Stilus Magistri

Riscoperto e consegnato il manifesto del 4 novembre 1921

Onore ai cinquecento “Caduti di Canosa per la Patria” nella Grande Guerra

Nella cerimonia del 4 Novembre, nel giorno dell'Unità Nazionale e della Forze Armate, il Comune di Canosa con il Gonfalone cittadino ed i labari delle Associazioni delle Forze Armate, ha posto una corona di alloro, nella mani del Sindaco Ernesto La Salvia, al Monumento ai Caduti, in piazza Vittorio Veneto. Hanno reso onore la Polizia Municipale, la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Il Sindaco, congiuntamente al Presidente del Consiglio Comunale, ha indirizzato un messaggio alla cittadinanza, evocando il sacrificio dei Caduti e il dolore luttuoso della Guerra che ha travolto militari, civili e famiglie.
Nella "salvaguardia della cultura" che educa non alla Guerra , ma alla Pace, il Sindaco ha sottolineato il valore delle ricerche storiche e degli "studi, che gettano ponti ad altre città d'Italia", di cui ha riportato i messaggi pervenuti dal Sindaco del Comune di Pederobba, nel Veneto e del Sindaco del Comune di Ceprano, nel Lazio, nella condivisione della memoria morale e civile dei Caduti e dell'arte sacra dei Monumenti.
Il nostro monumento riporta sul basamento di pietra calcarea, quattro bassorilievi, che accanto alle immagini dei soldati in trincea con la bandiera, riporta bassorilievi della vita contadina ed operaia di Canosa. Auspichiamo per l'anno prossimo, che vengano ripuliti, con il concorso di un benefattore, dalla pittura bianca, sovrapposta nei decenni scorsi, per coprire le vernici vandaliche.

"ONORE AI CADUTI!", è stato il grido che ha risuonato in piazza con il silenzio d'ordinanza di una tromba, che riporta l'eco di cento anni.

Quella generazione dei nostri padri è estinta, ma un manifesto del 4 Novembre 1921, riscoperto nell'Archivio Storico Comunale, nelle ricerche personali, ha reso onore ai cinquecento Caduti di Canosa, in una popolazione di circa 7.000 abitanti.
Era il 4 novembre del 1921, quando l'Italia rendeva le "Onoranze al Soldato Ignoto", giunto nelle spoglie da Aquileia all'Altare della Patria, a Roma.

Nello stesso giorno, Canosa di Puglia, affiggeva quel manifesto ritrovato, per erigere il Monumento ai Caduti, nella "memoria della posterità" e per trasmettere, nel tributo eroico, il valore delle "sante battaglie del pensiero e del lavoro".
Quel manifesto riporta nel titolo l'amore "per la Patria", che ritroviamo presso il fontanino della Villa comunale, inciso su una lapide monumentale del IV secolo della Canosa, sede del Governatore civile della Regione, del Corrector Apuliae et Calabriae.
Il Sindaco La Salvia, dopo la presentazione culturale del maestro Giuseppe Di Nunno, ha consegnato la stampa al Presidente dell'Associazione Bersaglieri, Cesare Rella, che custodisce il quadro storico dei 120 Caduti canosini nella Guerra 1915-1918.
Nel monumento, l'Angelo alato della Vittoria, porge una coronadi alloro, tra terra e cielo, cui si eleva anche la preghiera del momento spirituale, che ha concluso la cerimonia nella Cattedrale San Sabino, con la Santa Messa officiata da mons. Felice Bacco, che ha letto un foglietto antico ritrovato nel busto di San Sabino e scritto da mons Minerva. Nel manoscritto ingiallito dal tempo, si attesta il numero di 60 morti civili nel secondo conflitto mondiale a seguito del bombardamento su Canosa del 1943. La preghiera eucaristica per "il bene della comunità" si è conclusa davanti all'icona riscoperta della Madonna della Passione dell'800.

La Città fa memoria nella posterità e riprende il suo cammino con quanti evangelicamente o laicamente diventano "OPERATORI" del bene comune.

Ob amorem patriae
maestro Peppino Di Nunno
Cerimonia 4 Novembre 2014Cerimonia 4 Novembre 2014Cerimonia 4 Novembre 2014
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