Stilus Magistri
Donne di casa sedute per strada
Mentre passa il carrettiere
domenica 14 luglio 2019
19.04
Ispirandoci all'eloquenza artistica del murale realizzato dal giovane architetto Francesco Persichella, alias Piskv, di Canosa, residente a Roma, vogliamo rendere omaggio alla civiltà contadina, patrimonio dell'umanità. L'icona che suggella è il carretto e il carrettiere:nelle ricerche storiche archivistiche e anagrafiche, quando i mestieri erano indicati in maniera peculiare, troviamo l'ortolano, il giornaliero di campagna, il carrettiere, riportati anche nel foglio matricolare dei Soldati di leva o in guerra. Noi settantenni, abbiamo vissuto le ruote del carretto, partendo di notte per andare nei campi; abbiamo vissuto gli zoccoli del cavallo e lo schiocco del frustino del carrettiere, come mio padre; l'aratro nel sudore della terra; il ritorno dai campi per stare tutti a tavola. Nella memoria rievocata nella pittura murale di 25 metri quadrati in Vico Lucano presso la locanda di sapore antico di Casa 28 vogliamo dedicare questi versi al Carrettiere, maestro di storia, di ambiente, di tradizioni.
E' on line il video realizzato diligentemente da Sabino Mazzarella :
https://youtu.be/-079EReNpgw
Carrettiere in arte
Nella Puglia di Canosa in Vico Lucano
è giunto il carrettiere piano, piano,
al numero 28 si è fermato
e a Casa 28 un buon piatto ha gustato.
Dipinto d'arte di strada e di sapiente storia
da Francesco Persichella su un muro di memoria,
nel sole d'estate sotto la pergola fresca
di pampini di uva Regina e uva Turchesca.
Schiocca il frustino del carrettiere nella sua mano
portando in dialetto ricordi d'infanzia da lontano,
figli tutti sui tratturi della civiltà contadina
quando anche gli Angeli erano contadini
e coltivavano i campi nel sudore della terra,
mentre i carrettieri eran chiamati alla guerra
nel secolo scorso cucito nel Novecento
in panni di pane, amore e sentimento.
Il carrettiere in Vico Lucano si è fermato,
l'acqua fresca di ristoro gli han portato
con le braccia, sulle spalle, con i secchi,
ricorda il maestro Peppino tra i vecchi.
Bella e fresca fontanina pugliese di Imbriani,
dove anche l'acqua si portava con le mani,
che prima dai pozzi nei barili si vendeva
e la povera gente donava quello che aveva.
Grazie! Che sia benedetta quest'acqua condotta
in un paese che portava il vino giù nella grotta.
Sorridono sul muro di strada donne e bambini,
sorridono per strada oggi donne e bambini,
palpito del tempo di gente sobria e laboriosa,
palpito di vita di una Canosa famosa e operosa,
che risale a Casa 28 sulle pietre di una scalinata
e nel sapore antico risale al Carmine emozionata.
Si fa silenzio, si odono gli zoccoli, clock, clock,
nel silenzio si ode il battito del cuore, tup, tup,
si ode il battito di una gentildonna sotto il cielo,
dove si affaccia un figlio avvolto da un velo
e mentre la madre pensosa socchiude le ciglia,
ogni madre presente abbraccia la famiglia.
L'azzurro si fa bruno e avvolge il tramonto,
il dipinto di arte di strada continua il racconto,
il carrettiere accende il lume sotto il carretto,
sui tratturi di terra di un lavoro benedetto.
Si fa sera, parla un viandante al carrettiere in arte,
la vita parla, tace, ricorda, ama, spera e ... riparte,
prega e si fa un Segno di Croce
e al Signore affida infinita la voce,
crè jà n'àute jùrne se Gese Criste vòle,
domani è un altro giorno, se Gesù Cristo vuole.
Riscoperta una foto di strada del 1957
La pittura murale - street art - è una tradizione artistica che riprende la pittura parietale del Rinascimento e del Medioevo, e il murale di Francesco Persichella è un viaggio nel tempo e nella cultura. La gentildonna Nunzia Silvestri ha offerto una foto antica del gruppo di donne rappresentate nel murale di Vico Lucano, che ha ritrovato anche l'amico Sabino Mazzarella, autore del video in rete, riscoprendola nell'archivio dei suoi familiari. La foto ritrae un gruppo di donne vestite con gonne lunghe nella vita di aggregazione di strada in Via Pantelleria, dove si ritrova la bambina di pochi mesi, Maria, in braccio alla mamma Maddalena che le porge il latte nel biberon insieme a vicine di casa, mentre passa un uomo in bicicletta. Quella bambina oggi sessantenne a Canosa è memoria vivente di quell'arte di strada della civiltà contadina, dove la donna rivestiva un ruolo essenziale nella crescita dei figli, nella vita di casa, nella cucina del pane e della pasta dalla notte al mattino, nel cucito artigianale di cotone e di lana, nella fede cristiana, anche Lei trascritta nelle pagine dell'Anagrafe storica come "assistente di casa". Omaggio e onore ai nostri padri, alle nostre madri, agli uomini di campo e alle donne di casa, artefici della vita di strada nell'arte contadina.
