Stilus Magistri
San Sabino:il santissimo Vescovo, degno di ogni gloria
Venerazione solenne a Barletta e a Bari
domenica 10 febbraio 2019
18.17
Nel giorno della Festa patronale di San Sabino a Canosa di Puglia(BT) e nella Cattedrale di San Sabino, ricorre la memoria liturgica del giorno della morte , del "dies natalis" del Vescovo santo canosino del 9 febbraio nell'anno 566, come riporta il Prevosto Tortora nella Relatio Ecclesiae Canusinae del 1758. "Pretiosam Sabini mortem eius sanctissimae vitae plane respondentem" (La preziosa morte di Sabino, corrispondente in tutto alla sua santissima vita). Il testo rievoca il Salmo 115, v. 15 della Vulgata: "pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum eius", (preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli). E così attesta il Tortora per la morte di San Sabino, illustrata anche nell'arte come dal Boccati.«Sanctissimus Praesul omnigloria dignus, post quinquaginta ac duos annos, quibus suam sanctam gubernavit Ecclesiam, quinto Idus Februarii ab hac luce migravit ad Dominum» (Il santissimo Vescovo, degno di ogni gloria, dopo cinquantadue anni, in cui ha governato la sua santa Chiesa, nel quinto (giorno ) alle idi di Febbraio, trapassò al Signore). E la memoria liturgica e la venerazione nel 9 febbraio 2019, come ogni anno, sono state celebrate anche a Barletta, a Bari e, come riporta Mons. Felice Bacco, in tutti i Monasteri Benedettini d'Europa e del mondo, per l'amicizia privilegiata in vita del Vescovo Sabino con l'Abate San Benedetto.
Chiesa di San Giacomo a Barletta
Nella Chiesa antica di San Giacomo di Barletta, ricca di storia, di arte, di tesori e di fede è stato esposto nella celebrazione eucaristica il busto argenteo di San Sabino con la guida di Mons. Sabino Lattanzio, che porta nella persona il nome di Savino, come suo nonno, nella devozione del quartiere del Pozzo di San Savino, nelle radici dei Canosini trapiantati a Barletta.La stessa antica Chiesa custodisce un pregevole calendario liturgico artistico dell'800, che riporta la data del 9 febbraio con l'iscrizione del genitivo latino "S. Sabini Epis. Can." (Sancti Sabini Episcopi Canusini). Abbiamo contattato Don Sabino Lattanzio ricevendo la foto della venerazione e gli abbiamo inviato i nostri auguri da Canosa per l'onomastico. Peraltro le radici storiche di San Sabino a Barletta rimandano al tempio edificato nel VI secolo dallo stesso giovane sacerdote Sabino, "nondum episcopus" (non ancora Vescovo) nel Porto di Barletta, affacciato all'Adriatico, dedicato ai "viatores Christiani, sive Gentiles, sive Haeretici", "ai viandanti Cristiani e anche Pagani ed Eretici" , approdati dall'Oriente. Nelle vestigia archeologiche sotterranee della Cattedrale di Barletta, presso il Castello Svevo, si conservano le radici sabiniane come il Monogramma di terracotta del Vescovo SAVINVS.
Cattedrale di Bari
Al termine di un triduo solenne voluto da anni dall'Arcivescovo di Bari Mons. Cacucci, è stata celebrata alle ore 10,00 del 9 Febbraio la Santa Messa nella Cripta della Cattedrale in onore a San Sabino, compatrono di Bari con San Nicola. La celebrazione è coincisa con l'inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese, alla presenza di Autorità civili, religiose e militari. Era presente uno nostro amico canosino, il giovane Dott. Sabino Casamassima, fresco di Laurea al Politecnico di Bari, che ci ha inviato la foto del dipinto pregevole di San Sabino esposto alla venerazione nella Cripta del Succorpo dell'Odegitria, dove un'epigrafe latina da noi letta trenta anni fa, riporta la Diocesi "Barinorum et Canusinorum". Ci uniamo alla Chiesa Cattedrale di Bari per la ricorrente venerazione a San Sabino.
