Stilus Magistri
Chiesa di S. Lucia nell’alba di Canosa di Puglia
Radici storiche dell’antica Chiesa del Purgatorio
venerdì 13 dicembre 2013
10.04
Sulle vie del Borgo Antico della zona "Castello" di Canosa, risaliamo sulla collina storica dei Quaranta Martiri, con l'amico Francesco Casamassima, che condivide la cultura patria nel suo servizio. Dalla piazza della Rocca imbocchiamo via Stalingrado, un tempo Salita Castello, di cui è stata rimossa da tempo la lapide antica originaria della toponomastica; percorriamo vico Ciro, silenzioso e stretto, giungendo in Piazza Antica, antistante il Sagrato della Chiesa di S. Lucia.
Si presume che la presenza dello stemma pontificio, rappresenti la partecipazione del Pontefice al restauro della Chiesa del Purgatorio di Canosa.
La stessa voce popolare dei nostri nonni e di mia nonna Rosinella, evocava in dialetto la preghiera "a l'àneme du Pregatorie" e la comunità della "Chìse du Pregatorie".
Nella stessa ricerca personale dei Sacri Bronzi del 1998, ebbi modo di leggere la pagina bronzea della Campana grande della Chiesa: CHIESA DEL PURGATORIO NELL'ANNO 1860, con l'effigie della Madonna del Carmelo sovrastante le anime purganti.
Ma il titolo "de iure" e non solo "de facto" della Chiesa del Purgatorio lo ritroviamo nel documento manoscritto del 23 luglio 1926, inedito, dell'Archivio della Biblioteca della Diocesi di Andria, ritrovato dalla Dirigente dott.sa Silvana Campanile e trasmesso dalla collaboratrice dott.sa Tonia Del Mastro.
Don Paolo Catano, come riporta il testo del maestro Giovanni Minerva, è l'ultimo Parroco della "Chiesa del Purgatorio", che nell'ottobre del 1942 viene affidata ai Padri Oblati di S. Giuseppe, della Chiesa di San Francesco e San Biagio, i quali promuovono il culto esistente a Santa Lucia, che diventa la nuova dedicazione nel 1959 al tempo del Vescovo mons. Francesco Brustia.
Dopo il 2000 la Chiesa viene affidata alla Chiesa del Carmine, con la guida del Parroco don Nicola Fortunato e attualmente del Parroco don Peppino Balice.
Infatti la devozione alla Madonna del Carmelo per le anime del Purgatorio veniva rappresentata da una effigie mariana, che ricorda la stessa devota Nunzia Metta, di 81 anni, memoria vivente, e volontaria custode, che incontriamo mentre ci mostra la fotografia dell'antica statua di legno vestita di Santa Lucia: "mi sono sposata nella Chiesa di Santa Lucia, che veniva chiamata Chiesa del Purgatorio".
Infatti ho potuto visionare la copiosa cartella dell'800 del restauro della Chiesa, dove emerge la denominazione giuridica ed ecclesiale, "Chiesa del Purgatorio".
Il documento suddetto prosegue: "Non risulta consacrata, sebbene vi siano le dodici croci".
Don Felice Bacco mi spiega che le dodici croci, che rappresentano i Dodici Apostoli, venivano apposte alle fondamenta o alle colonne di una Chiesa di rilevanza ecclesiale. Entrando infatti nella Chiesa del borgo antico, don Nicola Fortunato, prima di celebrare la S. Messa della Tredicina, ci indica le dodici croci, che riprendono nello stile artistico le croci dei altari devozionali.
Infatti nella Chiesa del Purgatorio "Oltre l'altare maggiore marmoreo, ce ne sono altri due anche in marmo, uno a sinistra entrando dedicato a S. Lucia V. e M. colla statua in legno rivestita di stoffa, e l'altro a destra entrando dedicato alla B. V. del Rosario col quadro della Madonna".
Ci intratteniamo con raccoglimento nella Sagrestia dove un tempo erano apposte due tabelle con le iscrizioni: Silentium. Orationes ante e post missam sul genuflessorio, e, Dum Sacerdos indutus paramentis, sul panco dove si veste il Sacerdote".
Essa è delimitata dalle vie: Salita Calvario, Bertrando Spaventa, via Mamertina, Ettore Fieramosca e via Diomede. Nel 1925 ci furono 152 Battesimi, 40 matrimoni, 55 morti".
Nel territorio parrocchiale è sita la Chiesa di S. Caterina, officiata dalla Confraternita del Carmine.
Il battesimo non si suole tanto procrastinare dalla nascita del bambino e le levatrici sono istruite nel dare il battesimo di necessità".
Il matrimonio si celebra quasi sempre nelle ore pomeridiane, come nelle altre parrocchie".
Nello stato finanziario si versava "£ 2,00 da chi può e vuole e £ 10 per i matrimoni".