Maestro Peppino Di Nunno (stilus magistri)
Riproduzione riservata
E' on line il video realizzato diligentemente da Sabino Mazzarella :
https://youtu.be/-079EReNpgw
Carrettiere in arte
Nella Puglia di Canosa in Vico Lucano
è giunto il carrettiere piano, piano,
al numero 28 si è fermato
e a Casa 28 un buon piatto ha gustato.
Dipinto d'arte di strada e di sapiente storia
da Francesco Persichella su un muro di memoria,
nel sole d'estate sotto la pergola fresca
di pampini di uva Regina e uva Turchesca.
Schiocca il frustino del carrettiere nella sua mano
portando in dialetto ricordi d'infanzia da lontano,
figli tutti sui tratturi della civiltà contadina
quando anche gli Angeli erano contadini
e coltivavano i campi nel sudore della terra,
mentre i carrettieri eran chiamati alla guerra
nel secolo scorso cucito nel Novecento
in panni di pane, amore e sentimento.
Il carrettiere in Vico Lucano si è fermato,
l'acqua fresca di ristoro gli han portato
con le braccia, sulle spalle, con i secchi,
ricorda il maestro Peppino tra i vecchi.
Bella e fresca fontanina pugliese di Imbriani,
dove anche l'acqua si portava con le mani,
che prima dai pozzi nei barili si vendeva
e la povera gente donava quello che aveva.
Grazie! Che sia benedetta quest'acqua condotta
in un paese che portava il vino giù nella grotta.
Sorridono sul muro di strada donne e bambini,
sorridono per strada oggi donne e bambini,
palpito del tempo di gente sobria e laboriosa,
palpito di vita di una Canosa famosa e operosa,
che risale a Casa 28 sulle pietre di una scalinata
e nel sapore antico risale al Carmine emozionata.
Si fa silenzio, si odono gli zoccoli, clock, clock,
nel silenzio si ode il battito del cuore, tup, tup,
si ode il battito di una gentildonna sotto il cielo,
dove si affaccia un figlio avvolto da un velo
e mentre la madre pensosa socchiude le ciglia,
ogni madre presente abbraccia la famiglia.
L'azzurro si fa bruno e avvolge il tramonto,
il dipinto di arte di strada continua il racconto,
il carrettiere accende il lume sotto il carretto,
sui tratturi di terra di un lavoro benedetto.
Si fa sera, parla un viandante al carrettiere in arte,
la vita parla, tace, ricorda, ama, spera e ... riparte,
prega e si fa un Segno di Croce
e al Signore affida infinita la voce,
crè jà n'àute jùrne se Gese Criste vòle,
domani è un altro giorno, se Gesù Cristo vuole.
Riscoperta una foto di strada del 1957
La pittura murale - street art - è una tradizione artistica che riprende la pittura parietale del Rinascimento e del Medioevo, e il murale di Francesco Persichella è un viaggio nel tempo e nella cultura. La gentildonna Nunzia Silvestri ha offerto una foto antica del gruppo di donne rappresentate nel murale di Vico Lucano, che ha ritrovato anche l'amico Sabino Mazzarella, autore del video in rete, riscoprendola nell'archivio dei suoi familiari. La foto ritrae un gruppo di donne vestite con gonne lunghe nella vita di aggregazione di strada in Via Pantelleria, dove si ritrova la bambina di pochi mesi, Maria, in braccio alla mamma Maddalena che le porge il latte nel biberon insieme a vicine di casa, mentre passa un uomo in bicicletta. Quella bambina oggi sessantenne a Canosa è memoria vivente di quell'arte di strada della civiltà contadina, dove la donna rivestiva un ruolo essenziale nella crescita dei figli, nella vita di casa, nella cucina del pane e della pasta dalla notte al mattino, nel cucito artigianale di cotone e di lana, nella fede cristiana, anche Lei trascritta nelle pagine dell'Anagrafe storica come "assistente di casa". Omaggio e onore ai nostri padri, alle nostre madri, agli uomini di campo e alle donne di casa, artefici della vita di strada nell'arte contadina.
Maestro Peppino Di Nunno (stilus magistri)
Riproduzione riservata