Storia e dintorni
Sulle vie della Settimana Santa
Canosa di Puglia approda a Valladolid in Spagna
domenica 17 marzo 2019
8.47
Sulle vie della Settimana Santa, apprendiamo con compiacimento e apprezzamento la presenza di Canosa di Puglia dal 15 al 24 marzo 2019 nella mostra fotografica di 44 immagini dei riti di Puglia nel Palacio Real di Valladolid in Spagna, curata dal Direttore Gaetano Armenio di Molfetta nel contesto della Regione Puglia, con il competente coordinamento del Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura, Dott. Aldo Patruno. Il progetto è stato presentato nella Mediateca Regionale di Bari. Dispiace che Canosa non figura nella mostra itinerante tra Molfetta, Bitonto, Vico del Gargano e Lecce. Quale cultore dei riti del Sacro nelle radici storiche documentali e popolari vogliamo arricchire questo legame con le tradizioni spagnole già riscoperte da noi in alcuni riti canosini, come l'Addolorata del Giovedì Santo delle Sette Chiese, l'Addolorata del Venerdì Santo, i crepitaculi lignei della Troccola del Venerdì Santo.
"Plenilunio di Primavera"
Nel vivo apprezzamento del titolo assegnato alla mostra fotografica di Gaetano Armenio, che ha condiviso e apprezzato questo studio, vogliamo approfondire il significato della Pasqua celebrata da 1700 anni nella Domenica successiva al primo Plenilunio dopo l'Equinozio di Primavera del 21 Marzo. Così fu definito dalla Chiesa romana nel Concilio di Nicea del 325: PLENILUNIO. È la Domenica dopo la Luna piena (Plenilunio) di Primavera nella Luce della Resurrezione.
Sulle vie spagnole di Valladolid
Visitando e contattando la Catedral e le Cofradias (Confraternite), di Valladolid, apprezziamo questo paese della Castiglia a nordovest di Madrid, luogo di grandi tradizioni popolari della Settimana Santa, tra storia, architettura, arte, fede e cultura.
L'Addolorata del Venerdì di Passione
A Canosa i riti di Passione prendono avvio con la devozione dei Sette Dolori di Maria, della VIA MATRIS, che culmina con la processione del Venerdì che precede la Domenica delle Palme. La Processione, riscoperta da Mons. Felice Bacco nella Chiesa Madre della Cattedrale dalla Chiesa Rettoria della Passione, merita di essere annoverata in quanto espressione del POPOLO femminile, come riporta una campana di bronzo, senza distinzione di Parrocchia. Il corteo processionale merita una foto unica dall'alto come un torrente nero di donne che segue il manto nero dell'Addolorata, che sembra stendersi come una scia sulle donne che reggono il cero acceso della fede. Nel linguaggio musicale i passi delle devote procedono scandendo con commozione l'inno storico, da noi riscoperto, di Siracusa e dell'evento prodigioso della "Madonna delle Lacrime" del 1953. Se il coro velato della Desolata è un'eccellenza del Sabato Santo, i passi, a volte scalzi, delle devote del Popolo all'Addolorata di Passione, vestite di nero con veletta e accese nel cero, costituiscono un'immagine e un momento significativo dei riti del Sacro a Canosa. Riscopriamo con lieta condivisione che anche in Spagna a Valladolid, nelle tradizioni della Settimana santa emerge la Processione di "Viernes des Dolores", del "Venerdì dei Dolori", che precede la Domingo dos Palmos, la Domenica delle Palme, con la statua dell'Addolorata. Anche quest'anno 2019, come riporta il programma, la Processione avviene a Canosa di Puglia, come a Valladolid nello stesso giorno del 12 Aprile. Abbiamo visitato virtualmente la Preocessione di Valladolid e della Cofradia in rete su youtube.
