Stilus Magistri
A Scuola de «La Salette»
Radici della Chiesa di Gesù e Maria
martedì 19 settembre 2017
22.27
Dodici anni prima delle apparizioni di Lourdes, il 19 Settembre del 1846 la Vergine Maria appariva a due pastorelli adolescenti, Massimino Giraud di dodici anni e Melania Calvat di 14 anni. Il luogo del villaggio de La Salette, nel versante francese delle Alpi, fu suggellato dalle apparizioni e dal messaggio di Nostra Signora de La Salette che si manifestava a due pastorelli poveri e umili con veste da contadina, mesta e con il volto in pianto per le sofferenze del Figlio Gesù, che portava in un Crocifisso fra le mani e una corona di rose sul capo, che letteralmente esprimono la preghiera del "Rosario" e con le spighe di grano che avrebbe sofferto la carestia. La Madonna de La Salette affidò dei messaggi e dei segreti, che i pastorelli nel 1951 trascrissero e affidarono a Papa Pio IX e che vennero riscoperti nei manoscritti della Dottrina della Fede del Vaticano solo nel 1999 da uno studioso francese, l'Abate Michel Corteville. La Chiesa riconobbe la veridicità di Nostra Signora de La Salette con Decreto ufficiale del 1951. I messaggi de La Salette annunciavano calamità, ma anche misericordia e speranza e chiedevano preghiera e dedicazione del giorno festivo della Domenica al Signore. Così parlò la Vergine Maria, in un contesto storico di secolarizzazione, riferendosi alla mancanza di fede; "se si convertono, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi grano", che viene poi rappresentato sul capo nell'iconografia della Madonna de La Salette, venerata nella Santuario de La Salette nel luogo delle apparizioni.
Massimino crescendo, in un clima ostile di incredulità, pubblicò le verità delle apparizioni e morì nel 1875 a circa trenta anni. Fu sepolto nel cimitero di Corps, ma il suo cuore si trova nella Basilica de La Salette, vicino alla consolle dell'organo, quasi a concretizzare le sue ultime volontà. Melania, interprete privilegiato delle apparizioni diventò Suor Maria della Croce, anche Lei in un clima di diffidenza e approdò in Italia, a Castellamare di Stabia presso Napoli, oggi sede dei Missionari de La Salette. La Suora de La Salette visse anche a Galatina, presso Lecce e infine ad Altamura, in Provincia di Bari, dove morì quasi sconosciuta a 73 anni nel 1904. Le sue spoglie riposano in una tomba monumentale ad Altamura nell'Istituto delle Figlie del Divino Zelo del Cuore di Gesù, sede di Scuola dell'Infanzia, che abbiamo riscoperto e contattato nell'accoglienza della Madre Superiora Suor Teresa Calizia, la quale ci ha trasmesso conoscenze, foto e testo iscritto sulla tomba di "MELANIA CALVAT decessa in odore di santità", "nata a Corps paesello della Francia".
La venerazione di Nostra Signora de La Salette, anche attraverso i Missionari de La Salette, approdò in Italia e in Puglia. Ritroviamo le radici del culto nella Chiesa di Gesù, Giuseppe e Maria a Canosa di Puglia(BT), che nella fine dell'800 veniva denominata "Chiesa della Salètte". Nella memoria dei nostri padri, conservo la voce di mia nonna Rosinella, nata nel 1900 che diceva in dialetto: "vado alla Chiesa della Salétte". Da ragazzo pensavo ad una piccola sala della Chiesa, ma gli studi e la ricerca ci hanno portato alla Madonna della Salette, raffigurata in una statua di pregevole fattura, con veste ricamata custodita nella Chiesa e proprietà nel 1870 della Confraternita di San Gioacchino e della Salette, citata anche nell'Archivio Storico Comunale. Nel culto del 19 Settembre il Parroco Don Mario Porro, nella sua diligenza spirituale e competenza culturale ha curato il restauro della statua esposta permanentemente dal 2012 in una cappellina a sinistra, facendo realizzare nel 1999 da devoti due vetrate istoriate della Ditta artistica Mellini di Firenze che raffigurano i pastorelli Massimino e Melania.
