Stilus Magistri
I Morti Ignoti degli Avelli
Le fosse comuni di povertà e di pandemia
martedì 2 novembre 2021
9.16
Percorrendo a Canosa di Puglia Via Agli Avelli tra due filari di cipressi, sostiamo all'ingresso del CAMPOSANTO al cospetto della Cappella Maggiore che riporta in alto l'iscrizione di dedicazione: DEIPARAE GRATIARUM DOMINAE DEFUNCTOS SOSPITANTI, "Alla Madre di Dio, Madonna delle Grazie che Protegge i Defunti".
In questo 2 novembre 2021 il Popolo italiano fa memoria dell'arrivo delle spoglie del Milite Ignoto all'Altare della Patria nel 2 novembre 1921 dopo la Grande Guerra che segna 60.000 soldati Ignoti nel Sacrario di Redipuglia. In queste Onoranze al Soldato Ignoto, riscoperte in un manifesto del 1921 nell'Archivio Storico Comunale di Canosa, consegnato al Sindaco Roberto Morra, vogliamo rende onore e memoria e preghiera ai Morti Ignoti di paese che riposano dinanzi e a fianco della Cappella Maggiore, porgendo un fiore, un silenzio, una preghiera. Sono i Morti della povertà e dell'epidemia della Spagnola; sono i figli senza nome dopo l'ultima ora della Santa Morte. I Morti della povertà riposano nell'ossario comunale di otto botole allineate coperte da una piastra di pietra in cui finivano le ossa dell'esumazione di cittadini poveri senza parenti nei costi dei loculi, perdendo il nome, fino alla metà del '900.
I Morti della Spagnola del 1918-20 sono i cinquecento Caduti delle Guerra Mondiale del Virus della Spagnola. Per il veto di Governo, con i Morti in trincea, i cari cittadini giovani e adulti venivano accumulati in dodici fosse del "carnaio" senza esequie perdendo il nome. Abbiamo recuperato memoria e dignità nel 2 novembre 1996 con un progetto personale volontario affrontando remore e difficoltà con una lapide posta concordata con il Cappellano del Cimitero, Don Mario Porro. Furono aperte le botole di una fossa del carnaio della Spagnola e una botola dell'ossario comune, inchinando il capo dinanzi alle spoglie e alle ossa, su cui ogni anno l'Amministrazione Comunale pone in onore una corona di alloro. Nel 1996 e nel 2006 abbiamo reso pietà e onore a questi Morti Ignoti anche con Alunni di Scuola scrivendo una pagina di storia caduta nell'oblio e formando le coscienze educative. Rinnoviamo oggi le onoranze ai Morti Ignoti di paese, porgendo la lettura del valore che ritroviamo nella lapide del MDCCCXLII del Sindaco Ferdinando Lopez nella fondazione del Camposanto di Canosa.
SALVE O FEDE CHE MAESTOSA SEDENTE SULLE TOMBE I VIVENTI AMMAESTRI NEL SILENZIO DEGLI ESTINTI.
Pietà e Fede ai figli senza nome che riposano nel grembo degli AVELLI
Maestro Peppino Di Nunno
In questo 2 novembre 2021 il Popolo italiano fa memoria dell'arrivo delle spoglie del Milite Ignoto all'Altare della Patria nel 2 novembre 1921 dopo la Grande Guerra che segna 60.000 soldati Ignoti nel Sacrario di Redipuglia. In queste Onoranze al Soldato Ignoto, riscoperte in un manifesto del 1921 nell'Archivio Storico Comunale di Canosa, consegnato al Sindaco Roberto Morra, vogliamo rende onore e memoria e preghiera ai Morti Ignoti di paese che riposano dinanzi e a fianco della Cappella Maggiore, porgendo un fiore, un silenzio, una preghiera. Sono i Morti della povertà e dell'epidemia della Spagnola; sono i figli senza nome dopo l'ultima ora della Santa Morte. I Morti della povertà riposano nell'ossario comunale di otto botole allineate coperte da una piastra di pietra in cui finivano le ossa dell'esumazione di cittadini poveri senza parenti nei costi dei loculi, perdendo il nome, fino alla metà del '900.
I Morti della Spagnola del 1918-20 sono i cinquecento Caduti delle Guerra Mondiale del Virus della Spagnola. Per il veto di Governo, con i Morti in trincea, i cari cittadini giovani e adulti venivano accumulati in dodici fosse del "carnaio" senza esequie perdendo il nome. Abbiamo recuperato memoria e dignità nel 2 novembre 1996 con un progetto personale volontario affrontando remore e difficoltà con una lapide posta concordata con il Cappellano del Cimitero, Don Mario Porro. Furono aperte le botole di una fossa del carnaio della Spagnola e una botola dell'ossario comune, inchinando il capo dinanzi alle spoglie e alle ossa, su cui ogni anno l'Amministrazione Comunale pone in onore una corona di alloro. Nel 1996 e nel 2006 abbiamo reso pietà e onore a questi Morti Ignoti anche con Alunni di Scuola scrivendo una pagina di storia caduta nell'oblio e formando le coscienze educative. Rinnoviamo oggi le onoranze ai Morti Ignoti di paese, porgendo la lettura del valore che ritroviamo nella lapide del MDCCCXLII del Sindaco Ferdinando Lopez nella fondazione del Camposanto di Canosa.
SALVE O FEDE CHE MAESTOSA SEDENTE SULLE TOMBE I VIVENTI AMMAESTRI NEL SILENZIO DEGLI ESTINTI.
Pietà e Fede ai figli senza nome che riposano nel grembo degli AVELLI
Maestro Peppino Di Nunno