Stilus Magistri
Canosa: Il “Santo Legno” del Venerdì Santo
Ricorrono 120 anni del Reliquiario
venerdì 7 aprile 2023
9.03
Nel Venerdì Santo, giorno della Crocifissione e Morte di Gesù, a Canosa di Puglia, la Processione dei Misteri, del Cristo Morto e dell'Addolorata si avvia dall'antica Chiesa della B. V. del Carmelo che ha sede dal sec. XVII presso via dei Carmelitani e Salita Calvario. Nella memoria millenaria di fede e di storia dei monaci Carmelitani del I secolo d.C., i quali uscendo dal monastero del Monte Carmelo percorrevano il monte palestinese fino al Santo Sepolcro, posto ai piedi del monte. L'Ordine dei Carmelitani si propagò in tutta l'Europa nel sec. XII. E nell'antica Chiesa del Carmelo. In molte Chiese della Puglia e di altre Regioni la Processione del Venerdì Santo ha inizio dalla Chiesa del Carmelo.
Nella Chiesa del Carmelo di Canosa, attualmente retta dal Parroco don Carmine Catalano, viene venerata la reliquia del Santo Legno, portato solennemente in processione sotto il "paliotto" dell'Arciconfraternita. Nella memoria storica delle reliquia, sfogliando le pagine dell'Archivio Storico della Chiesa del Carmine, negli anni scorsi, don Nicola Caputo, attualmente Vice parroco della Cattedrale, ha rinvenuto l'attestato di autenticità del frammento di legno, suggellato dal Vescovo di Andria, Mons Giuseppe Cosenza nel 1842. Nella cronotassi dei Vescovi, il Vescovo mons. Cosenza resse la Diocesi di Andria dal 1832 al 1850, quando fu nominato Arcivescovo di Capua.
Oggi, nella personale lettura del testo latino, vogliamo porgerlo all'attenzione della Comunità civile e religiosa, porgendo la traduzione dei testi che riportano la specificità della reliquia con il latino manoscritto dal Segretario del Vescovo, Mons. Nicola Brudaglio.
Fidem facimus atque testamur nempe particulam Sacrosancte Crucis Dni Nostri Iesu Christi, (in fede attestiamo il pezzetto della Santa Croce del Signore Nostro Gesù Cristo), …
ac reverenter reposuimus in Theca ex argento instar Crucis elaborata (e con deferenza lo abbiamo riposto nella Teca di argento elaborata a forma di Croce). 11 febbraio 1842 - Mons. Giuseppe COSENZA, Vescovo della Diocesi di Andria.
In effetti la teca di argento risulta a forma di Croce (instar Crucis), e l'ostensorio viene offerto al bacio devozionale dei fedeli al termine della processione. Sul retro di argento del reliquiario leggiamo la connotazione storica della Confraternita F. CECCA PRORE 1903, rilevando quest'anno 2023, i 120 anni della ricorrenza devozionale. Impregnata da secoli, da generazioni, della fede cristiana, la reliquia del Santo Legno, ha la benedizione del Cristo Morto, evocando una spiritualità autentica e commovente, nel giorno più santo della Storia dell'umanità. Sulle vie delle radici ignote, sulle vie dell'attestato storico del Vescovo del 1842, sulle vie delle fede, veneriamo il frammento (particulam) della Santa Croce del Signore Nostro Gesù Cristo, venerata in alcune parti nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme in Roma. La reliquia di Canosa del Santo Legno è simile nell'ostensorio alla reliquia in Gerusalemme nel Santo Sepolcro, come mostrato da TV 2000.
Nel segno della Croce
maestro Peppino Di Nunno
Nella Chiesa del Carmelo di Canosa, attualmente retta dal Parroco don Carmine Catalano, viene venerata la reliquia del Santo Legno, portato solennemente in processione sotto il "paliotto" dell'Arciconfraternita. Nella memoria storica delle reliquia, sfogliando le pagine dell'Archivio Storico della Chiesa del Carmine, negli anni scorsi, don Nicola Caputo, attualmente Vice parroco della Cattedrale, ha rinvenuto l'attestato di autenticità del frammento di legno, suggellato dal Vescovo di Andria, Mons Giuseppe Cosenza nel 1842. Nella cronotassi dei Vescovi, il Vescovo mons. Cosenza resse la Diocesi di Andria dal 1832 al 1850, quando fu nominato Arcivescovo di Capua.
Oggi, nella personale lettura del testo latino, vogliamo porgerlo all'attenzione della Comunità civile e religiosa, porgendo la traduzione dei testi che riportano la specificità della reliquia con il latino manoscritto dal Segretario del Vescovo, Mons. Nicola Brudaglio.
Fidem facimus atque testamur nempe particulam Sacrosancte Crucis Dni Nostri Iesu Christi, (in fede attestiamo il pezzetto della Santa Croce del Signore Nostro Gesù Cristo), …
ac reverenter reposuimus in Theca ex argento instar Crucis elaborata (e con deferenza lo abbiamo riposto nella Teca di argento elaborata a forma di Croce). 11 febbraio 1842 - Mons. Giuseppe COSENZA, Vescovo della Diocesi di Andria.
In effetti la teca di argento risulta a forma di Croce (instar Crucis), e l'ostensorio viene offerto al bacio devozionale dei fedeli al termine della processione. Sul retro di argento del reliquiario leggiamo la connotazione storica della Confraternita F. CECCA PRORE 1903, rilevando quest'anno 2023, i 120 anni della ricorrenza devozionale. Impregnata da secoli, da generazioni, della fede cristiana, la reliquia del Santo Legno, ha la benedizione del Cristo Morto, evocando una spiritualità autentica e commovente, nel giorno più santo della Storia dell'umanità. Sulle vie delle radici ignote, sulle vie dell'attestato storico del Vescovo del 1842, sulle vie delle fede, veneriamo il frammento (particulam) della Santa Croce del Signore Nostro Gesù Cristo, venerata in alcune parti nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme in Roma. La reliquia di Canosa del Santo Legno è simile nell'ostensorio alla reliquia in Gerusalemme nel Santo Sepolcro, come mostrato da TV 2000.
Nel segno della Croce
maestro Peppino Di Nunno