Le Festa del 9 Febbraio, che i nostri padri del 900 chiamano a livello popolare in dialetto di "San Sabino poverello" (San Savòne poverìdde), per la dimensione ridotta della Festa nel periodo invernale, si arricchisce nel dies natalis con la venerazione e con le celebrazioni di altre località come a Torremaggiore in Provincia di Foggia, ma anche a Barletta e nella Cattedrale di Bari, a Orvieto e in tutti i monasteri benedettini, come a Beuron in Germania. Tale patrimonio storico ed educativo è stato offerto volontariamente ad alcune classi dei bambini della Scuola Primaria De Muro Lomanto in un edificante momento di Scuola nella vigilia della festa, rievocando due versi popolari. "cùsse jà u jùrne ca san Savòne mòre / cu ségne de la cràuce 'nnanze o Segnòre", quasi rievocando il Salmo 115 citato in latino "in conspectu Domini", innanzi al Signore. San Sabino non è solo Vescovo e festa di Canosa di Puglia, ma patrimonio di storia, di arte, di cultura, di fede dell'umanità. Infatti la sua casa di culto, la Cattedrale di San Sabino è un raro, forse un unicum, "Monumento giustinianeo" del VI secolo ritrovato che sta ancora ... in piedi, edificato dallo stesso Sabino , ab ipso, dum in humanis ageret, mentre era ancora in vita! San Sabino, prega per noi, ovunque tu sia!
Maestro Peppino Di Nunno
Chiesa di San Giacomo a Barletta
Nella Chiesa antica di San Giacomo di Barletta, ricca di storia, di arte, di tesori e di fede è stato esposto nella celebrazione eucaristica il busto argenteo di San Sabino con la guida di Mons. Sabino Lattanzio, che porta nella persona il nome di Savino, come suo nonno, nella devozione del quartiere del Pozzo di San Savino, nelle radici dei Canosini trapiantati a Barletta.La stessa antica Chiesa custodisce un pregevole calendario liturgico artistico dell'800, che riporta la data del 9 febbraio con l'iscrizione del genitivo latino "S. Sabini Epis. Can." (Sancti Sabini Episcopi Canusini). Abbiamo contattato Don Sabino Lattanzio ricevendo la foto della venerazione e gli abbiamo inviato i nostri auguri da Canosa per l'onomastico. Peraltro le radici storiche di San Sabino a Barletta rimandano al tempio edificato nel VI secolo dallo stesso giovane sacerdote Sabino, "nondum episcopus" (non ancora Vescovo) nel Porto di Barletta, affacciato all'Adriatico, dedicato ai "viatores Christiani, sive Gentiles, sive Haeretici", "ai viandanti Cristiani e anche Pagani ed Eretici" , approdati dall'Oriente. Nelle vestigia archeologiche sotterranee della Cattedrale di Barletta, presso il Castello Svevo, si conservano le radici sabiniane come il Monogramma di terracotta del Vescovo SAVINVS.
Cattedrale di Bari
Al termine di un triduo solenne voluto da anni dall'Arcivescovo di Bari Mons. Cacucci, è stata celebrata alle ore 10,00 del 9 Febbraio la Santa Messa nella Cripta della Cattedrale in onore a San Sabino, compatrono di Bari con San Nicola. La celebrazione è coincisa con l'inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese, alla presenza di Autorità civili, religiose e militari. Era presente uno nostro amico canosino, il giovane Dott. Sabino Casamassima, fresco di Laurea al Politecnico di Bari, che ci ha inviato la foto del dipinto pregevole di San Sabino esposto alla venerazione nella Cripta del Succorpo dell'Odegitria, dove un'epigrafe latina da noi letta trenta anni fa, riporta la Diocesi "Barinorum et Canusinorum". Ci uniamo alla Chiesa Cattedrale di Bari per la ricorrente venerazione a San Sabino.
Le Festa del 9 Febbraio, che i nostri padri del 900 chiamano a livello popolare in dialetto di "San Sabino poverello" (San Savòne poverìdde), per la dimensione ridotta della Festa nel periodo invernale, si arricchisce nel dies natalis con la venerazione e con le celebrazioni di altre località come a Torremaggiore in Provincia di Foggia, ma anche a Barletta e nella Cattedrale di Bari, a Orvieto e in tutti i monasteri benedettini, come a Beuron in Germania. Tale patrimonio storico ed educativo è stato offerto volontariamente ad alcune classi dei bambini della Scuola Primaria De Muro Lomanto in un edificante momento di Scuola nella vigilia della festa, rievocando due versi popolari. "cùsse jà u jùrne ca san Savòne mòre / cu ségne de la cràuce 'nnanze o Segnòre", quasi rievocando il Salmo 115 citato in latino "in conspectu Domini", innanzi al Signore. San Sabino non è solo Vescovo e festa di Canosa di Puglia, ma patrimonio di storia, di arte, di cultura, di fede dell'umanità. Infatti la sua casa di culto, la Cattedrale di San Sabino è un raro, forse un unicum, "Monumento giustinianeo" del VI secolo ritrovato che sta ancora ... in piedi, edificato dallo stesso Sabino , ab ipso, dum in humanis ageret, mentre era ancora in vita! San Sabino, prega per noi, ovunque tu sia!
Maestro Peppino Di Nunno