
Stilus Magistri
Il GRIFO da Perugia a Canosa di Puglia
«La doppia fiera» umana e divina
mercoledì 16 aprile 2025
16.50
Il Grifo o Grifone, animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, assumendo varietà fisionomiche, si ritrova nei sigilli siriaci e mitannici del secondo millennio a. C.. Nella sua mitologia esprime il simbolo di custodia e vigilanza, di umano e divino nella civiltà dall'Antica Grecia a quella Etrusca, Romana e paleocristiana, all'epoca medievale. RAI news nei giorni scorsi ha trasmesso e replicato un documentario su Perugia Città d'Arte e sul suo emblema del Grifo esposto nel Palazzo dei Priori. Motivati vogliamo riportare su Canosaweb, il ponte di cultura del Grifo tra Perugia e Canosa di Puglia.
Il Grifo del Boccati in Orvieto da Perugia
Ritrovandolo nella Madonna in Trono del Boccati del 1473, esposta nel Museo di Budapest da Orvieto a sigillo della cittadinanza onoraria conferita da Perugia al Maestro pittore nel 1445, lo abbiamo in onore ricevuto a Canosa di Puglia in gagliardetto ufficiale dalla Sindaca Vittoria Ferdinandi con l'Assessore alla Cultura Marco Pierini del Comune di Perugia. È il Grifo perugino, rampante e coronato antico emblema della Città medievale di Perugia, presente come simulacro bronzeo con il Leone nel Palazzo dei Priori della Città d'arte.
I Grifi marmorei in Cattedrale a Canosa di Puglia
In questo "segno tangibile della nostra vicinanza" con Perugia nella ritrovata storia dell'arte del San Savino Vescovo Canosino tra i Santi della Madonna in Trono in Orvieto del Boccati, cittadino onorario di Perugia, ritroviamo il Grifo anche nella Basilica Cattedrale San Sabino del VI sec. di Canosa di Puglia nei bassorilievi marmorei della Cattedra Episcopale del sec XI, icona della Cattedrale canosina posta su due elefanti. Con il Parroco Mons. Felice Bacco, cultore, li ammiriamo affacciati e presentati da noi in studio già nel 2019 sul sito di Canosaweb. I Grifi nell'araldica cristiana sono posati a terra a custodia e vigilanza del calice del sangue di Cristo, che evoca il Sacro Graal, coppa in cui Gesù celebrò l'Ultima Cena, memoria dell'Eucarestia. In ambedue le raffigurazioni il Grifo è simbolo di custodia e vigilanza, della doppia natura umana e divina di Cristo nell'archeologia cristiana. Lo riporta Dante nel Purgatorio della Divina Commedia al Canto XXXI, v. 120: " 'l grifone...la doppia fiera ". Il Deuteronomio biblico lo cita al cap. 14, 12.
Fonti di Sant'Isidoro di Siviglia del VI sec.
Nelle fonti filologiche lo ritroviamo nell'opera Etymologiae di S. Isidoro (560 -636), Vescovo di Siviglia,
Viene chiamato Grypus perché è un animale alato e a quattro zampe. Questo tipo di bestia selvaggia nasce sui monti Iperborei. Ci sono leoni su ogni parte del corpo; con ali e faccia simili ad aquile.
Monti Iperborei: dal greco Ὑπερ-βόρεoι, pref. hyper (oltre) e βορέας, sede di Boréa, estremo settentrione del mondo abitato nell'Antica Grecia. Così riporta Erodoto, storico del V sec. a C nell'opera Ἱστορίαι
(Le Storie) Libro IV, 13: "vivono i Grifoni...fino al mare degli Iperborei", "popolo sacro" come riporta Pindaro, poeta greco del V sec. a C in Odi Pittiche (n.10).
Il GRIFO tra terra e cielo
La simbologia dell'immaginario antropologico presenta le due nature, felina e volatile tra terra e cielo, dell'aquila volatile, animale re del cielo e del leone, animale re della terra. Lo riscopriamo sontuoso in archeologia sacra nel mosaico pavimentale della Cattedrale di Bitonto, contattando il Parroco Don Marino Cutrone. È l'animale mitico che c'è in noi, proiezione della vocazione umana. In questi giorni di Settimana Santa viene rievocato il mistero della duplice natura umana e divina di Gesù nella Crocifissione e Redenzione. E' il mistero della duplice natura che interroga da venti secoli l'uomo e la storia della Fede nella figura di Gesù. Nel sentimento poetico abbiamo dedicato un componimento al Grifo che alberga nel cuore , nella vocazione umana e divina, nel cuore uomo fatto "a sua immagine".
