Stilus Magistri
Al sindaco Vito Malcangio, una poesia di cittadinanza
Canosa città amata di tesori e valori
martedì 14 giugno 2022
17.58
A poche ore dall'elezione di Vito Malcangio a nuovo sindaco di Canosa di Puglia è stato redatto un componimento in rime a firma del Maestro Peppino Di Nunno dedicato al primo cittadino.
Da quindici anni mi è civica usanza
scrivere una poesia di cittadinanza
al nuovo Sindaco nella Sua elezione
a dirigere la nuova Amministrazione,
quale timoniere, quale condottiero
di Canosa, Città e storico sentiero.
13 Giugno, giorno di Sant'Antonio,
Canosa è degna di un gran patrimonio
di Storia, di Arte, e di antica Cultura,
terra di valori, di sapori di agricoltura,
che confida solo ... nell'ampliamento,
di sanità, archeologia e sentimento,
di un nobile sentimento alla Cittadinanza
dal Regio Tratturo della Transumanza,
che da Scuola approda ad ogni Istituzione
Civile, Militare e Religiosa di formazione,
perché è la formazione e l'educazione
che fanno tutti gli Uomini in comunione,
in ogni buona famiglia, in ogni abitazione,
in femminile e maschile Associazione.
13 Giugno, Sant'Antonio col giglio,
al Municipio nasce un nuovo Consiglio,
col Sindaco Vito Malcangio Amministratore,
Farmacista, Dottore e del locus governatore,
nella Democrazia che suggella i consensi
nei differenti civici e buoni politici sensi,
di destra, di sinistra, di centro e di Movimento
salendo il Palazzo San Francesco che fu Convento,
che scoprii in una pietra angolare del Settecento,
Città dove approdò Scipione e Aldo Moro,
dove la Storia e i Monumenti sono tesoro.
Vito Malcangio qui fa il suo lavoro,
in una piazza che fu ed è storico foro.
Questa Farmacia è già un crocevia
dove si fonda e si scruta ogni via,
alle radici di Salita Arco Diomede,
alla Colonna dell'Immacolata cui si crede,
di fronte al Palazzo di Città dove i Decurioni
discesero da Salita Castello con latine iscrizioni,
dal Syndicus di una pietra sottosopra di fondazione
pro beneficio pauperum e per la sana popolazione.
Diomede sostiene sulle spalle le Torri
E Tu sulle spalle ora da Sindaco accorri,
Rocca sul Tavoliere come ogni Consigliere
di cui il Sindaco Malcangio sia Alfiere
in un Comune di Cittadini e Cavalieri.
La Sacra Colonna volge lo sguardo a San Sabino,
Malcangio volge lo sguardo al Patrono Canosino,
volge lo sguardo sindacale ad ogni Cittadino,
tra gli studi e le opere del Maestro Peppino,
alla mia Scuola in consegna testamentaria
archivio alla Landolfi di Biblioteca "libraria",
con l'impegno al bene comune del Cittadino,
come vuole anche la nostra Costituzione,
Repubblicana da Bovio, Imbriani di vocazione,
con la mano di San Sabino in protezione
ad ogni pietra, ad ogni uomo dà benedizione,
a Cittadini residenti, emigranti e forestieri
di una città di civiltà, crocevia di sentieri.
Tra risorse di Euro, di Lira e di Ducati
confidando nei fondi attivi lasciati,
confidando nei fondi dei Ministeri
a cui approdino progetti e pensieri
di una Città di valore internazionale
anche nota al Colle del Quirinale
dai Sette Colli che hanno nome e storia
come la Rocca e il Castello di memoria,
di una Città degna di Ospedale e terapia
col Sindaco Malcangio di Farmacia.
Salute a Te, Sindaco Malcangio
dal Tempio di Giove toro, dalla mia abitazione,
a casa Sua nella stessa lottizzazione,
dall'Abate Fornari alla Passerella di Via Bacone.
Salute Te, Sindaco Malcangio Capitano,
Canosa Ti porge democraticamente la mano,
Saluto nel suffragio anche il valente Tomaselli,
il Sindaco Morra uscente nei ricordi belli,
il rintocco dell'Orologio pubblico scandisce
le ore e i quarti del tempo che non finisce,
il tempo è nuovo, il tempo è bello,
il Sindaco Malcangio in Comune fa l'appello,
anch'io rispondo Di Nunno, "presente",
con il cuore, con la fede, con la mente.
Senta la Sua Città come Sua madre,
nell'abbraccio che vedo dei Padri,
di cui siamo eredi e custodi discendenti,
nella Città di grandi insegnamenti
dove anch'io faccio apprendimento.
Ogni Sindaco ogni Sacerdote ne fa insegnamento
a tutta Canosa nel bene con discernimento.
Ob amorem patriae,
Io amo il Tricolore,
Benvenuto Vito Malcangio
con la fascia del Tricolore.