Le radici della Chiesa della Salette ancora oggi riportano la testimonianza di fede e i messaggi educativi della Vergine Maria, il cui pianto, come riferisce Don Mario, "è il pianto trasfigurato del Dolore di Maria". E se venti anni fa circa una delegazione dei Missionari de La Salette da Napoli giunsero nella Scuola Elementare Enzo De Muro Lomanto, situata presso le Chiesa, oggi 19 Settembre 2017, le Classi di Quinta della stessa Scuola Primaria, guidati in condivisione dalle Insegnanti e dalla Dirigente, Dott, Nadia Landolfi, con la presenza e condivisione dell'Assessore alla Cultura, Mara Gerardi hanno visitato la Chiesa con la nostra offerta formativa di una lezione tra Scuola e Territorio, sui sentieri della fede e dell'arte, che con i valori umani, come dice Papa Francesco, "educano al vero, al bene, al bello".
Sia lode al cielo e in terra nel cuore dei bambini, della Scuola, della Chiesa.
maestro Peppino Di Nunno
Massimino crescendo, in un clima ostile di incredulità, pubblicò le verità delle apparizioni e morì nel 1875 a circa trenta anni. Fu sepolto nel cimitero di Corps, ma il suo cuore si trova nella Basilica de La Salette, vicino alla consolle dell'organo, quasi a concretizzare le sue ultime volontà. Melania, interprete privilegiato delle apparizioni diventò Suor Maria della Croce, anche Lei in un clima di diffidenza e approdò in Italia, a Castellamare di Stabia presso Napoli, oggi sede dei Missionari de La Salette. La Suora de La Salette visse anche a Galatina, presso Lecce e infine ad Altamura, in Provincia di Bari, dove morì quasi sconosciuta a 73 anni nel 1904. Le sue spoglie riposano in una tomba monumentale ad Altamura nell'Istituto delle Figlie del Divino Zelo del Cuore di Gesù, sede di Scuola dell'Infanzia, che abbiamo riscoperto e contattato nell'accoglienza della Madre Superiora Suor Teresa Calizia, la quale ci ha trasmesso conoscenze, foto e testo iscritto sulla tomba di "MELANIA CALVAT decessa in odore di santità", "nata a Corps paesello della Francia".
La venerazione di Nostra Signora de La Salette, anche attraverso i Missionari de La Salette, approdò in Italia e in Puglia. Ritroviamo le radici del culto nella Chiesa di Gesù, Giuseppe e Maria a Canosa di Puglia(BT), che nella fine dell'800 veniva denominata "Chiesa della Salètte". Nella memoria dei nostri padri, conservo la voce di mia nonna Rosinella, nata nel 1900 che diceva in dialetto: "vado alla Chiesa della Salétte". Da ragazzo pensavo ad una piccola sala della Chiesa, ma gli studi e la ricerca ci hanno portato alla Madonna della Salette, raffigurata in una statua di pregevole fattura, con veste ricamata custodita nella Chiesa e proprietà nel 1870 della Confraternita di San Gioacchino e della Salette, citata anche nell'Archivio Storico Comunale. Nel culto del 19 Settembre il Parroco Don Mario Porro, nella sua diligenza spirituale e competenza culturale ha curato il restauro della statua esposta permanentemente dal 2012 in una cappellina a sinistra, facendo realizzare nel 1999 da devoti due vetrate istoriate della Ditta artistica Mellini di Firenze che raffigurano i pastorelli Massimino e Melania.
Le radici della Chiesa della Salette ancora oggi riportano la testimonianza di fede e i messaggi educativi della Vergine Maria, il cui pianto, come riferisce Don Mario, "è il pianto trasfigurato del Dolore di Maria". E se venti anni fa circa una delegazione dei Missionari de La Salette da Napoli giunsero nella Scuola Elementare Enzo De Muro Lomanto, situata presso le Chiesa, oggi 19 Settembre 2017, le Classi di Quinta della stessa Scuola Primaria, guidati in condivisione dalle Insegnanti e dalla Dirigente, Dott, Nadia Landolfi, con la presenza e condivisione dell'Assessore alla Cultura, Mara Gerardi hanno visitato la Chiesa con la nostra offerta formativa di una lezione tra Scuola e Territorio, sui sentieri della fede e dell'arte, che con i valori umani, come dice Papa Francesco, "educano al vero, al bene, al bello".
Sia lode al cielo e in terra nel cuore dei bambini, della Scuola, della Chiesa.
maestro Peppino Di Nunno