Stilus Magistri
Forestali d’Italia:Festa del Patrono
Riscoperto il Decreto Apostolico del 1951
martedì 11 luglio 2017
22.26
Il 12 Luglio ricorre la festa dei Forestali d'Italia nella memoria del Patrono San Giovanni Gualberto, monaco benedettino fondatore dell'Ordine dell'Abbazia di Vallombrosa nell'Appennino toscano, dichiarata monumento nazionale nel 1951. Infatti il 12 Gennaio 1951, sub anulo piscatoris, con l'impressione dell'anello del Pescatore di Papa PIO XII, con il Breve apostolico fu proclamato San Giovanni Gualberto, monaco benedettino, "principale Patrono celeste presso Dio dei Forestali d'Italia". Abbiamo riscoperto già nel 2016 il Breve Apostolico con il testo in latino dagli ACTA APOSTOLICAE SEDIS, con il manoscritto concesso dal Comando Forestali di Roma e la collaborazione del Ten. Col. Nicolò Giordano e con l'immagine pregevole del Santo Patrono concessa da Padre Gabriele Consalvi, Rettore della Basilica di Santa Trinità in Firenze. Il breve Apostolico riporta la figura del Santo nato nel 995 e morto il 12 Luglio del 1073 a Passignano (Firenze), monaco benedettino e fondatore della Congregazione dei Monaci di Vallombrosa, la cui Badia storica è sede della Festa Nazionale dei Forestali d'Italia.
Pur accorpati all'Arma dei Carabinieri, come Carabinieri Forestali, si conserva e si celebra la festa del Patrono di San Giovanni Gualberto nelle sedi d'Italia e nell'Abbazia di Vallombrosa, dove viene riaccesa la lampada ad olio a turno dalle Regioni d'Italia. Quest'anno 2017, come ci comunicano i Monaci di Vallombrosa con il Priore, la lampada viene accesa dalla Regione Sicilia, mentre nel 2015 è spettato alla Regione Puglia. Nello stesso anno fu istituito il presidio territoriale dei Forestali a Canosa di Puglia(BT) e dopo la sospensione dell'accorpamento si auspica la ricostituzione a tutela del nostro prezioso e fragile ambiente presso il fiume Ofanto ed il Ponte Romano. Il Breve Apostolico del 1951 fu promulgato su istanza del Ministro dell'Agricoltura e delle Foreste On.le Antonio Segni e dal Comandante della Scuola Allievi di Cittaducale, in Provincia di Rieti, fondata con Regio Decreto del 25 Maggio 1905, come "Scuola di Selvicoltura del Regno", che da oltre un secolo educa e forma le coscienze dei Militari Forestali alla salvaguardia dell'ambiente. Così attesta il Breve Apostolico in cui l'arcivescovo dell'Aquila accoglie l'istanza delle istituzioni repubblicane: «vota excipiens Agriculturae Silvarumque provehendarum in Italia Administri, Moderatoris publici consilii silvis administrandis praepositi, Praefecti scholae in loco « Cittaducale».
Il Breve Apostolico nelle radici storiche del 1951 denomina i Forestali come "PUBBLICI CUSTODI FORESTALI", «publici custodes silvarum ex Italia», costituisce ancora oggi un documento di educazione all'ambiente da divulgare non solo nei Carabineri Forestale, ma anche nelle Scuole e in tutti i Paesi preposti alla salvaguardia della terra quale "casa comune", invocata più volte in dignità da Papa Francesco. Con questi principi planetari San Giovanni Gualberto nel Breve Apostolico del 24 Aprile 1957 fu proclamato anche Celeste Patrono dei Forestali del Brasile, perchè i "verdi boschi", di cui siamo tutti custodi, sono patrimonio dell'umanità. "I verdi boschi", «viridantes silvae», sono le parole storiche e attuali del documento con cui inizia la lettura del manoscritto:
«Viridantes silvae, magnifica sane opera Dei, frondosam praebent lassis mortalibus umbram eorumque vires confirmant, animum quoque devocantes a rerum aestu, ad caelestia haud gravatum traducunt, multimodis demum inserviunt vitae cultui hominumque utilitati».
I verdi boschi, manifesta e meravigliosa opera di Dio, non solo procurano agli stanchi mortali l'ombra che ne ritempra le forze, non solo richiamano gli animi dal turbinio logorante del mondo elevandoli dolcemente alle cose celesti, ma in molteplici maniere sono di utilità agli uomini e di aiuto ai bisogni della vita.
Da queste radici storiche scaturisce l'appello per il nostro paese, per la nostra terra, per la nostra Puglia, mentre ci opprime una siccità estiva, che per ogni bambino nato ci siano i "viridantes silvae", perchè noi tutti ci possiamo sentire non a parole, ma nelle opere, custodi del verde pubblico, custodi della aria che respiriamo, del cibo che mangiamo, dell'acqua che beviamo, della nostra "madre terra" che francescanamente "ci sostenta e ci governa", per poter dire non solo "laudato sii o mi Signore", ma anche "amato sii o figlio mio" a cui lasceremo il paese e la terra.
L'abbazia di Vallombrosa ci riconduce qui a Canosa di Puglia a riscoprire l'abbazia benedettina "Badia San Quirico" presso via Imbriani, con gli impianti vinicoli e oleari tramandati ai nostri padri. Il 12 Luglio, memoria e festa del dies natalis di San Giovanni Gualberto ricade con significato provvidenziale di continuità il giorno successivo alla memoria e alla Festa di San Benedetto da Norcia. Porgiamo gli Auguri all'Abbazia di Vallombrosa, che ha espresso condivisione e apprezzamento dell'opera, inviandoci una foto della lampada votiva; al Comando dei Carabinieri Forestale della Provincia di Bari, con cui abbiamo costituito un legame di studio e di operosità civile; alla Scuola di Cittaducale; al Comune di Pederobba nel Trevigiano, che ha condiviso l'opera di studio; al Comune e al Sindaco Morra di Canosa di Puglia, riproponendo lo spirito del motto dei Forestali che resta nella cultura laica e cristiana dell'ambiente: PRO NATURA OPUS ET VIGILANTIA, "A favore della natura, l'opera e la vigilanza".
