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Storia e dintorni
Un nuovo capitolo della storia di Canosa di Puglia
Inaugurata la mostra “Forme e colori dall’Italia preromana. Canosa di Puglia” presso l'edificio scolastico "G.Mazzini"
venerdì 14 marzo 2025
16.11
Salvaguardia, sinergia e cultura del territorio attraverso la rete e la promozione integrata per la seconda vita del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia che "comincia oggi!". Stamani, si è svolta l'inaugurazione della mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia", a cura di Massimo Osanna e Luca Mercuri, allestita in un'ala della scuola "G. Mazzini" destinata a diventare la nuova sede del Museo. La cerimonia odierna con il taglio del nastro ha sancito ufficialmente un nuovo capitolo della storia della città, testimoniata da reperti unici, in spazi ampi e rinnovati. Dopo il grande successo di pubblico registrato nelle prestigiose sedi degli Istituti Italiani di Cultura a Santiago del Cile, Buenos Aires, San Paolo e del Museo Nacional de Antropología di Città del Messico, dove oltre 40.000 visitatori hanno avuto l'opportunità di scoprire per la prima volta l'Italia preromana e i suoi reperti straordinari, e dopo l'ottimo riscontro della tappa a Roma, presso Castel Sant'Angelo, l'esposizione arriva alla sua naturale conclusione a Canosa di Puglia, luogo di rinvenimento dei reperti in mostra, arricchita da un'opera inedita di rilevante interesse. La mostra, organizzata con la fattiva collaborazione della Fondazione Archeologica Canosina, presieduta da Sergio Fontana, sarà fruibile fino al 18 maggio 2025.
Il percorso espone alcune fra le produzioni artigianali più caratteristiche del popolo dei Dauni, raccontando e illustrando uno dei momenti più significativi nell'immaginario daunio quando, durante lo svolgimento delle cerimonie funerarie dedicate ai membri dell'élite canosina fra IV e II secolo a.C., erano utilizzati questi materiali. Armi, gioielli, ornamenti, insieme ai vasi policromi e plastici, caratteristici delle botteghe canosine dell'epoca, selezionati dai depositi e dalle collezioni di importanti musei pugliesi, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, nonché dalla Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, diventano protagonisti della storia di Canosa di Puglia, uno dei centri più rilevanti del distretto daunio. Per la prima volta si espone anche un reperto di straordinaria importanza recuperato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, assegnato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia nel dicembre 2024: un grande frammento di dipinto murale con scena figurata forse proveniente da un ipogeo della Daunia.
«L'allestimento presso la futura nuova sede del Museo - dichiara il Direttore generale Musei, Massimo Osanna - consente ai corredi canosini di far ritorno alla loro terra d'origine, sottolineando il legame profondo tra i manufatti e Canosa di Puglia e rafforzando l'identità storica della comunità locale. L'esposizione, inoltre, si fregia di un pezzo inedito dalle straordinarie caratteristiche tecniche e iconografiche, pienamente coerente con il tema della mostra». Mentre il Delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Francesco Longobardi spiega che : «In attesa dell'imminente avvio dei lavori di adeguamento funzionale della porzione dell'edificio destinata a diventare Museo, l'allestimento della mostra in questa sede assume un'importante valenza simbolica: coinvolgere attivamente la comunità canosina nel processo di creazione del nuovo Museo e renderla partecipe di questa trasformazione culturale, attesa da molti anni».
«Non è la bellezza che salverà il mondo siamo noi a dover salvare la bellezza! » Ha esordito così la dirigente dell'Istituto Comprensivo Foscolo-Lomanto-Mazzini di Canosa Nadia Landolfi nel suo intervento di saluti e per gli onori della comunità scolastica : « Ed è lo sguardo di tanti uomini e donne a salvare la bellezza del grande progetto che oggi si realizza. Avere il Museo Nazionale a Canosa di Puglia nell'edificio scolastico 'Giuseppe Mazzini', struttura di indiscusso valore storico-architettonico , nell'ambito di un progetto di riqualificazione del contesto urbano. Il connubio museo-scuola è un connubio vincente! Lo sguardo lungimirante dei tanti professionisti, politici, cittadini, che hanno lavorato con impegno ed entusiasmo, guardando alla bellezza di questo edificio storico ed alla sua valorizzazione credendo fortemente nell'opportunità di sviluppo di una scuola che accoglie le sollecitazioni culturali di un museo nazionale, organizzando attività di accoglienza ai visitatori anche attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio è vincente!»
Non da meno il commento del Sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio:«Lo straordinario patrimonio archeologico di cui Canosa dispone, continua a far parlare di sé, sia in Italia che nel mondo. Questo evento inorgoglisce la mia comunità che con gioia é sempre più consapevole che la strada intrapresa per far conoscere le nostre ricchezze storico-culturali, sia quella giusta». L'esposizione è parte del progetto "Il racconto della bellezza", frutto di una collaborazione tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e la Direzione generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nato per promuovere il patrimonio culturale italiano nel mondo, in particolare quello conservato nei depositi dei musei e dei parchi archeologici statali. «Questo progetto - spiega Filippo La Rosa, Vice Direttore Generale per la Diplomazia pubblica e culturale del MAECI e Direttore centrale per la promozione della lingua e della cultura italiana all'estero - costituisce un esempio virtuoso di diplomazia culturale e di come il racconto del nostro patrimonio unito alla promozione dei territori che hanno prodotto e oggi conservano questa ricchezza, sia uno dei nostri maggiori asset, capace di rafforzare la nostra influenza sui principali tavoli geopolitici globali».