Nella Chiesa era presente la "Guardia d'Onore del Cuore di Gesù", l'effigie del Carmelo nella nicchia centrale e un quadro della Madonna Desolata, collegata alla Via Crucis dei Venerdì di Quaresima. La "Guardia d'onore del Cuore di Gesù", ispirata da Gesù alla Serva di Dio Suor Margherita Maria Alacoque il 13 marzo 1863, viene fondata in Confraternita e oggi in Associazione in diverse Chiese, come a Ruvo di Puglia: il Cuore di Gesù è rappresentato sul tabernacolo della Chiesa del Purgatorio di Canosa.
L'acquasantiera marmorea della Chiesa riporta l'emblema dell'Arciconfraternita del Purgatorio.
Rileviamo pertanto che già nel 700 nella Chiesa del Purgatorio era presente la devozione con la festività alla Vergine e Martire di Siracusa; con il trasferimento della Chiesa ai Padri Giuseppini della Chiesa di San Francesco nella seconda metà del 900, la solennità di Santa Lucia del 13 dicembre, viene ulteriormente valorizzata fino alla nuova dedicazione della Chiesa, nella continuità dei tempi contemporanei con la partecipazione cittadina.
Il giorno della Vigilia il Parroco Don Peppino Balice incontra la comunità e celebra la Messa.
La palma del martirio della Santa viene rappresentata in processione dalle bambine con la veste uniforme.
Nella reliquia, adorna di ricamo dorato, si legge il nome "S. Lucia", la santa della Sicilia, di tante città, di Venezia, della Svezia..
Un biglietto riporta la data e il nome del primo parroco dei Padri Giuseppini, P. Almiro Faccenda , Parroco dal 1942 al 1951 e successivamente di P. Stefano Besozzi e di P. Francesco Geremia.
È la gioia del fuoco, della gente che si incontra, del sapore delle frittelle.
È una tradizione presente nelle radici siciliane, a Belpasso in provincia di Catania, dove alle cinque del mattino si celebra la S. Messa e si invoca la protezione della Vergine Martire, modello di testimonianza cristiana e bellezza di santità, aspettando la luce dell'alba, la luce di Santa Lucia, che illumina il nostro cuore, i nostri passi, nella fede del Signore Gesù.
Buona festa!
maestro Peppino Di Nunno
13 dicembre A. D. 2013
(Si raccomanda di citare le fonti e gli autori delle ricerche storiche e di non 'incollare' la storia patria, che è maestra di vita per tutti. È vietata la riproduzione delle foto delle fonti archivistiche).
- Lo stemma pontificio sul Palazzo prevostale
Si presume che la presenza dello stemma pontificio, rappresenti la partecipazione del Pontefice al restauro della Chiesa del Purgatorio di Canosa.
- Lacune storiche della tabella pubblica
- La Chiesa del Purgatorio
La stessa voce popolare dei nostri nonni e di mia nonna Rosinella, evocava in dialetto la preghiera "a l'àneme du Pregatorie" e la comunità della "Chìse du Pregatorie".
Nella stessa ricerca personale dei Sacri Bronzi del 1998, ebbi modo di leggere la pagina bronzea della Campana grande della Chiesa: CHIESA DEL PURGATORIO NELL'ANNO 1860, con l'effigie della Madonna del Carmelo sovrastante le anime purganti.
Ma il titolo "de iure" e non solo "de facto" della Chiesa del Purgatorio lo ritroviamo nel documento manoscritto del 23 luglio 1926, inedito, dell'Archivio della Biblioteca della Diocesi di Andria, ritrovato dalla Dirigente dott.sa Silvana Campanile e trasmesso dalla collaboratrice dott.sa Tonia Del Mastro.
- Fonti storiche dell'Archivio Diocesano
Don Paolo Catano, come riporta il testo del maestro Giovanni Minerva, è l'ultimo Parroco della "Chiesa del Purgatorio", che nell'ottobre del 1942 viene affidata ai Padri Oblati di S. Giuseppe, della Chiesa di San Francesco e San Biagio, i quali promuovono il culto esistente a Santa Lucia, che diventa la nuova dedicazione nel 1959 al tempo del Vescovo mons. Francesco Brustia.
Dopo il 2000 la Chiesa viene affidata alla Chiesa del Carmine, con la guida del Parroco don Nicola Fortunato e attualmente del Parroco don Peppino Balice.
Infatti la devozione alla Madonna del Carmelo per le anime del Purgatorio veniva rappresentata da una effigie mariana, che ricorda la stessa devota Nunzia Metta, di 81 anni, memoria vivente, e volontaria custode, che incontriamo mentre ci mostra la fotografia dell'antica statua di legno vestita di Santa Lucia: "mi sono sposata nella Chiesa di Santa Lucia, che veniva chiamata Chiesa del Purgatorio".