La statua spagnola dell'Addolorata di Canosa di Puglia
Il culto dell'Addolorata viene suggellato nel Venerdì Santo e la statua dell'Addolorata che segue il Cristo Morto, con la reliquia del Santo Legno, muovendo dall'antica Chiesa del Carmelo, è unica e pregevole nella sua fattura spagnola del '700 con il manto ricamato in filo di oro.
Le radici spagnole sono suggellate dallo spadino ferreo e argenteo, su cui abbiamo riscoperto negli anni scorso l'incisione del marchio di fabbrica di TOLEDO, confermato dal Museo di Toledo, da noi contattato.
È un unicum documentale delle radici spagnole approdate e presenti nella Settimana Santa a Canosa di Puglia, che merita con dignità di essere annoverata e condivisa con le Chiese di Spagna.
Troccole di Puglia e Matraca spagnola
Dall'esemplare antico della Cattedrale di San Sabino della Troccola del Venerdì Santo, abbiamo recuperato e riproposto nella tradizione popolare secolare la presenza delle Troccole, oggi portate dagli Scout, ad annunciare la processione del Venerdì Santo evocando il crepitaculum religioso medievale del legno e del ferro, nelle radici evangeliche della terra che si scosse nel respiro di morte di Gesù in Croce.
Sono le stesse Troccole che si usavano a Canosa anche nel Sabato Santo, insieme alle "raganelle" o "crotali", e che ancora oggi annunciano a Gallipoli la processione della Desolata del Sabato Santo.
Riscopriamo con viva condivisione che la "matraca" presente in Spagna e approdata nella "matracula" della Sardegna e in tutte le Regioni d'Italia, è presente anche a Valladolid.
Nella terra di Castiglia ritroviamo la "matraca" monumentale della Catedral de Valladolid, come nella Catedral de Leòn. Sono i sonidos della Semana Santa, con le matracas, carracas e le tablillas (assicelle) identiche alle nostre Troccole pugliesi del Venerdì Santo. Sono i "crepitacula lignea", strumenti liturgici ancora in uso in alcune Regioni, dalla Puglia al Veneto, come fra le Dolomiti nelle mani dei bambini con le bàtole (raganelle) di Livinallongo (Belluno), al Trentino a Campitello di Fassa, nelle tradizioni e Chiese di Spagna, del Messico e del Brasile, come nella GMG 2013 del Brasile alla presenza di Papa Francesco con gli Scout del Brasile nella Via Crucis, di cui abbiamo foto documentale, concessa dall'Osservatore Romano.
Le velette nere della Desolata
Il coro suggestivo delle Dolenti ha origine nel 1966 quando la signora Paradiso fa dono di 41 velette nere come copricapo alle 41 ragazze nel coro che oggi conta più di 300 donne. La parola che accompagna l'immagine della fotografia è riportata sul cartiglio del simulacro. POSUIT ME DESOLATAM, che nelle radici delle Sacre Scritture del profeta Geremia (Lamentazione, 3, 11) , affonda le radici nel 1817 nel "Giorno di Maria Desolata" del Sabato Santo, nel Monastero Terra di Palma in Sicilia, "dove ha avuto principio questa divozione". A Canosa l'Inno a Maria Dolente affonda le radici nell'800 con i Salesiani, che cantano in versione gregoriana, mentre a Canosa viene elaborata con la suggestiva versione a marcia funebre, nel contesto delle Lamentationes in Chiesa. Non va dimenticato il primo film in DVD elaborato volontariamente nell'aprile 2014 da Angelo Disanto di Cerignola, studioso, antropologo e autore di altre documentazioni del territorio. Il film è stato presentato nella Cattedrale di San Sabino e nella Chiesa di San Francesco e San Biagio.
Sulle vie della Settimana Santa, anche nelle comuni tradizioni della Spagna, approdando a Valladolid, ripercorriamo i riti della Settimana Santa a Canosa di Puglia, dove si incontrano storia, arte, devozione popolare e Fede.
maestro Giuseppe Di Nunno di Canosa di Puglia.