Attenti “o vìnde do carvùtte”

Nel risveglio del mattino mentre a Canosa di Puglia (BT) soffia un vento gelido dai Balcani, affacciandomi al balcone di Via Bacone con sciarpa e berretto, chiamo l'amico Sabino Mazzarella che ci evoca un proverbio del luogo, diffuso a Minervino: "mégghje vìnde da pe tùtte, ca da carvùtte", "meglio il vento da tutte le parti, che da un buco", a significare lo spiffero insidioso di un vento da un buco. L'aggiornamento della raccolta dei proverbi del mio libro "Sulle vie dei ciottoli" continua , non avendo riportato il detto, ma mi accingo a studiare il lemma dialettale "carvùtte". Il vocabolo, "U carvùtte" come direbbe mia nonna Rosinella, maestra di proverbi, compare in Abruzzo, a Scanno, forse approdato a Minervino Murge sulle vie della transumanza dei pastori, dove leggiamo il termine "cavùta, buca". Ma lo ritroviamo anche nel nostro territorio a Cerignola, dove indica una porta delle mura cittadine e dove è presente anche in un cognome di persone. "Carvotta" figura in una serra di Gravina e anche a Barletta il lemma "carvutto" significa "buco". L'etimologia latina di "cavum" indica "buco, cavità", nella evoluzione linguistica di "cavùtto", piccolo buco. Dalla voce proverbiale di Sabino Mazzarella, attenti quindi agli spifferi freddi, specie a quelli delle finestre e degli infissi. Ma attenti che ai venti gelidi da tutte le parti e cautelatevi con .... una buona e calda sciarpa, dedicando alcune mie rime dialettali scritte nel 2009, sottolineando che il vero dialetto parla proverbiando nella sapienza popolare.

De vìrne ce vole fùche e strafùche
e figghje mòje pèure arravùgghiete
che na sciarpe attùrne, attùrne
ca t'angallésce cume a nu fùrne!
Allore arrecùrdete,
fùche e strafùche
e… arravùgghiete!
Allora ricordati,
fuoco e calorie da mangiare
e .... avvolgiti!
Buona sciarpa a tutti, e attenti ... "o vìnde do carvùtte"
Maestro Peppino Di Nunno