Stilus Magistri
IL PRESEPE DI GRECCIO
In un progetto volontario riprodotto nella Scuola "E. De Muro Lomanto" a Canosa
giovedì 12 dicembre 2019
6.52
La visita di Papa Francesco dell' 1 dicembre 2019 al Presepe di Greccio con la promulgazione della Lettera Apostolica "Admirabile Signum" sul valore del Presepe e sulla storia del Presepe di Greccio nelle mani di Francesco d'Assisi nel 25 dicembre del 1223, la Scuola "E.De Muro Lomanto" di Canosa di Puglia(BT) ripropone il presepe di Greccio riprodotto nel 2005 in un progetto volontario dei Docenti e in un percorso formativo dei bambini. La Dirigente Scolastica, Dottoressa Nadia Landolfi, in condivisione ha voluto da quell'anno che il dipinto fosse esposto permanentemente nell'Aula Magna della Scuola, Aula di laboratorio di Informatica. Riportiamo di seguito la lettera culturale e formativa del Natale 2005, nella continuità progettuale nella condivisione delle parole di Papa Francesco nel valore del Presepe da riscoprire "nelle case, nelle piazze, nelle Scuole". Nella Scuola Primaria De Muro Lomanto il presepe di radici francescane è rimasto "appeso ad una parete", come nella storia dell'umanità emerge ovunque la parete di Betlemme, di storia, di arte, di cultura, di spiritualità, di cristianità di intercultura del Bambino Gesù.
Lettera a Scuola del Natale 2005
La rappresentazione del Natale è legata nel nostro Paese al Presepe, che aiuta grandi e bambini ad accostarsi all'evento della Natività di Betlemme e all'Anno Zero, Anno del Signore (A.D.), a cui sono datati i nostri calendari con la nostra civiltà. Nella Scuola Elementare "Enzo De Muro Lomanto" di Canosa, nella classi di 3^ C e 3^ D guidate dagli insegnanti Sabina Barbarossa, Clementina Di Biase e Peppino Di Nunno con il coordinamento del Dirigente dott.sa Nadia Landolfi, è stato svolto un itinerario formativo interdisciplinare sulla storia del presepe, che da otto secoli è nato a Greccio nelle mani di Francesco d'Assisi. "Maestro, che significa Presepe?" , è stata la domanda di una bambina a cui è seguita la lettura sul dizionario che i bambini hanno in classe. "Chi l'avrebbe mai detto!" ha annotato una bambina che presepe significa "mangiatoia", perché il Santo del Fanciullo di Betlemme nell'Anno 1223, tornando da Roma dall'incontro con Papa Onorio III, aveva espresso una grande idea: "Voglio vedere con gli occhi i disagi in cui si è trovato il neonato e come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l'asinello".
Così anche i bambini a scuola , riscoprendo le fonti storiche francescane, hanno rivisto con gli occhi la "mangiatoia" di Greccio con la paglia e il sacro altare posto sopra al Presepe, su cui è posta una epigrafe letta e compresa nelle lezioni del mattino. Ma gli insegnanti, con la collaborazione di genitori e di volontari della città, che portano il bel nome di Angelo e Angioletto, hanno riprodotto in misura reale la Grotta di Greccio, visitata da tanti pellegrini del mondo e dal grande Papa Giovanni Paolo II, a cui bambini hanno dedicato il canto Jesus Christ di Marco Frisina.
E se la bellezza salverà il mondo occorre conoscere a scuola l'arte ed il patrimonio artistico del Cristianesimo e del Presepe, perché nella scuola di Giotto sulla umile, povera e semplice mangiatoia, testimone del mistico evento di Frate Fratesco, un artista del 1400, il maestro di Narni, realizzò un affresco prezioso che raffigura la natività di Betlemme e la natività di Greccio. Così il Maestro Peppino Di Nunno ha realizzato la riproduzione di questo dipinto che sulla parete della scuola è diventata una pagina della bellezza del Natale. Accanto il logo della Pro Loco di Greccio, studiato dai bambini, che scoprono anche la Pro Loco di Canosa in un percorso di educazione alla convivenza civile, ha sviluppato l'idea francescana del presepe. La Pro Loco di Greccio ha comunicato il suo apprezzamento "per il bel lavoro svolto dai bambini".