Auguri Carabinieri Forestali! Auguri in preghiera al Santo di Vallombrosa!
maestro Giuseppe Di Nunno
Progetto volontario dei "Caelestes Patroni pro Italis Militibus"
Ob amorem patriae
Pur accorpati all'Arma dei Carabinieri, come Carabinieri Forestali, si conserva e si celebra la festa del Patrono di San Giovanni Gualberto nelle sedi d'Italia e nell'Abbazia di Vallombrosa, dove viene riaccesa la lampada ad olio a turno dalle Regioni d'Italia. Quest'anno 2017, come ci comunicano i Monaci di Vallombrosa con il Priore, la lampada viene accesa dalla Regione Sicilia, mentre nel 2015 è spettato alla Regione Puglia. Nello stesso anno fu istituito il presidio territoriale dei Forestali a Canosa di Puglia(BT) e dopo la sospensione dell'accorpamento si auspica la ricostituzione a tutela del nostro prezioso e fragile ambiente presso il fiume Ofanto ed il Ponte Romano. Il Breve Apostolico del 1951 fu promulgato su istanza del Ministro dell'Agricoltura e delle Foreste On.le Antonio Segni e dal Comandante della Scuola Allievi di Cittaducale, in Provincia di Rieti, fondata con Regio Decreto del 25 Maggio 1905, come "Scuola di Selvicoltura del Regno", che da oltre un secolo educa e forma le coscienze dei Militari Forestali alla salvaguardia dell'ambiente. Così attesta il Breve Apostolico in cui l'arcivescovo dell'Aquila accoglie l'istanza delle istituzioni repubblicane: «vota excipiens Agriculturae Silvarumque provehendarum in Italia Administri, Moderatoris publici consilii silvis administrandis praepositi, Praefecti scholae in loco « Cittaducale».
Il Breve Apostolico nelle radici storiche del 1951 denomina i Forestali come "PUBBLICI CUSTODI FORESTALI", «publici custodes silvarum ex Italia», costituisce ancora oggi un documento di educazione all'ambiente da divulgare non solo nei Carabineri Forestale, ma anche nelle Scuole e in tutti i Paesi preposti alla salvaguardia della terra quale "casa comune", invocata più volte in dignità da Papa Francesco. Con questi principi planetari San Giovanni Gualberto nel Breve Apostolico del 24 Aprile 1957 fu proclamato anche Celeste Patrono dei Forestali del Brasile, perchè i "verdi boschi", di cui siamo tutti custodi, sono patrimonio dell'umanità. "I verdi boschi", «viridantes silvae», sono le parole storiche e attuali del documento con cui inizia la lettura del manoscritto:
«Viridantes silvae, magnifica sane opera Dei, frondosam praebent lassis mortalibus umbram eorumque vires confirmant, animum quoque devocantes a rerum aestu, ad caelestia haud gravatum traducunt, multimodis demum inserviunt vitae cultui hominumque utilitati».
I verdi boschi, manifesta e meravigliosa opera di Dio, non solo procurano agli stanchi mortali l'ombra che ne ritempra le forze, non solo richiamano gli animi dal turbinio logorante del mondo elevandoli dolcemente alle cose celesti, ma in molteplici maniere sono di utilità agli uomini e di aiuto ai bisogni della vita.
Da queste radici storiche scaturisce l'appello per il nostro paese, per la nostra terra, per la nostra Puglia, mentre ci opprime una siccità estiva, che per ogni bambino nato ci siano i "viridantes silvae", perchè noi tutti ci possiamo sentire non a parole, ma nelle opere, custodi del verde pubblico, custodi della aria che respiriamo, del cibo che mangiamo, dell'acqua che beviamo, della nostra "madre terra" che francescanamente "ci sostenta e ci governa", per poter dire non solo "laudato sii o mi Signore", ma anche "amato sii o figlio mio" a cui lasceremo il paese e la terra.
L'abbazia di Vallombrosa ci riconduce qui a Canosa di Puglia a riscoprire l'abbazia benedettina "Badia San Quirico" presso via Imbriani, con gli impianti vinicoli e oleari tramandati ai nostri padri. Il 12 Luglio, memoria e festa del dies natalis di San Giovanni Gualberto ricade con significato provvidenziale di continuità il giorno successivo alla memoria e alla Festa di San Benedetto da Norcia. Porgiamo gli Auguri all'Abbazia di Vallombrosa, che ha espresso condivisione e apprezzamento dell'opera, inviandoci una foto della lampada votiva; al Comando dei Carabinieri Forestale della Provincia di Bari, con cui abbiamo costituito un legame di studio e di operosità civile; alla Scuola di Cittaducale; al Comune di Pederobba nel Trevigiano, che ha condiviso l'opera di studio; al Comune e al Sindaco Morra di Canosa di Puglia, riproponendo lo spirito del motto dei Forestali che resta nella cultura laica e cristiana dell'ambiente: PRO NATURA OPUS ET VIGILANTIA, "A favore della natura, l'opera e la vigilanza".
Auguri Carabinieri Forestali! Auguri in preghiera al Santo di Vallombrosa!
maestro Giuseppe Di Nunno
Progetto volontario dei "Caelestes Patroni pro Italis Militibus"
Ob amorem patriae