Stilus Magistri

I Vuoti di Storia nel Giro d'Italia a Canosa di Puglia

Un giorno di festa italiana con il Tricolore che sventola nelle città


Il giorno 9 maggio 2013 abbiamo vissuto il meraviglioso evento del Giro d'Italia a Canosa di Puglia e nel nostro territorio, in un giorno di festa italiana con il Tricolore che sventola nelle città, che salutano i corridori, questi atleti in bicicletta, che affascinano lo Sport e la cultura delle due ruote.
La nostra generazione di sessantenni non vedeva il Giro, ma andava in giro in bicicletta e da ragazzi esultavamo dicendo: "arriva Coppi, arriva Bartali!".

Il nostro vivo apprezzamento va indirizzato ai cicloamatori, interpreti della tappa a Canosa, alle Associazioni sportive e culturali, alla Pro Loco, agli Amministratori, nella persona del Sindaco, del Vicesindaco, dell'Assessore allo Sport, che nella gioia civica hanno salutato il Giro, ai Canosini che hanno addobbato le strade e hanno espresso l'entusiasmo della comunità.

Noi abbiamo seguito l'evento attraverso la trasmissione televisiva di RAI TRE , che ringraziamo ogni giorno per la diretta, che ci porta in viaggio per le città italiane, per i campi, per le bellezze storiche, sfogliando dal vivo un atlante di geografia, di arte, di cittadinanza, di storia.
E mentre la storia si fa memoria, possiamo rivedere l'arrivo del Giro a Canosa e la tappa del 9 maggio, visitando il sito di Rai Tre, accedendo nell'homepage a Replay Tv e cliccando sul Giro d'Italia.

Personalmente, impedito per salute, ho potuto seguire la diretta TV, partecipando come tanti alla manifestazione sportiva, dove non è la palla magica del calcio che va in rete, ma la ruota motrice della forza umana a correre verso il traguardo.
In questa pagina di storia evocata nel nostro territorio, vogliamo annotare alcune riflessioni di vuoti di storia, senza addebito ad alcuno, nello spirito di studio, auspicando che nelle future manifestazioni culturali, non si lascino incomplete queste letture.

• Il sale più antico della storia
L'inizio da Margherita di Savoia ci ha fatto visitare le splendide Saline, le più grandi d'Europa, con i bei fenicotteri e le proprietà benefiche delle acque salsobromoiodiche.
Una lapide fuggente riportava la dedicazione della "incipiente città" alla Regina d'Italia Margherita di Savoia, in un "connubio di realtà di fede, di scienza".
Ma sarebbe stato auspicabile dire anche del "sale più antico della storia", che compare nel motto dello stemma, PLUS SALIS QUAM SUMPTUS, evocato nelle mie ricerche storiche accolte dal Sindaco del Comune. È una lapide in pietra esposta nella piazza delle Terme, che evoca duemila anni di storia, dove il Sale non è solo sale, ma ricchezza e cultura e rende più antica e più storica Margerita di Savoia.
Apprezziamo la presenza del Presidente della Provincia nell'omaggio alla Maglia Rosa dopo il traguardo.

• Canosa di Puglia nella Battaglia di Canne
Si parla di Margherita di Savoia, del lago di Salpi e, "in prossimità", della Battaglia di Canne del 2 agosto del 216 a.C..
Ma sarebbe stato auspicabile colmare un vuoto di storia, evocando il fiume Aufidus e la prestigiosa città della Daunia di Canosa di Puglia, che "meritò l'onorificenza del Senato Romano" per l'accoglienza dell'Elmo di Scipione sopravvissuto.

Dobbiamo, indipendentemente dal Giro d'Italia, non esaurire la storia nella famosa strategia militare di Annibale con i Cartaginesi, ma leggere il contesto storico di una città come Canosa in un tempo che vedeva esistenti Bardulum, emporio commerciale di Canosa e Salapia, in giorni che nell'accoglienza coraggiosa ai Romani sopravvissuti, cambiarono il corso della storia, combattendo la battaglia la fedeltà a Roma e al popolo italico.

