Stilus Magistri
Canosa : Accogliendo la Luce di Betlemme
Quanno nascette Ninno sulle vie dei pastori
domenica 18 dicembre 2022
17.47
Ricordi di venti anni fa, quando con gli alunni di Scuola Elementare De Muro Lomanto partivamo da Canosa di Puglia di notte per recarci a Barletta e accogliere la Luce di Betlemme. Sono stati i fondatori mentre erano presenti due Scout, Francesco e Salvatore, giovani. Poi gli Scout sono stati i promotori con Don Michele Malcangio e ieri sera diventa un evento in Piazza Vittorio Veneto con tanti meravigliosi Scout, tra gente di paese e di chiese, tra piccoli, giovani e grandi con le autorità tra le quali l'assessore alla Cultura Cristina Saccinto, l'assessore agli eventi Saverio Di Nunno, la consigliera comunale Antonia Sinesi, i parroci Don Carmine Catalano e Don Antonio Turturro. Approdo anch'io dopo anni nel rituale che avveniva alla Stazione Ferroviaria di Barletta, evocando quella filastrocca-gioco che diceva da bambini: "è arrivato un treno carico di......." di Luce di Betlemme.
Tra i presenti c'era la più piccola in piedi attenta; mi accosto e chiedo, "come ti chiami?". Lei risponde subito: "Mia" e la mamma accanto dice "ha tre anni". Grazie Mia di essere venuta!
Come pastore a Betlemme, indosso una mantella di lana, porto un campanaccio e mi reggo con un bastone , la pirocccola dei pastori della Transumanza dal Molise. Possiedo un esemplare autentico. Non è un'esibizione di costume ma è un'icona di cultura e di storia. Furono i pastori i primi a recarsi di notte a Betlemme e rievoca in nostro spirito evangelico "andiamo vediamo questo avvenimento ...". I pastori della transumanza approdavano nella locazione importante di Canosa, trapiantati anche in famiglie come attesta l'Archivio Storico Comunale ritrovato dai miei studi. Siamo eredi di questo patrimonio anche se sono scomparse le ultime pecore degli ovili di Costantinopoli. A Natale con la mia mantella dei pastori arrivavano quando mia madre diceva "mu pàssene le Ciaramélle!", gli zampognari che oggi ritornano.
Come zampognaro suono con la rionetta a bocca il canto Tu scendi dalle Stelle, evocando il testo originario in dialetto napoletano. "Quanno nascètte Ninno a Betlemme". Chiedo ai presenti "come si dice in dialetto bambino?". I Ragazzi Scout rispondono "criatéure"; ma gli adulti precisano "menìnne". Esatto menìnne, mio ninno, o menélle al femminile, il mio bambino. E' un termine di dialetto napoletano e spagnolo in quella poesia composta poi da Sant'Alfonso Maria de'Liguori, nostro venerato compatrono.
Abbiamo portato un manufatto benedetto nella Chiesa del Carmine della Stella d'argento a 14 punte collocata a terra sotto l'altare della Grotta della Natività dove si inginocchiano i pellegrini e dove viene celebrata ogni giorno a mezzogiorno la preghiera dell'Angelus dai Francescani in un sito che appartiene agli Ortodossi. La Stella vuota al centro fa emergere la nuda roccia dove secondo la tradizione è nato Gesù, come riporta l'iscrizione in latino ben comprensibile alla lettera: "HIC DE VIRGINE MARIA IESUS CHRISTUS NATUS EST" 1717. Sula Stella arde un lumino ad olio da cui parte la Luce di Betlemme, prelevata da un bambin0 di Vienna. A Vienna avviene un cerimonia europea di accoglienza in condivisione e esono gli Scout di Trieste che consegnano con il treno la Luce della Pace nelle Regioni Italiane, a Barletta sulla linea Trieste-Lecce.
E sulle vie della Terra Santa, abbiamo ricevuto un messaggio di Padre Pio d'Andola, Commissario di Puglia in Terra Santa e da cui abbiamo ricevuto una lettera dal Padre Custode di Betlemme, consegnando via aerea un manufatto della Stella con rappresentazione presepistica. Dalla Terra Santa e chiedo ai presenti di indicare l direzione di Betlemme dalla Piazza Vittorio Veneto. Dopo qualche esitazione geografica un ragazzo studente senza parlare indica da Canosa il Sud, verso la Via di Andria, verso la zona 167. E tutti insieme indichiamo con la mano levata in alto il Sud Verso Betlemme: che bello, che vero, che buono!
Saluto l'Amministrazione Comunale nelle persone dell'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto e dell'Assessore agli eventi Saverio Di Nunno, saluto la Consigliera Antonia Sinesi che mi ha motivato tra le infermità motorie e ha condiviso da tempo le mie progettuali ricerche storiche, che non porgono disappunti ma gioia del sapere e della cultura laica e cristiana. La presenza ufficiale dell'Amministrazione comunale di Canosa di Puglia per la prima volta alla Luce di Betlemme giunta in Piazza si colloca con dignità ai tanti Sindaci dei Comuni d'Italia che con la fascia tricolore visitano la grotta della Natività in ginocchio dinanzi alla Stella d'argento a 14 punte. Il nostro plauso agli Assessori presenti. Betlemme è il luogo di Pace più sacro del mondo.la luce simbolo di pace e fratellanza fra popoli è stata accompagnata da un corteo che ha percorso le vie cittadine, da via Imbriani, piazza Terme, via Kennedy, via Corsica, via Europa fino alla Chiesa dell'Assunta, dove permarrà al suo interno fino all'Epifania restando a disposizione di parrocchie, famiglie e della cittadinanza tutta con la possibilità di attingere alla luce con lampade o ceri.