Anche il Santuario di Greccio , che da mesi ha svolto un legame di conoscenze e di valori con la stessa scuola, ha espresso il proprio apprezzamento ed è stato visitato da una alunna con la sua famiglia. La grotta di Greccio, la Nuova Betlemme, è stata ricostruita in una scuola di bambini di Canosa e forse quest'anno Babbo Natale porterà in dono a questi bambini nelle loro case un po' di paglia vera per fare una "mangiatoia": basterà stendere un fazzoletto bianco come fasce e poi deporre un Bambinello e così nel cuore e con gli occhi di san Francesco sarà Buon Natale!
Maestro Peppino Di Nunno
Lettera a Scuola del Natale 2005
La rappresentazione del Natale è legata nel nostro Paese al Presepe, che aiuta grandi e bambini ad accostarsi all'evento della Natività di Betlemme e all'Anno Zero, Anno del Signore (A.D.), a cui sono datati i nostri calendari con la nostra civiltà. Nella Scuola Elementare "Enzo De Muro Lomanto" di Canosa, nella classi di 3^ C e 3^ D guidate dagli insegnanti Sabina Barbarossa, Clementina Di Biase e Peppino Di Nunno con il coordinamento del Dirigente dott.sa Nadia Landolfi, è stato svolto un itinerario formativo interdisciplinare sulla storia del presepe, che da otto secoli è nato a Greccio nelle mani di Francesco d'Assisi. "Maestro, che significa Presepe?" , è stata la domanda di una bambina a cui è seguita la lettura sul dizionario che i bambini hanno in classe. "Chi l'avrebbe mai detto!" ha annotato una bambina che presepe significa "mangiatoia", perché il Santo del Fanciullo di Betlemme nell'Anno 1223, tornando da Roma dall'incontro con Papa Onorio III, aveva espresso una grande idea: "Voglio vedere con gli occhi i disagi in cui si è trovato il neonato e come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l'asinello".
Così anche i bambini a scuola , riscoprendo le fonti storiche francescane, hanno rivisto con gli occhi la "mangiatoia" di Greccio con la paglia e il sacro altare posto sopra al Presepe, su cui è posta una epigrafe letta e compresa nelle lezioni del mattino. Ma gli insegnanti, con la collaborazione di genitori e di volontari della città, che portano il bel nome di Angelo e Angioletto, hanno riprodotto in misura reale la Grotta di Greccio, visitata da tanti pellegrini del mondo e dal grande Papa Giovanni Paolo II, a cui bambini hanno dedicato il canto Jesus Christ di Marco Frisina.
E se la bellezza salverà il mondo occorre conoscere a scuola l'arte ed il patrimonio artistico del Cristianesimo e del Presepe, perché nella scuola di Giotto sulla umile, povera e semplice mangiatoia, testimone del mistico evento di Frate Fratesco, un artista del 1400, il maestro di Narni, realizzò un affresco prezioso che raffigura la natività di Betlemme e la natività di Greccio. Così il Maestro Peppino Di Nunno ha realizzato la riproduzione di questo dipinto che sulla parete della scuola è diventata una pagina della bellezza del Natale. Accanto il logo della Pro Loco di Greccio, studiato dai bambini, che scoprono anche la Pro Loco di Canosa in un percorso di educazione alla convivenza civile, ha sviluppato l'idea francescana del presepe. La Pro Loco di Greccio ha comunicato il suo apprezzamento "per il bel lavoro svolto dai bambini".
Anche il Santuario di Greccio , che da mesi ha svolto un legame di conoscenze e di valori con la stessa scuola, ha espresso il proprio apprezzamento ed è stato visitato da una alunna con la sua famiglia. La grotta di Greccio, la Nuova Betlemme, è stata ricostruita in una scuola di bambini di Canosa e forse quest'anno Babbo Natale porterà in dono a questi bambini nelle loro case un po' di paglia vera per fare una "mangiatoia": basterà stendere un fazzoletto bianco come fasce e poi deporre un Bambinello e così nel cuore e con gli occhi di san Francesco sarà Buon Natale!
Maestro Peppino Di Nunno