppe che attenzìaune
cùmme qùanne l'alùnne assìste à là lezìaune.
Fu tanne ca rùmanìppe strèghète
è la pùìseij na mò chìù allassète.
Savino Losmargiasse ìà nomme ìntèllìgènde,
cà che la semplecetè è ù sendemènde
ò cùnquestète tanda gènde.
Iòij me sònde àffezìùnète,
stè ò còre mòij incatenète,
nò sacce pecchè sta senzazìaùne,
mà secùramènde perci' dègne d'ammeraziaune!
Tutti uniti nel ricordo e nella speranza che le sue poesie non vadano nel dimenticatoio, sono un patrimonio da custodire e tramandare di generazione in generazione.
Bartolo Carbone