Al Grifo, emblema di Perugia
Ai Grifi della Cattedrale S. Sabino
di Canosa di Puglia
Cuore di Grifo
Ammiro il gagliardetto del Grifo perugino,
donato dalla Sindaca per arte di San Sabino,
pensieri di studio del Maestro Peppino,
rivedo i Grifi nella Cattedrale San Sabino
sacri marmorei custodi del calice divino.
Grifo in Cattedrale di Ruvo e di Bitonto
in un tempo arcano di alba e di tramonto.
Vorrei essere un Grifo, pur disteso a letto
immaginario stupito dopo averlo letto,
dopo averlo visto in arte del Boccati
nell'aurea cornice di Budapest inviati.
Grifo, fabulosus Gryphus,
come te vorrei essere un leone,
forte re della terra in dimensione,
ma faccio pochi passi al balcone
e mi basta nel fare una lezione.
Grifo, fabulosus Gryphus,
come te vorrei essere aquila in volo,
volatile re del cielo con le ali in volo,
ma disabile il cielo mi guida, mi ispira
e il mio cuore la vita bella ammira.
Vorrei essere perugino Grifo rampante,
ma sono un uomo viandante e pensante,
tra terra e cielo, col batticuore amante,
non sarà la zampa, non sarà l'artiglio,
sarà la mia mano di padre e di figlio.
Si abbraccia alla mano che verrà,
che verrà a prendermi alla mia età.
Senza le barriere della gravità,
Lei porta nel cuore la felicità.
Dalla mia Cattedrale di Grifi marmorei
vorrei essere lassù sui Monti Iperborei. (1)
Grifo, «la doppia fiera» di Dante poeta, (2)
duplice natura del Cristo via e meta,
verrà un giorno diletto la Divinità,
un Angelo mi porterà nell'Aldilà,
dinanzi al Sacro calice dell'Eternità.
Note (1) Erodoto, V sec. a. C. - le Storie, lib. IV, 13.
(2) Divina Commedia, Purgatorio Canto XXXI, v. 120
Al Grifo di ognuno di noi!
Maestro Giuseppe Di Nunno
Il Grifo del Boccati in Orvieto da Perugia
Ritrovandolo nella Madonna in Trono del Boccati del 1473, esposta nel Museo di Budapest da Orvieto a sigillo della cittadinanza onoraria conferita da Perugia al Maestro pittore nel 1445, lo abbiamo in onore ricevuto a Canosa di Puglia in gagliardetto ufficiale dalla Sindaca Vittoria Ferdinandi con l'Assessore alla Cultura Marco Pierini del Comune di Perugia. È il Grifo perugino, rampante e coronato antico emblema della Città medievale di Perugia, presente come simulacro bronzeo con il Leone nel Palazzo dei Priori della Città d'arte.
I Grifi marmorei in Cattedrale a Canosa di Puglia
In questo "segno tangibile della nostra vicinanza" con Perugia nella ritrovata storia dell'arte del San Savino Vescovo Canosino tra i Santi della Madonna in Trono in Orvieto del Boccati, cittadino onorario di Perugia, ritroviamo il Grifo anche nella Basilica Cattedrale San Sabino del VI sec. di Canosa di Puglia nei bassorilievi marmorei della Cattedra Episcopale del sec XI, icona della Cattedrale canosina posta su due elefanti. Con il Parroco Mons. Felice Bacco, cultore, li ammiriamo affacciati e presentati da noi in studio già nel 2019 sul sito di Canosaweb. I Grifi nell'araldica cristiana sono posati a terra a custodia e vigilanza del calice del sangue di Cristo, che evoca il Sacro Graal, coppa in cui Gesù celebrò l'Ultima Cena, memoria dell'Eucarestia. In ambedue le raffigurazioni il Grifo è simbolo di custodia e vigilanza, della doppia natura umana e divina di Cristo nell'archeologia cristiana. Lo riporta Dante nel Purgatorio della Divina Commedia al Canto XXXI, v. 120: " 'l grifone...la doppia fiera ". Il Deuteronomio biblico lo cita al cap. 14, 12.
