Stilus Magistri
25 aprile: perciò esisto!
Oggi 25 Aprile, ricorre anche la Liberazione di centinaia di migliaia di soldati italiani
venerdì 26 aprile 2013
9.54
Oggi 25 Aprile, ricorre anche la Liberazione di centinaia di migliaia di soldati italiani, deportati nei campi di prigionia militare in Germania, dopo l'Armistizio.
Come nel film "La Vita è bella" di Benigni, con l'arrivo dei carri armati delle Forze di Liberazione, i nostri soldati, con mezzi di fortuna, rientrarono a casa in Italia.
Così avvenne per mio padre, Di Nunno Giovanni (classe 1920), mentre sua madre Angela Del Vento aveva indossato il lutto per il figlio senza notizie, pregando con le amiche di strada: "dite una requiemeterna per mio figlio". Mio padre, fu deportato nel campo di Luchenwald a sud di Berlino e da quel luogo portò a Canosa la lingua appresa in tedesco, ma anche la memoria sofferta, di cui non parlava.
Sono i Soldati dello Sato italiano, non del regime fascista. dimenticati allora e ancora oggi, che rimasero fedeli allo Stato italiano, morendo in molti, negli stenti dei campi di prigionia militare.
Altri miei coetanei mi hanno raccontato dell'identica odissea del genitore.
Hitler revocò solo per i soldati italiani, il riconoscimento di prigionieri militari, dove poteva accedere la Croce Rossa, trattandoli da prigionieri civili.. e fu peggio!
Una signora tedesca di una fattoria ebbe cura di mio padre, salvandolo con questo intento: "spero che altri facciano a mio figlio disperso sul fronte orientale, quello che io faccio per te".
La guerra, nel dramma umano, unisce anche il cuore dei nemici.
Sarebbe auspicabile una ricerca storica presso gli Archivi, come fa con apprezzamento il prof. Morra, per poi porre alle Istituzionali nazionali, un riconoscimento e una memoria.
La storia dei soldati italiani non deve lasciare vuoti di memoria!
Grazie papà per essere tornato da Berlino a Canosa: perciò esisto!
Grazie alle Forze degli Alleati morti e ai Partigiani della Resistenza: perciò esiste l'Italia libera!
maestro Peppino Di Nunno