Canosa in collina
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Stilus Magistri

Canosa “la piccola Roma” dei sette colli ...anche più antica della Capitale

Le ricerche storiche-culturali del Maestro Peppino Di Nunno

Il 13 febbraio 2025 il workshop "VisitCanosa" al Senato della Repubblica ha costituito un momento di eccellenza istituzionale e culturale per valorizzare i 10 motivi del Turismo canosino dall'Archeologia ai sapori PAT del buon gusto, direi "ob amorem patriae" (per amore della terra patria) e "ob saporem patriae". Pur impedito per disabilità motorie a 75 anni ho seguito la conferenza stampa apprezzando con stima i promotori, tra cui il Senatore Filippo Melchiorre, i curatori, il primo cittadino di Canosa, la presenza di Lino Banfi, da me ritrovato "artista di varietà"e di cui porto la firma in opera di dialettologia, ed in particolare la Fondazione Archeologica Canosina nella persona del Presidente Sergio Fontana nella condivisione di opere di cultura e storia. Ha conferito dignità il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a cui è stata consegnata la cultura del paese dalle sue radici alla vetrina museale contemporanea, cui concorro volontariamente con tasselli di inedite ricerche storiche divulgate nel paese e a Scuola, dove "continui a fare il maestro alla mia età", come ha detto di recente con sapienza l'europarlamentare Francesco Ventola, presente alla Conferenza Stampa. Una cattedra magistrale al Senato della Repubblica Italiana! Bravi e Grazie!

Intendiamo concorrere alla relazione storica organica ed arricchire alcuni aspetti, nel ruolo di ricercatore storico, cultore e divulgatore, con note approdate ad Istituzioni civili, religiose, universitarie, archivistiche e spesso scritte sul primo sito cittadino www.canosaweb.it.

I «septem colles» di Canosa di Puglia

Cultore dei Sette Colli, come riporta Canosaweb in data 9 giugno 2015 nel primo studio di ricerche storiche "Canosa dei Sette Colli", pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno a firma di Paolo Pinnelli con la testimonianza di Peppino Di Nunno nell'ottobre 2018, con foto di studio di Cosimo Sciannamea, riscopre i toponimi di "Colli" che non erano solo una conformazione geomorfologica collinare, ma l'insediamento di abitati. E fra loro due emergevano nell'architettura di una rocca "arx" e di un Castrum (il Castello medievale), che in una poesia di Giuseppe Morea, è posta a "sentinella" sul Tavoliere delle Puglie e saluta viandanti, emigrati, e turisti. Lo saluto ogni sera da casa mia chiudendo la finestra. "Paese mio che stati sulla Collina" e sui Sette colli. Ma in storia l'alunno mi chiederebbe: "chi l'ha detto maestro?".
Già, dove sta scritto e cosa sta scritto, salendo in cattedra in una ricerca.
Ho ritrovato la Relatio Ecclesiae Canusinae del 1758 del celebre Prevosto Tortora, in una Città di Vescovi e di Prevosti che attesta i Sette Colli citati dall'Abate Damadeno, il famoso scopritore della Tavola dei Decurioni (studiati e pubblicati in Toponomastica dall'Archivio Storico Comunale) e riportati nella Relatio del 1758 del Prevosto Tortora, dove ho ritrovato in ...lettura .
"Civitas Canusina …fundata autem erat in planitie Campaniae Apuliae supra septem colles ascensu faciles…".
"La città di Canosa ..... era stata fondata inoltre in una pianura della Puglia della Campania (medievale) sopra a sette colli, agevoli in salita". (Abate Damadeno -1675 nel cap XI dell'opera Aes Redividum Canusinum , Il Bronzo Canosino Ritrovato, riportato in seguito in bibliografia nella Relatio del Prevosto Tortora del 1758 ( cap. VI, 1).
E fra i Sette Colli, di analogia all'Urbe capitolina,
"septem colles…. supra quorum duos præeminebant duæ munitissimæ arces", "i sette colli,
sopra due dei quali emergevano due rocche molto fortificate.
Si tratta della "famigerata S. Angeli arx" e del "castrum Regionis Sanctorum quadraginta".
Non solo sette Colli come piccola Roma ma sorgeva poco più piccolo del Colosseo di Roma il noto Anfiteatro ai piedi del Colle, con i ludi gladiatores e la vita di Canusium imperiale, che attesta in pietra anche i fasces lictoriae della Canusium Repubblicana.