Auguri Sindaco Malcangio,
nello stemma di buona Città,
Canosa di Puglia ne sia dignità.
Ob amorem patriae
Maestro Cav. Giuseppe Di Nunno
Da quindici anni mi è civica usanza
scrivere una poesia di cittadinanza
al nuovo Sindaco nella Sua elezione
a dirigere la nuova Amministrazione,
quale timoniere, quale condottiero
di Canosa, Città e storico sentiero.
13 Giugno, giorno di Sant'Antonio,
Canosa è degna di un gran patrimonio
di Storia, di Arte, e di antica Cultura,
terra di valori, di sapori di agricoltura,
che confida solo ... nell'ampliamento,
di sanità, archeologia e sentimento,
di un nobile sentimento alla Cittadinanza
dal Regio Tratturo della Transumanza,
che da Scuola approda ad ogni Istituzione
Civile, Militare e Religiosa di formazione,
perché è la formazione e l'educazione
che fanno tutti gli Uomini in comunione,
in ogni buona famiglia, in ogni abitazione,
in femminile e maschile Associazione.
13 Giugno, Sant'Antonio col giglio,
al Municipio nasce un nuovo Consiglio,
col Sindaco Vito Malcangio Amministratore,
Farmacista, Dottore e del locus governatore,
nella Democrazia che suggella i consensi
nei differenti civici e buoni politici sensi,
di destra, di sinistra, di centro e di Movimento
salendo il Palazzo San Francesco che fu Convento,
che scoprii in una pietra angolare del Settecento,
Città dove approdò Scipione e Aldo Moro,
dove la Storia e i Monumenti sono tesoro.
Vito Malcangio qui fa il suo lavoro,
in una piazza che fu ed è storico foro.
Questa Farmacia è già un crocevia
dove si fonda e si scruta ogni via,
alle radici di Salita Arco Diomede,
alla Colonna dell'Immacolata cui si crede,
di fronte al Palazzo di Città dove i Decurioni
discesero da Salita Castello con latine iscrizioni,
dal Syndicus di una pietra sottosopra di fondazione
pro beneficio pauperum e per la sana popolazione.
Diomede sostiene sulle spalle le Torri
E Tu sulle spalle ora da Sindaco accorri,
Rocca sul Tavoliere come ogni Consigliere
di cui il Sindaco Malcangio sia Alfiere
in un Comune di Cittadini e Cavalieri.
La Sacra Colonna volge lo sguardo a San Sabino,
Malcangio volge lo sguardo al Patrono Canosino,
volge lo sguardo sindacale ad ogni Cittadino,
tra gli studi e le opere del Maestro Peppino,
alla mia Scuola in consegna testamentaria
archivio alla Landolfi di Biblioteca "libraria",
con l'impegno al bene comune del Cittadino,
come vuole anche la nostra Costituzione,
Repubblicana da Bovio, Imbriani di vocazione,
con la mano di San Sabino in protezione
ad ogni pietra, ad ogni uomo dà benedizione,
a Cittadini residenti, emigranti e forestieri
di una città di civiltà, crocevia di sentieri.
Tra risorse di Euro, di Lira e di Ducati
confidando nei fondi attivi lasciati,
confidando nei fondi dei Ministeri
a cui approdino progetti e pensieri
di una Città di valore internazionale
anche nota al Colle del Quirinale
dai Sette Colli che hanno nome e storia
come la Rocca e il Castello di memoria,
di una Città degna di Ospedale e terapia
col Sindaco Malcangio di Farmacia.
Salute a Te, Sindaco Malcangio
dal Tempio di Giove toro, dalla mia abitazione,
a casa Sua nella stessa lottizzazione,
dall'Abate Fornari alla Passerella di Via Bacone.
Salute Te, Sindaco Malcangio Capitano,
Canosa Ti porge democraticamente la mano,
Saluto nel suffragio anche il valente Tomaselli,
il Sindaco Morra uscente nei ricordi belli,
il rintocco dell'Orologio pubblico scandisce
le ore e i quarti del tempo che non finisce,
il tempo è nuovo, il tempo è bello,
il Sindaco Malcangio in Comune fa l'appello,
anch'io rispondo Di Nunno, "presente",
con il cuore, con la fede, con la mente.
Senta la Sua Città come Sua madre,
nell'abbraccio che vedo dei Padri,
di cui siamo eredi e custodi discendenti,
nella Città di grandi insegnamenti
dove anch'io faccio apprendimento.
Ogni Sindaco ogni Sacerdote ne fa insegnamento
a tutta Canosa nel bene con discernimento.
Ob amorem patriae,
Io amo il Tricolore,
Benvenuto Vito Malcangio
con la fascia del Tricolore.
Auguri Sindaco Malcangio,
nello stemma di buona Città,
Canosa di Puglia ne sia dignità.
Ob amorem patriae
Maestro Cav. Giuseppe Di Nunno