Il convivio nel cortile dell'edificio scolastico, preparato dagli studenti dell' Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera" dell'IISS "L.Einaudi" di Canosa di Puglia ha concluso la cerimonia inaugurale della mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia", che sarà visitabile nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle ore 9.00 alle 15.30 (ultimo ingresso 14:00) e il sabato dalle ore 13.00 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00). All'interno dell'edificio scolastico "G. Mazzini", in Via Piave n.67, a Canosa di Puglia sono disponibili biglietteria, bookshop e audioguide.
Riproduzione@riservata
Il percorso espone alcune fra le produzioni artigianali più caratteristiche del popolo dei Dauni, raccontando e illustrando uno dei momenti più significativi nell'immaginario daunio quando, durante lo svolgimento delle cerimonie funerarie dedicate ai membri dell'élite canosina fra IV e II secolo a.C., erano utilizzati questi materiali. Armi, gioielli, ornamenti, insieme ai vasi policromi e plastici, caratteristici delle botteghe canosine dell'epoca, selezionati dai depositi e dalle collezioni di importanti musei pugliesi, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, nonché dalla Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, diventano protagonisti della storia di Canosa di Puglia, uno dei centri più rilevanti del distretto daunio. Per la prima volta si espone anche un reperto di straordinaria importanza recuperato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, assegnato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia nel dicembre 2024: un grande frammento di dipinto murale con scena figurata forse proveniente da un ipogeo della Daunia.
«L'allestimento presso la futura nuova sede del Museo - dichiara il Direttore generale Musei, Massimo Osanna - consente ai corredi canosini di far ritorno alla loro terra d'origine, sottolineando il legame profondo tra i manufatti e Canosa di Puglia e rafforzando l'identità storica della comunità locale. L'esposizione, inoltre, si fregia di un pezzo inedito dalle straordinarie caratteristiche tecniche e iconografiche, pienamente coerente con il tema della mostra». Mentre il Delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Francesco Longobardi spiega che : «In attesa dell'imminente avvio dei lavori di adeguamento funzionale della porzione dell'edificio destinata a diventare Museo, l'allestimento della mostra in questa sede assume un'importante valenza simbolica: coinvolgere attivamente la comunità canosina nel processo di creazione del nuovo Museo e renderla partecipe di questa trasformazione culturale, attesa da molti anni».
«Non è la bellezza che salverà il mondo siamo noi a dover salvare la bellezza! » Ha esordito così la dirigente dell'Istituto Comprensivo Foscolo-Lomanto-Mazzini di Canosa Nadia Landolfi nel suo intervento di saluti e per gli onori della comunità scolastica : « Ed è lo sguardo di tanti uomini e donne a salvare la bellezza del grande progetto che oggi si realizza. Avere il Museo Nazionale a Canosa di Puglia nell'edificio scolastico 'Giuseppe Mazzini', struttura di indiscusso valore storico-architettonico , nell'ambito di un progetto di riqualificazione del contesto urbano. Il connubio museo-scuola è un connubio vincente! Lo sguardo lungimirante dei tanti professionisti, politici, cittadini, che hanno lavorato con impegno ed entusiasmo, guardando alla bellezza di questo edificio storico ed alla sua valorizzazione credendo fortemente nell'opportunità di sviluppo di una scuola che accoglie le sollecitazioni culturali di un museo nazionale, organizzando attività di accoglienza ai visitatori anche attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio è vincente!»
Non da meno il commento del Sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio:«Lo straordinario patrimonio archeologico di cui Canosa dispone, continua a far parlare di sé, sia in Italia che nel mondo. Questo evento inorgoglisce la mia comunità che con gioia é sempre più consapevole che la strada intrapresa per far conoscere le nostre ricchezze storico-culturali, sia quella giusta». L'esposizione è parte del progetto "Il racconto della bellezza", frutto di una collaborazione tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e la Direzione generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nato per promuovere il patrimonio culturale italiano nel mondo, in particolare quello conservato nei depositi dei musei e dei parchi archeologici statali. «Questo progetto - spiega Filippo La Rosa, Vice Direttore Generale per la Diplomazia pubblica e culturale del MAECI e Direttore centrale per la promozione della lingua e della cultura italiana all'estero - costituisce un esempio virtuoso di diplomazia culturale e di come il racconto del nostro patrimonio unito alla promozione dei territori che hanno prodotto e oggi conservano questa ricchezza, sia uno dei nostri maggiori asset, capace di rafforzare la nostra influenza sui principali tavoli geopolitici globali».
Il convivio nel cortile dell'edificio scolastico, preparato dagli studenti dell' Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera" dell'IISS "L.Einaudi" di Canosa di Puglia ha concluso la cerimonia inaugurale della mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia", che sarà visitabile nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle ore 9.00 alle 15.30 (ultimo ingresso 14:00) e il sabato dalle ore 13.00 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00). All'interno dell'edificio scolastico "G. Mazzini", in Via Piave n.67, a Canosa di Puglia sono disponibili biglietteria, bookshop e audioguide.
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