Stilus Magistri
Alla Scuola palestra di virtù
Il messaggio di una lapide del 1907
domenica 16 settembre 2018
23.45
Con l'inizio del nuovo anno scolastico 2018-19, vogliamo porgere il saluto ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, che rispondono al mattino al suono della campanella che dall'Unità d'Italia del 1861 ha chiamato "Tutti a Scuola", come diceva consapevole una bambina di famiglia, Antonia, di due anni e mezzo che ripeteva nel 2010: "tutti còla!", nel progetto del MIUR accolto dal Ministro e dalla Dottoressa Giovanna Boda. Il saluto non viene dalla mia parola, dalla mia persona, ma oggettivamente dalla lettura della lapide artistica dedicata nel 1907 a Giuseppe Garibaldi, nell'ingresso della Scuola Giovanni Bovio a Canosa di Puglia(BT), da noi riscoperta dopo un secolo di storia nello studio dell'Archivio Storico Comunale e della pergamena artistica del 1892. È il messaggio degli «Insegnanti e degli alunni delle Scuole Popolari» del IV Luglio MCMVII. Quel Sindaco Vincenzo Petroni, artefice della prima Scuola di Canosa dopo l'unità d'Italia nel 1892, promotore della pergamena archeologica di Canusium, così annunciava il valore della Scuola e della Pubblica Istruzione nella seduta del Consiglio Comunale del 27 aprile 1892: "Noi dobbiamo porre ogni cura e tutto il nostro studio al progredimento di essa. La scienza è la più ricca e più nobile eredità che noi potremo tramandare ai nostri figli". Sono parole e principi che trovano attualità e promozione dai Sindaci del Comune fino alla sensibilità del Sindaco di oggi, Roberto Morra, di cui apprezziamo le doti di politico e di padre di figlie in cammino verso la scuola.
La lapide, che abbiamo esposta in stampa nel 2012 nella pagina del progetto volontario "ob amorem patriae", scelto ed esposto al Vittoriano, fu posta dal Comune in un anno storico del 1907, mentre veniva inaugurato il Monumento a Matteo Renato Imbriani e mentre si condivideva la morte di Giosuè Carducci come attesta il quadro della tipografia di Bologna, esposto di fronte all'ingresso della Direzione Scolastica della Scuola Bovio, che ha vissuto il commiato della Professoressa Grazia Di Nunno e la nomina della Dottoressa Roberta Saccinto, cui porgiamo il "Benvenuta a Canosa", terra nativa. Il testo della lapide riporta la "relativa iscrizione epigrafaria" riscoperta nell'Archivio Storico Comunale:
Splenda / al cuore e alla mente dei giovani / l'esempio glorioso / di / Giuseppe Garibaldi / e insegni loro / che la virtù è dovere / che la scuola è palestra di virtù / che tutti siamo nati a combattere / per la giustizia, per la libertà / per la fratellanza del genere umano. IV Luglio MCMVII
Nel Comune che custodisce nella Sala Consiliare, una tela a Giuseppe Garibaldi, la delibera di Giunta Municipale n. 360 "Onoranze a Giuseppe Garibaldi pel Centenario" della nascita, trasmette alla "Sezione Magistrale" per l'esecuzione del "disegno della lapide da murarsi in una sala dell'Edificio Scolastico (Giovanni Bovio) con la relativa iscrizione epigrafaria dettata dal Rapisardi". Mario Rapisardi, cui il Comune di Canosa intitola una strada, fu Poeta e Docente di Lettere all'Università di Catania, nato a Catania il 1844 ed ivi morto nel 1912. Il messaggio quindi proviene da un letterato e noto uomo di Scuola e destinato alla Scuola di Canosa e d'Italia, agli Insegnanti e agli Alunni. La Scuola "palestra di virtù" e di "conoscenza" si riscopre anche luogo di Educazione alla Cittadinanza nella "giustizia, libertà, fratellanza".
Porgiamo oggi, Settembre 2018, un saluto agli studenti, piccoli e grandi, "sapientini" e "sapienti" come augura Cicerone nell'opera Tusculanae Disputationes, al Libro V, par. 8 con un messaggio dedicato in Latino agli Studenti del Liceo Statale "Enrico Fermi" di Canosa: "deinceps omnes, qui in rerum contemplatione studia ponebant, sapientes et habebantur et nominabantur", (in seguito tutti quelli che ponevano la diligenza nella conoscenza delle cose, erano considerati e chiamati sapienti). Auguri ai sapientini e ai sapienti nella palestra di virtù! Buon Anno Scolastico!
maestro Giuseppe Di Nunno
La lapide, che abbiamo esposta in stampa nel 2012 nella pagina del progetto volontario "ob amorem patriae", scelto ed esposto al Vittoriano, fu posta dal Comune in un anno storico del 1907, mentre veniva inaugurato il Monumento a Matteo Renato Imbriani e mentre si condivideva la morte di Giosuè Carducci come attesta il quadro della tipografia di Bologna, esposto di fronte all'ingresso della Direzione Scolastica della Scuola Bovio, che ha vissuto il commiato della Professoressa Grazia Di Nunno e la nomina della Dottoressa Roberta Saccinto, cui porgiamo il "Benvenuta a Canosa", terra nativa. Il testo della lapide riporta la "relativa iscrizione epigrafaria" riscoperta nell'Archivio Storico Comunale:
Splenda / al cuore e alla mente dei giovani / l'esempio glorioso / di / Giuseppe Garibaldi / e insegni loro / che la virtù è dovere / che la scuola è palestra di virtù / che tutti siamo nati a combattere / per la giustizia, per la libertà / per la fratellanza del genere umano. IV Luglio MCMVII
Nel Comune che custodisce nella Sala Consiliare, una tela a Giuseppe Garibaldi, la delibera di Giunta Municipale n. 360 "Onoranze a Giuseppe Garibaldi pel Centenario" della nascita, trasmette alla "Sezione Magistrale" per l'esecuzione del "disegno della lapide da murarsi in una sala dell'Edificio Scolastico (Giovanni Bovio) con la relativa iscrizione epigrafaria dettata dal Rapisardi". Mario Rapisardi, cui il Comune di Canosa intitola una strada, fu Poeta e Docente di Lettere all'Università di Catania, nato a Catania il 1844 ed ivi morto nel 1912. Il messaggio quindi proviene da un letterato e noto uomo di Scuola e destinato alla Scuola di Canosa e d'Italia, agli Insegnanti e agli Alunni. La Scuola "palestra di virtù" e di "conoscenza" si riscopre anche luogo di Educazione alla Cittadinanza nella "giustizia, libertà, fratellanza".
Porgiamo oggi, Settembre 2018, un saluto agli studenti, piccoli e grandi, "sapientini" e "sapienti" come augura Cicerone nell'opera Tusculanae Disputationes, al Libro V, par. 8 con un messaggio dedicato in Latino agli Studenti del Liceo Statale "Enrico Fermi" di Canosa: "deinceps omnes, qui in rerum contemplatione studia ponebant, sapientes et habebantur et nominabantur", (in seguito tutti quelli che ponevano la diligenza nella conoscenza delle cose, erano considerati e chiamati sapienti). Auguri ai sapientini e ai sapienti nella palestra di virtù! Buon Anno Scolastico!
maestro Giuseppe Di Nunno