E inchinati alla Roma Capitolina, Canosa "piccola Roma" , "punteggiata come le città collinari dell'Antica Grecia", fondata nella tradizione da Diomede, "a Diomede condita dicuntur" e "dudum ante Romam conditum" (fondata poco prima di Roma), come attesta nell'opera "Aes Canusinum" l'abate Damadeno, e come citano il Poeta Orazio e lo storico Strabone nell'opera Geografia descrivendo Κανύσιον (Canùsion) fra le due grandi Città della Daunia. Lo attesta una Tesi di Dottorato "Santuario della Daunia" del noto Prof. Ortwin Dally, giunto dall'Università di Heidelberg e concessa in copia alla mia persona in amicizia e in consegna al Sindaco La Salvia e alla Biblioteca Comunale, oggi chiusa, poi regionale, ma da riprendere in custodia. Era il tempo ellenistico di personaggi canosini che rivestivano cariche pubbliche nei Templi di Atene!

La città sotterranea
La Città sotterranea è stata riscoperta nelle cento cavità censite, rischiando la vita per servizio, dalla mia persona di Consigliere Comunale Delegato all'Ambiente nella relazione del 1985 consegnata al Ministero Zamberletti della Protezione Civile e al Comune di Canosa. Una cavità da me scoperta è Cultura approdata in una Tesi di Dottorato all'Università di Strasburgo del dott. Marcello Lagrasta canosino nel 1996. E'stata salvata ma non di fruizione pubblica, presso la mia abitazione con il Monacello e la Fata e il Crocifisso dell'800. Abbàsce a la la grotte evoca una mia poesia su youtube in un vissuto con mio padre e mio nonno Peppino, che ricordava l'otre caprino, come di Ulisse, con la pédda de la crepe sulla spalla. Già caro Lino Banfi, da me ritrovato "artista di varietà" all'anagrafe, sono i versi del Dialetto canosino, scritto nel mio libro senza scopo di lucro "Sulle vie dei ciottoli del dialetto canosino" ricevuto in biblioteca dal Museo Archeologica Nazionale di Atene, con gli studi di Erode Attico in bronzo, caduto nell'oblio in una Piazza storica di Canosa con il bronzo di Imbriani.

Le vie della Transumanza
Sono le vie dei ciottoli di Canosa della via Traiana fino al Regio Tratturo sulle vie della Transumanza, che ho letto nella cartella dell'Archivio Storico Comunale, contattando il Comune di Capracotta e di Rivisondoli dei Ferrara approdati a Canosa sulle vie della Transumanza, di cui spesso si parla in RAI Linea Verde.
Caro Lino Banfi, nelle radici dei padri e delle madri, il dialetto canosino è un patrimonio di cultura, crocevia di popoli e di civiltà di cui siamo il genotipo, tra grecismi classici e bizantini, tra latinismi classici e medievali, tra germanismi, ispanismi, francesismi, arabismi, in una gens canusina interetnica e arricchita di tracce umane, culturali e spirituali.
Come fanno alcuni Comuni del Nord, scriviamo anche noi locuzioni in dialetto proverbiale, come il Comune ha già fatto nelle luminarie di Natale con frasi di Lino Banfi.
Se siamo la Città dei Sette Colli, scriviamo in dialetto i toponimi "sàupe o.." o séuse o..." oppure scendendo "abbàsce a...." e all'ingresso di Canosa come benvenuto a viandanti, pellegrini e turisti da ogni luogo accogliamo con "Canàuse, jà amànde de li frestìre" ( Canosa è amante dei forestieri) come si dice del nostro Vescovo canosino Sabino, "il più grande dei suoi figli"e dei figli anche trapiantati con le radici a Roma, a Milano, a Torino, nel Veneto e in Capitali d'Europa, come i tesori, ruderi canosini trapiantati nei Museo Nazionali d'Europa.
Dai Sette Colli siamo Canosini Italiani ed ...Europei" sulla vie della civiltà, della cooperazione, del progresso, della pace.
Ob amorem patriae
Maestro Giuseppe Di Nunno- Socio della Fondazione Archeologica Canosina
San Sabino Patrono di  Canosa di PugliaSan Sabino busto antico -Canosa che sta sulla collinaAlunni sul Castello di CanosaGrotta del Crocifisso  Canosa di PugliaCanosa Grotta del MonacelloGino il fornaioLe Sfogliatelle di Canosa di PugliaSulle pietre del Castello di Canosa- Professor Giuseppe MoreaSantiago del Cile: Sergio Mattarella alla  mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia"Lino Banfi, Ambasciatore dell’identità culturale della Città di Canosa di PugliaRoma 13 febbraio 2025  workshop “VisitCanosa”  Senato della Repubblica
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