Storia e dintorni
Sulle vie di Bovio e Imbriani nel Regno d’Italia
Riscoperta la vocazione repubblicana di Canosa
venerdì 1 giugno 2018
22.22
Il Comune di Canosa di Puglia custodisce la memoria di due autorevoli personaggi di fine '800, Giovanni Bovio e Matteo Renato Imbriani, dedicando il monumentale edificio scolastico del 1892 a Giovanni Bovio e la pregevole statua bronzea a Imbriani in Piazza Erode Attico, inaugurata nel 12 Maggio 1907 in un "Convegno dei Democratici di Puglia" con l'oratore Avv. Raffaele Cotugno di Ruvo. Nello stesso anno il Comune di Canosa rendeva omaggio a Giuseppe Garibaldi per il Centenario della nascita come attesta una lapide commemorativa posta all'ingresso della Scuola Giovanni Bovio. All'indomani dell'Unità d'Italia e del Regno, la riforma liberale Crispi con la legge 30 dicembre 1888 n. 5865, diede inizio ad una nuova fase del processo di evoluzione democratica degli enti locali. A Canosa dopo la prima elezione diretta del Sindaco nel 1889 da parte del Consiglio Comunale, il Sindaco Vincenzo Petroni (1892-94) promosse con il Consiglio Comunale una vocazione repubblicana. La delibera di Consiglio Comunale del 26 Aprile del 1892 conferisce la "Cittadinanza onoraria all'illustre filosofo giurista Giovanni Bovio Deputato di questo Collegio nel Parlamento Nazionale ed al forte ed integerrimo patriota Matteo Renato Imbriani, campione della democrazia e dell'integrità, Deputato nel vicino Collegio di Corato e Trani". Gli Onorevoli Bovio e Imbriani erano Deputati repubblicani. La stessa Città di Canosa in tempi remoti aveva vissuto le radici di CANVSIVM dell'epoca repubblicana romana, come viene riportato sul monumento a Imbriani nella scultura lapidea, che incide l'epigrafe REIPVLICAE D. con i fasces lictoriae repubblicani romani, ritrovati peraltro in un frammento lapideo nel sito di Lamapopoli e custodito all'ingresso del Museo di Palazzo Iliceto.
Saggio breve del Prof. Pasquale Di Nunno,
già Docente di Storia e Filosofia e già Dirigente Scolastico.
Il Prof. Pasquale Di Nunno, mio fratello maggiore cui indirizzo i miei studi nella consulenza storica riporta di recente da Vittorio Veneto il profilo repubblicano di Giovanni Bovio in un saggio in consegna alla Scuola Bovio e al Comune di Canosa e di Trani per il giorno 9 giugno. Egli sottolinea nella vocazione repubblicana di Canosa l'intitolazione della Scuola Elementare del 900 a Giuseppe Mazzini, repubblicano. Nel profilo di Bovio commenta la sua utopia politica repubblicana. Sulla "Rivista repubblicana" in un articolo dal titolo "Evoluzione o esplosione" del 18 dicembre 1878, G: Bovio si diceva convinto che la strada maestra fosse quella di una vera radicale riforma elettorale, poiché con essa l'evoluzione verso la repubblica sarebbe stata rapida, ma senza di essa l'Italia sarebbe andata incontro a una esplosione rivoluzionaria. Sicuro che i repubblicani potessero far trionfare le loro idee con i metodi legali, Bovio prese spesso la parola alla Camera e partecipò assiduamente alle riunioni del gruppo parlamentare dell'Estrema Sinistra. Nel giugno del 1889, il Deputato Imbriani presentò, insieme a G. Bovio, la proposta di legge sull'acquedotto pugliese che, superando il limitato progetto Zampari sostenuto dalla Provincia di Bari, prevedeva l'approvvigionamento idrico per tutta la Regione, come mezzo di valorizzazione e di potenziamento della produzione agricola in Puglia grazie allo sviluppo dell'irrigazione dei terreni.
Sulle vie di Canosa di Puglia
Da giovane, uscendo da Via Regina Elena dove abitava la mia famiglia, attraversavo vie come Mario Pagano, Francesco Conforti, Ammiraglio Caracciolo, eccetera. Figure, queste, di esponenti della Repubblica Partenopea, una delle "repubbliche sorelle" della Francia rivoluzionaria giacobina. Ma c'è qualcosa di più che vorrei raccomandare ai giovani di oggi. Lo stradario di Canosa è ricco di grandi figure, sia di valenti uomini politici della Canosa della seconda metà del Novecento (Vito Rosa per la Democrazia Cristiana e Giuseppe Matarrese per il Partito Comunista), sia di figure di patrioti, di liberi pensatori, di repubblicani e democratici dell'epoca moderna. Ricordo Terenzio Mamiani, Francesco Mario Pagano, Nicola Nicolini, Giovanni Francesco Conforti, Francesco Crispi, Gerolamo Savonarola, Eleonora Fonseca Pimentel, Ciro Menotti, G. Romagnosi, Ammiraglio Caracciolo, Nino Bixio, Giuseppe Zanardelli, Alcide De Gasperi ed altri. La toponomastica di Canosa di Puglia è un illustre manuale di Storia patria.