Saluto Bartolo Carbone e Sabino Mazzarella, ritornato come me a ...vivere.Andiamo, torniamo a Casa Francesco Casamassima e Maria, il viaggio è compiuto. Buon Natale Scout di Pace in cammino verso la Chiesa dell'Assunta, buon Natale gente amica di chiese e di paese.
Maestro Peppino Di Nunno
Tra i presenti c'era la più piccola in piedi attenta; mi accosto e chiedo, "come ti chiami?". Lei risponde subito: "Mia" e la mamma accanto dice "ha tre anni". Grazie Mia di essere venuta!
Come pastore a Betlemme, indosso una mantella di lana, porto un campanaccio e mi reggo con un bastone , la pirocccola dei pastori della Transumanza dal Molise. Possiedo un esemplare autentico. Non è un'esibizione di costume ma è un'icona di cultura e di storia. Furono i pastori i primi a recarsi di notte a Betlemme e rievoca in nostro spirito evangelico "andiamo vediamo questo avvenimento ...". I pastori della transumanza approdavano nella locazione importante di Canosa, trapiantati anche in famiglie come attesta l'Archivio Storico Comunale ritrovato dai miei studi. Siamo eredi di questo patrimonio anche se sono scomparse le ultime pecore degli ovili di Costantinopoli. A Natale con la mia mantella dei pastori arrivavano quando mia madre diceva "mu pàssene le Ciaramélle!", gli zampognari che oggi ritornano.
Come zampognaro suono con la rionetta a bocca il canto Tu scendi dalle Stelle, evocando il testo originario in dialetto napoletano. "Quanno nascètte Ninno a Betlemme". Chiedo ai presenti "come si dice in dialetto bambino?". I Ragazzi Scout rispondono "criatéure"; ma gli adulti precisano "menìnne". Esatto menìnne, mio ninno, o menélle al femminile, il mio bambino. E' un termine di dialetto napoletano e spagnolo in quella poesia composta poi da Sant'Alfonso Maria de'Liguori, nostro venerato compatrono.
Abbiamo portato un manufatto benedetto nella Chiesa del Carmine della Stella d'argento a 14 punte collocata a terra sotto l'altare della Grotta della Natività dove si inginocchiano i pellegrini e dove viene celebrata ogni giorno a mezzogiorno la preghiera dell'Angelus dai Francescani in un sito che appartiene agli Ortodossi. La Stella vuota al centro fa emergere la nuda roccia dove secondo la tradizione è nato Gesù, come riporta l'iscrizione in latino ben comprensibile alla lettera: "HIC DE VIRGINE MARIA IESUS CHRISTUS NATUS EST" 1717. Sula Stella arde un lumino ad olio da cui parte la Luce di Betlemme, prelevata da un bambin0 di Vienna. A Vienna avviene un cerimonia europea di accoglienza in condivisione e esono gli Scout di Trieste che consegnano con il treno la Luce della Pace nelle Regioni Italiane, a Barletta sulla linea Trieste-Lecce.
E sulle vie della Terra Santa, abbiamo ricevuto un messaggio di Padre Pio d'Andola, Commissario di Puglia in Terra Santa e da cui abbiamo ricevuto una lettera dal Padre Custode di Betlemme, consegnando via aerea un manufatto della Stella con rappresentazione presepistica. Dalla Terra Santa e chiedo ai presenti di indicare l direzione di Betlemme dalla Piazza Vittorio Veneto. Dopo qualche esitazione geografica un ragazzo studente senza parlare indica da Canosa il Sud, verso la Via di Andria, verso la zona 167. E tutti insieme indichiamo con la mano levata in alto il Sud Verso Betlemme: che bello, che vero, che buono!
Saluto l'Amministrazione Comunale nelle persone dell'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto e dell'Assessore agli eventi Saverio Di Nunno, saluto la Consigliera Antonia Sinesi che mi ha motivato tra le infermità motorie e ha condiviso da tempo le mie progettuali ricerche storiche, che non porgono disappunti ma gioia del sapere e della cultura laica e cristiana. La presenza ufficiale dell'Amministrazione comunale di Canosa di Puglia per la prima volta alla Luce di Betlemme giunta in Piazza si colloca con dignità ai tanti Sindaci dei Comuni d'Italia che con la fascia tricolore visitano la grotta della Natività in ginocchio dinanzi alla Stella d'argento a 14 punte. Il nostro plauso agli Assessori presenti. Betlemme è il luogo di Pace più sacro del mondo.la luce simbolo di pace e fratellanza fra popoli è stata accompagnata da un corteo che ha percorso le vie cittadine, da via Imbriani, piazza Terme, via Kennedy, via Corsica, via Europa fino alla Chiesa dell'Assunta, dove permarrà al suo interno fino all'Epifania restando a disposizione di parrocchie, famiglie e della cittadinanza tutta con la possibilità di attingere alla luce con lampade o ceri.
Saluto Bartolo Carbone e Sabino Mazzarella, ritornato come me a ...vivere.Andiamo, torniamo a Casa Francesco Casamassima e Maria, il viaggio è compiuto. Buon Natale Scout di Pace in cammino verso la Chiesa dell'Assunta, buon Natale gente amica di chiese e di paese.
Maestro Peppino Di Nunno