Stilus Magistri
Il mistero della CROCE in poesia
Da un’omelia nella Chiesa di Padre Pio
giovedì 1 marzo 2018
22.28
Nel tempo di Quaresima, abbiamo seguito in diretta tramite Tele Radio Padre Pio, l'omelia del Venerdì di un Sacerdote che ha riportato il mistero della Croce nella Letteratura, a cominciare da una poesia che lo stesso Sacerdote aveva imparato a Scuola da bambino. Vogliamo raccoglierle, ricercare gli autori e riproporle alla nostra lettura in questo tempo di Quaresima, nei dolori che portiamo nella vita.
"La Chiavina d'oro"
"Il mio penare è una chiavina d'oro,
piccola sì, ma che apre un gran tesoro.
È croce, ma è croce di Gesù:
quando l'abbraccio, non la sento più.
Non ho contato i giorni del dolore:
so che Gesù li ha scritti nel suo cuore.
Vivo momento per momento e allora
il giorno passa come se fosse un'ora.
Mi han detto che guardata dal di là
la vita tutta un attimo parrà.
Passa la vita, vigilia di festa,
muore la morte, il paradiso resta.
Due stille ancora dell'amaro pianto
e di vittoria poi l'eterno canto!"
L'autore, Padre Giovanni Bigazzi era nato il 12 luglio 1877 a Certignano in Valdarno (Castelfranco di Sopra – Arezzo). Il 1° luglio 1938, festa del Preziosissimo Sangue di Gesù, P. Giovanni Bigazzi celebra la sua ultima Messa. Il 12 luglio riceve Gesù, Viatico per la vita eterna e l'Olio degli infermi. È il suo 61° compleanno. L'indomani, il 13 luglio 1938, va incontro a Dio, sereno come un santo, il santo che era santo.
"La Croce".
Quando io nacqui vidi una Croce,
tutti siam nati per portare la croce,
guardai, guardai, guardai,
tutti portano la croce quaggiù
e stringendo la croce abbracciai
che del ciel assegnata mi fu.
(Mio padre Giovanni Di Nunno, uomo di poche parole e di molto lavoro, come tanti nostri padri dei campi contadini, recitava spesso questa poesia con commozione. Solo dopo la scomparsa di mio padre, ho ricercato e trovato nel 2015 la poesia completa della "Croce", composta da Pietro Paolo Parzanese, sacerdote, scrittore, poeta dei poveri, nato ad Ariano Irpino il 1809 e deceduto a soli 42 anni per infezione tifoidea a Napoli il 1852.
REGNAVIT A LIGNO DEUS
La citazione riportata nell'omelia è tratta dall'Inno sacro VEXILLA REGIS del VI secolo, cantato nel Venerdì Santo.. Il verso declama. "Dio Regna dal Legno (della Croce)".
È significativo che molti antichi leggessero il v. 10 del Salmo 96, "Dite fra i popoli: il Signore Regna", con una suggestiva integrazione cristologica: « Il Signore regnò dal legno ». È anche una catechesi riportata da Giovanni Paolo II nell'udienza generale del Mercoledì 18 settembre 2002 per la Festa di Cristo Re.
Lo stesso Inno Vexilla Regis riporta :
O Crux ave, spes unica,
Salve o Croce, unica speranza.
La locuzione è spesso riportata nei monumenti e nelle croci missionarie, come sul cippo marmoreo di Piazza Ferrara del 28 Aprile 1947 a Canosa di Puglia, da me restaurato nel 1996. L'omelia del Sacerdote cita lo scrittore cristiano Paul Claudel in una illuminata poesia sul Dolore: "Il dolore è come una mandorla amara che si getta sul ciglio della strada, ripassando per la medesima via vi troviamo un mandorlo in fiore". E Padre Pio annota nella sua vita di crocefisso e così ci parla nel Santo Rosario Meditato. Nel Quarto Mistero Doloroso scrive: "Sotto la croce s'impara ad amare e io non la do a tutti, ma solo alle anime che mi sono più care" (Epist. I, 339). Nel Quinto Mistero Doloroso scrive: "Gesù ti presenta una croce... sì, ma non perderti d'animo: la croce di Gesù fu molto più pesante; non temere; egli è vicinissimo a te; e ti guarda; è lì per alleviarti i dolori" (Epist. IV, 696). "Per crucem ad lucem", attraverso la Croce si giunge alla luce della Resurrezione.
maestro Giuseppe Di Nunno – Quaresima dell'Anno del Signore 2018
"La Chiavina d'oro"
"Il mio penare è una chiavina d'oro,
piccola sì, ma che apre un gran tesoro.