- I testi del manoscritto del 1926
Infatti ho potuto visionare la copiosa cartella dell'800 del restauro della Chiesa, dove emerge la denominazione giuridica ed ecclesiale, "Chiesa del Purgatorio".
Il documento suddetto prosegue: "Non risulta consacrata, sebbene vi siano le dodici croci".
Don Felice Bacco mi spiega che le dodici croci, che rappresentano i Dodici Apostoli, venivano apposte alle fondamenta o alle colonne di una Chiesa di rilevanza ecclesiale. Entrando infatti nella Chiesa del borgo antico, don Nicola Fortunato, prima di celebrare la S. Messa della Tredicina, ci indica le dodici croci, che riprendono nello stile artistico le croci dei altari devozionali.
Infatti nella Chiesa del Purgatorio "Oltre l'altare maggiore marmoreo, ce ne sono altri due anche in marmo, uno a sinistra entrando dedicato a S. Lucia V. e M. colla statua in legno rivestita di stoffa, e l'altro a destra entrando dedicato alla B. V. del Rosario col quadro della Madonna".
Ci intratteniamo con raccoglimento nella Sagrestia dove un tempo erano apposte due tabelle con le iscrizioni: Silentium. Orationes ante e post missam sul genuflessorio, e, Dum Sacerdos indutus paramentis, sul panco dove si veste il Sacerdote".
- Stato morale della Chiesa del Purgatorio
Essa è delimitata dalle vie: Salita Calvario, Bertrando Spaventa, via Mamertina, Ettore Fieramosca e via Diomede. Nel 1925 ci furono 152 Battesimi, 40 matrimoni, 55 morti".
Nel territorio parrocchiale è sita la Chiesa di S. Caterina, officiata dalla Confraternita del Carmine.
Il battesimo non si suole tanto procrastinare dalla nascita del bambino e le levatrici sono istruite nel dare il battesimo di necessità".
Il matrimonio si celebra quasi sempre nelle ore pomeridiane, come nelle altre parrocchie".
Nello stato finanziario si versava "£ 2,00 da chi può e vuole e £ 10 per i matrimoni".
Nella Chiesa era presente la "Guardia d'Onore del Cuore di Gesù", l'effigie del Carmelo nella nicchia centrale e un quadro della Madonna Desolata, collegata alla Via Crucis dei Venerdì di Quaresima. La "Guardia d'onore del Cuore di Gesù", ispirata da Gesù alla Serva di Dio Suor Margherita Maria Alacoque il 13 marzo 1863, viene fondata in Confraternita e oggi in Associazione in diverse Chiese, come a Ruvo di Puglia: il Cuore di Gesù è rappresentato sul tabernacolo della Chiesa del Purgatorio di Canosa.
L'acquasantiera marmorea della Chiesa riporta l'emblema dell'Arciconfraternita del Purgatorio.
- Le Feste delle Chiesa del Purgatorio
Rileviamo pertanto che già nel 700 nella Chiesa del Purgatorio era presente la devozione con la festività alla Vergine e Martire di Siracusa; con il trasferimento della Chiesa ai Padri Giuseppini della Chiesa di San Francesco nella seconda metà del 900, la solennità di Santa Lucia del 13 dicembre, viene ulteriormente valorizzata fino alla nuova dedicazione della Chiesa, nella continuità dei tempi contemporanei con la partecipazione cittadina.
- La Festa di Santa Lucia
Il giorno della Vigilia il Parroco Don Peppino Balice incontra la comunità e celebra la Messa.
La palma del martirio della Santa viene rappresentata in processione dalle bambine con la veste uniforme.
- La reliquia di Santa Lucia
Nella reliquia, adorna di ricamo dorato, si legge il nome "S. Lucia", la santa della Sicilia, di tante città, di Venezia, della Svezia..
Un biglietto riporta la data e il nome del primo parroco dei Padri Giuseppini, P. Almiro Faccenda , Parroco dal 1942 al 1951 e successivamente di P. Stefano Besozzi e di P. Francesco Geremia.
- Il falò della Vigilia
È la gioia del fuoco, della gente che si incontra, del sapore delle frittelle.
- Le Messa dell'alba del 13 Dicembre.
È una tradizione presente nelle radici siciliane, a Belpasso in provincia di Catania, dove alle cinque del mattino si celebra la S. Messa e si invoca la protezione della Vergine Martire, modello di testimonianza cristiana e bellezza di santità, aspettando la luce dell'alba, la luce di Santa Lucia, che illumina il nostro cuore, i nostri passi, nella fede del Signore Gesù.
Buona festa!
maestro Peppino Di Nunno
13 dicembre A. D. 2013
(Si raccomanda di citare le fonti e gli autori delle ricerche storiche e di non 'incollare' la storia patria, che è maestra di vita per tutti. È vietata la riproduzione delle foto delle fonti archivistiche).