Fonti di Sant'Isidoro di Siviglia del VI sec.
Nelle fonti filologiche lo ritroviamo nell'opera Etymologiae di S. Isidoro (560 -636), Vescovo di Siviglia,
Viene chiamato Grypus perché è un animale alato e a quattro zampe. Questo tipo di bestia selvaggia nasce sui monti Iperborei. Ci sono leoni su ogni parte del corpo; con ali e faccia simili ad aquile.
Monti Iperborei: dal greco Ὑπερ-βόρεoι, pref. hyper (oltre) e βορέας, sede di Boréa, estremo settentrione del mondo abitato nell'Antica Grecia. Così riporta Erodoto, storico del V sec. a C nell'opera Ἱστορίαι
(Le Storie) Libro IV, 13: "vivono i Grifoni...fino al mare degli Iperborei", "popolo sacro" come riporta Pindaro, poeta greco del V sec. a C in Odi Pittiche (n.10).
Il GRIFO tra terra e cielo
La simbologia dell'immaginario antropologico presenta le due nature, felina e volatile tra terra e cielo, dell'aquila volatile, animale re del cielo e del leone, animale re della terra. Lo riscopriamo sontuoso in archeologia sacra nel mosaico pavimentale della Cattedrale di Bitonto, contattando il Parroco Don Marino Cutrone. È l'animale mitico che c'è in noi, proiezione della vocazione umana. In questi giorni di Settimana Santa viene rievocato il mistero della duplice natura umana e divina di Gesù nella Crocifissione e Redenzione. E' il mistero della duplice natura che interroga da venti secoli l'uomo e la storia della Fede nella figura di Gesù. Nel sentimento poetico abbiamo dedicato un componimento al Grifo che alberga nel cuore , nella vocazione umana e divina, nel cuore uomo fatto "a sua immagine".
Al Grifo, emblema di Perugia
Ai Grifi della Cattedrale S. Sabino
di Canosa di Puglia
Cuore di Grifo
Ammiro il gagliardetto del Grifo perugino,
donato dalla Sindaca per arte di San Sabino,
pensieri di studio del Maestro Peppino,
rivedo i Grifi nella Cattedrale San Sabino
sacri marmorei custodi del calice divino.
Grifo in Cattedrale di Ruvo e di Bitonto
in un tempo arcano di alba e di tramonto.
Vorrei essere un Grifo, pur disteso a letto
immaginario stupito dopo averlo letto,
dopo averlo visto in arte del Boccati
nell'aurea cornice di Budapest inviati.
Grifo, fabulosus Gryphus,
come te vorrei essere un leone,
forte re della terra in dimensione,
ma faccio pochi passi al balcone
e mi basta nel fare una lezione.
Grifo, fabulosus Gryphus,
come te vorrei essere aquila in volo,
volatile re del cielo con le ali in volo,
ma disabile il cielo mi guida, mi ispira
e il mio cuore la vita bella ammira.
Vorrei essere perugino Grifo rampante,
ma sono un uomo viandante e pensante,
tra terra e cielo, col batticuore amante,
non sarà la zampa, non sarà l'artiglio,
sarà la mia mano di padre e di figlio.
Si abbraccia alla mano che verrà,
che verrà a prendermi alla mia età.
Senza le barriere della gravità,
Lei porta nel cuore la felicità.
Dalla mia Cattedrale di Grifi marmorei
vorrei essere lassù sui Monti Iperborei. (1)
Grifo, «la doppia fiera» di Dante poeta, (2)
duplice natura del Cristo via e meta,
verrà un giorno diletto la Divinità,
un Angelo mi porterà nell'Aldilà,
dinanzi al Sacro calice dell'Eternità.
Note (1) Erodoto, V sec. a. C. - le Storie, lib. IV, 13.
(2) Divina Commedia, Purgatorio Canto XXXI, v. 120
Al Grifo di ognuno di noi!
Maestro Giuseppe Di Nunno