Rileggendo da fratelli le strade canosine, rientriamo a casa fischiettando per il buio in via Regina Elena, rincasando nella casa nativa che riporta le lettere DG e la data 1948, evocando oggi 2018 dopo 70 anni le memoria dei nostri padri e la vocazione repubblicana di Canosa nel Regno d'Italia, in prossimità della FESTA DELLA REPUBBLICA DEL 2 GIUGNO e del 70esimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione Repubblicana.
Viva la Repubblica Italiana!
Giuseppe Di Nunno
Saggio breve del Prof. Pasquale Di Nunno,
già Docente di Storia e Filosofia e già Dirigente Scolastico.
Il Prof. Pasquale Di Nunno, mio fratello maggiore cui indirizzo i miei studi nella consulenza storica riporta di recente da Vittorio Veneto il profilo repubblicano di Giovanni Bovio in un saggio in consegna alla Scuola Bovio e al Comune di Canosa e di Trani per il giorno 9 giugno. Egli sottolinea nella vocazione repubblicana di Canosa l'intitolazione della Scuola Elementare del 900 a Giuseppe Mazzini, repubblicano. Nel profilo di Bovio commenta la sua utopia politica repubblicana. Sulla "Rivista repubblicana" in un articolo dal titolo "Evoluzione o esplosione" del 18 dicembre 1878, G: Bovio si diceva convinto che la strada maestra fosse quella di una vera radicale riforma elettorale, poiché con essa l'evoluzione verso la repubblica sarebbe stata rapida, ma senza di essa l'Italia sarebbe andata incontro a una esplosione rivoluzionaria. Sicuro che i repubblicani potessero far trionfare le loro idee con i metodi legali, Bovio prese spesso la parola alla Camera e partecipò assiduamente alle riunioni del gruppo parlamentare dell'Estrema Sinistra. Nel giugno del 1889, il Deputato Imbriani presentò, insieme a G. Bovio, la proposta di legge sull'acquedotto pugliese che, superando il limitato progetto Zampari sostenuto dalla Provincia di Bari, prevedeva l'approvvigionamento idrico per tutta la Regione, come mezzo di valorizzazione e di potenziamento della produzione agricola in Puglia grazie allo sviluppo dell'irrigazione dei terreni.
Sulle vie di Canosa di Puglia
Da giovane, uscendo da Via Regina Elena dove abitava la mia famiglia, attraversavo vie come Mario Pagano, Francesco Conforti, Ammiraglio Caracciolo, eccetera. Figure, queste, di esponenti della Repubblica Partenopea, una delle "repubbliche sorelle" della Francia rivoluzionaria giacobina. Ma c'è qualcosa di più che vorrei raccomandare ai giovani di oggi. Lo stradario di Canosa è ricco di grandi figure, sia di valenti uomini politici della Canosa della seconda metà del Novecento (Vito Rosa per la Democrazia Cristiana e Giuseppe Matarrese per il Partito Comunista), sia di figure di patrioti, di liberi pensatori, di repubblicani e democratici dell'epoca moderna. Ricordo Terenzio Mamiani, Francesco Mario Pagano, Nicola Nicolini, Giovanni Francesco Conforti, Francesco Crispi, Gerolamo Savonarola, Eleonora Fonseca Pimentel, Ciro Menotti, G. Romagnosi, Ammiraglio Caracciolo, Nino Bixio, Giuseppe Zanardelli, Alcide De Gasperi ed altri. La toponomastica di Canosa di Puglia è un illustre manuale di Storia patria.
Rileggendo da fratelli le strade canosine, rientriamo a casa fischiettando per il buio in via Regina Elena, rincasando nella casa nativa che riporta le lettere DG e la data 1948, evocando oggi 2018 dopo 70 anni le memoria dei nostri padri e la vocazione repubblicana di Canosa nel Regno d'Italia, in prossimità della FESTA DELLA REPUBBLICA DEL 2 GIUGNO e del 70esimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione Repubblicana.
Viva la Repubblica Italiana!
Giuseppe Di Nunno