Canosa di Puglia avrebbe meritato di essere menzionata nella storia della Battaglia di Canne in due righe: "la città dauna di Canosa di Puglia, accolse Scipione e meritò una onorificenza dal Senato Romano". La Battaglia di Canne non è solo Ars Bellica, ma anche storia di Tito Livio: "eos qui Canusium perfugerant".!
Se avessimo riletto il progetto Ab Urbe Condita, da me consegnato alla Scuola Media Foscolo nel 2007, nell'archivio storico informatico del sito di www.canosaweb.it , non avremmo lasciato questo vuoto di storia.

• La città dei Vescovi di Canosa di Puglia
"I Legionari" hanno salutato il Giro d'Italia all'ingresso della città, con una bella presentazione, ma la Canosa di epoca romana non può identificarsi solo con i legionari romani: come nel primo minicorteo storico del 2 agosto nel 1996, inseriamo anche i Governatori Apuliae et Calabriae, i costumi di Consoli e dei Senatori, una stampa di Giove Toro, Dio della Folgore che suggella il phorum della Canosa imperiale: non siamo solo soldati romani!
Ma il vuoto di storia, non dà conoscenza alla Città di PRINCIPI, IMPERATORI E … VESCOVI.

La bella scheda storica di Canosa di Puglia, presenta la fondazione della leggenda dell'eroe omerico Diomede, della grandezza di Canosa, centro commerciale famoso di vasi e terrecotte, di un "centro archeologico importantissimo, che possiede un tesoro sotterraneo di Ipogei ".
Ma poi non si sfoglia la terza pagina, quella dei Vescovi, quella del Principe Boemondo e del Vescovo Sabino, visitato dai popoli europei e famoso in Europa.

E, come dicono gli studiosi, se i siti degli Ipogei e dei Romani sono ruderi straordinari, la pagina dei templi paleocristiani e del Vescovo Sabino è ancora in piedi e… vivente!
Accanto ai Legionari avrei visto anche il Vescovo Ambasciatore canosino SABINO.

Qualcuno, con approssimazione culturale, potrebbe dire che il Giro d'Italia è "laico", con vuoto della cristianità, ma invece il giorno successivo a Canosa di Puglia, abbiamo ascoltato la scheda storica di San Camillo de Lellis, con i natali di Bucchianico, in un Giro che ci fa scoprire anche i Campanili d'Italia, le Chiese e i Santi della storia, patrimonio popolare.
Realizziamo per il futuro il costume della Principessa Opaka, con i gioielli, i costumi di Giove Toro e dei Correcctor Apuliae et Calabriae e .. del Vescovo Sabino.

Non dimentico mai quello striscione, uscendo dal Policlinico di Bari, issato come bandiera all'ingresso di Piazza Giulio Cesare a Bari, ad annunciare nel marzo del 1992 la prestigiosa mostra omonima nel Monastero di Santa Scolastica.
Mi sono adoperato, nel mese che precedeva l'arrivo del Giro d'Italia a Canosa, a recuperare da Bari quello striscione con la condivisione dell'Assessore Pietro Basile e di operatori della Soprintendenza, ma la ricerca è stata vana per disguidi di trasferimenti di Uffici competenti.

Sarebbe auspicabile quindi, nella memoria storica dell'icona istituzionale di Canosa, realizzare questo striscione e utilizzarlo nelle prossime manifestazioni culturali e turistiche: i primi visitatori a leggerlo sarebbero i Canosini, i bambini, gli studenti, gli eredi e custodi della città dei Principi, Imperatori, Vescovi.

Dopo due giorni dal Giro d'Italia, un Gruppo della Comunità Cattedrale di San Sabino, con mons. Felice Bacco, si è recato sul Colle Celio a Roma, a riscoprire dopo secoli le radici storiche e archeologiche dei Martiri Giovanni e Paolo, nella originaria intitolazione della Cattedrale Metropolita di tutta la Puglia e nel legame del Vescovo Sabino con Papa Agapito e la sua Biblioteca: noi l'abbiamo scritto il 13 febbraio sul sito di www.canosaweb.it nel presentare la Cupola sabiniana cristocentrica.

La storia dei Vescovi Martiri e Santi di Canosa di Puglia continua e va in.. giro per l'Italia.
Continuiamo a seguire il Giro d'Italia: ci fa correre, ci rende Fratelli d'Italia e ci fa amare la nostra madre terra con le valli, i fiumi, i monti, con l'ambiente e le risorse antropiche, pedalando con la fatica nobile dei corridori delle strade d'Italia.
W il Giro d'Italia!

maestro Peppino Di Nunno

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