È croce, ma è croce di Gesù:
quando l'abbraccio, non la sento più.
Non ho contato i giorni del dolore:
so che Gesù li ha scritti nel suo cuore.
Vivo momento per momento e allora
il giorno passa come se fosse un'ora.
Mi han detto che guardata dal di là
la vita tutta un attimo parrà.
Passa la vita, vigilia di festa,
muore la morte, il paradiso resta.
Due stille ancora dell'amaro pianto
e di vittoria poi l'eterno canto!"
L'autore, Padre Giovanni Bigazzi era nato il 12 luglio 1877 a Certignano in Valdarno (Castelfranco di Sopra – Arezzo). Il 1° luglio 1938, festa del Preziosissimo Sangue di Gesù, P. Giovanni Bigazzi celebra la sua ultima Messa. Il 12 luglio riceve Gesù, Viatico per la vita eterna e l'Olio degli infermi. È il suo 61° compleanno. L'indomani, il 13 luglio 1938, va incontro a Dio, sereno come un santo, il santo che era santo.
"La Croce".
Quando io nacqui vidi una Croce,
tutti siam nati per portare la croce,
guardai, guardai, guardai,
tutti portano la croce quaggiù
e stringendo la croce abbracciai
che del ciel assegnata mi fu.
(Mio padre Giovanni Di Nunno, uomo di poche parole e di molto lavoro, come tanti nostri padri dei campi contadini, recitava spesso questa poesia con commozione. Solo dopo la scomparsa di mio padre, ho ricercato e trovato nel 2015 la poesia completa della "Croce", composta da Pietro Paolo Parzanese, sacerdote, scrittore, poeta dei poveri, nato ad Ariano Irpino il 1809 e deceduto a soli 42 anni per infezione tifoidea a Napoli il 1852.
REGNAVIT A LIGNO DEUS
La citazione riportata nell'omelia è tratta dall'Inno sacro VEXILLA REGIS del VI secolo, cantato nel Venerdì Santo.. Il verso declama. "Dio Regna dal Legno (della Croce)".
È significativo che molti antichi leggessero il v. 10 del Salmo 96, "Dite fra i popoli: il Signore Regna", con una suggestiva integrazione cristologica: « Il Signore regnò dal legno ». È anche una catechesi riportata da Giovanni Paolo II nell'udienza generale del Mercoledì 18 settembre 2002 per la Festa di Cristo Re.
Lo stesso Inno Vexilla Regis riporta :
O Crux ave, spes unica,
Salve o Croce, unica speranza.
La locuzione è spesso riportata nei monumenti e nelle croci missionarie, come sul cippo marmoreo di Piazza Ferrara del 28 Aprile 1947 a Canosa di Puglia, da me restaurato nel 1996. L'omelia del Sacerdote cita lo scrittore cristiano Paul Claudel in una illuminata poesia sul Dolore: "Il dolore è come una mandorla amara che si getta sul ciglio della strada, ripassando per la medesima via vi troviamo un mandorlo in fiore". E Padre Pio annota nella sua vita di crocefisso e così ci parla nel Santo Rosario Meditato. Nel Quarto Mistero Doloroso scrive: "Sotto la croce s'impara ad amare e io non la do a tutti, ma solo alle anime che mi sono più care" (Epist. I, 339). Nel Quinto Mistero Doloroso scrive: "Gesù ti presenta una croce... sì, ma non perderti d'animo: la croce di Gesù fu molto più pesante; non temere; egli è vicinissimo a te; e ti guarda; è lì per alleviarti i dolori" (Epist. IV, 696). "Per crucem ad lucem", attraverso la Croce si giunge alla luce della Resurrezione.
maestro Giuseppe Di Nunno – Quaresima dell'Anno del Signore 2018