Stilus Magistri
Il Presepio francescano della Grotta di Greccio, rievocato nell’affresco del 1409
Un’opera formativa riprodotta a Canosa di Puglia
domenica 24 dicembre 2023
23.21
Piazza San Pietro, "piazza cuore di Roma e del mondo", lo scorso 9 dicembre 2023 ha esposto alla nostra ammirazione il Presepio monumentale con San Francesco e la Grotta di Greccio, nella ricorrenza dell'Ottavo Centenario del Presepio, celebrato dal Padre Serafico Francesco nella notte del 25 Dicembre 1223. Nell'accoglienza di questo patrimonio francescano di storia, di arte, di fede, di devozione, di cultura abbiamo promosso uno studio dell'affresco della Grotta di Greccio con la collaborazione stimata del Santuario Francescano del Presepio di Greccio. Già in precedenza nel dicembre 2005 abbiamo realizzato un progetto volontario presepistico nella Scuola Primaria Enzo De Muro Lomanto, dipingendo su legno una lunetta di cm. 200 x 90 che riproduce l'affresco di Greccio, allegando il componimento «La "mangiatoia" di Greccio», valorizzando il lessico latino "praesepium" che significa "mangiatoia". Il pannello con la condivisione della Dirigente Scolastica Nadia Landolfi dal 2005 è esposto nell'Aula Magna come documento didattico e pedagogico. In questo dicembre 2023, nell'VIII Centenario del primo presepe abbiamo realizzato un pannello di cm 100 x 70 in stampa riportando il dettaglio riscoperto della trabeazione mensa incisa in latino. Volontariamente abbiamo realizzato dieci pannelli offrendoli a Scuole e Chiese di Canosa di Puglia.
La Grotta di Greccio
Nella Valle santa Reatina il nucleo del Santuario Francescano della Cappella fu edificato nel 1228, anno della canonizzazione del Santo e ricavato nella Grotta in cui Francesco rappresentò il Presepio vivente nel Natale del 1223.
L'affresco della Grotta di Greccio
Il Presepio di Greccio ripropone l'iconografia dell'omonima scena dipinta da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi, mentre l'affresco di Greccio datato al 1409 è opera dell'anonimo Maestro di Narni. La parte sinistra illustra la natività rievocata da Francesco a Greccio, dove il Santo in veste diaconale con la dalmatica bianca è inginocchiato davanti al Bambino, che nel simulacro si destò in prodigio e sorrise ai suoi occhi nella celebrazione della Santa Messa. Alle spalle il popolo di Greccio con il nobile Giovanni Velita e sua moglie. All'estremità sinistra figura Maria Maddalena Protettrice degli Eremiti.
La parte destra illustra la natività originaria di Betlemme, mostrando la Vergine Maria distesa su triclinio mentre allatta Gesù Bambino alla presenza di San Giuseppe. Il Bambino "avvolto in fasce", «et pannis eum involvit» (Vulgata, Luca 2,7), secondo l'usanza medievale fino al '900 della mia generazione è posto in una mangiatoia, «et positum in praesepio», riteniamo a forma di sarcofago bizantino, presagio della morte e risurrezione di Gesù. Francesco volle rivivere la natività e il disagio del Bambino sulla nuda roccia che secondo la tradizione è presente nella Grotta di Greccio, Betlemme Francescana e culla del Presepio. Riviviamo l'evento di Betlemme che ha datato la nostra storia nell'ANNO DOMINI , A. D., riviviamo l'evento francescano del primo Presepio nella notte di Natale del 1223 accostandoci al Presepio, «Admirabilem signum» e "Simbolo di Pace e di Fratellanza". Buon Natale!
Maestro Giuseppe Di Nunno
Presepista di 25 progetti di Scuola.
La Grotta di Greccio
Nella Valle santa Reatina il nucleo del Santuario Francescano della Cappella fu edificato nel 1228, anno della canonizzazione del Santo e ricavato nella Grotta in cui Francesco rappresentò il Presepio vivente nel Natale del 1223.
L'affresco della Grotta di Greccio
Il Presepio di Greccio ripropone l'iconografia dell'omonima scena dipinta da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi, mentre l'affresco di Greccio datato al 1409 è opera dell'anonimo Maestro di Narni. La parte sinistra illustra la natività rievocata da Francesco a Greccio, dove il Santo in veste diaconale con la dalmatica bianca è inginocchiato davanti al Bambino, che nel simulacro si destò in prodigio e sorrise ai suoi occhi nella celebrazione della Santa Messa. Alle spalle il popolo di Greccio con il nobile Giovanni Velita e sua moglie. All'estremità sinistra figura Maria Maddalena Protettrice degli Eremiti.
La parte destra illustra la natività originaria di Betlemme, mostrando la Vergine Maria distesa su triclinio mentre allatta Gesù Bambino alla presenza di San Giuseppe. Il Bambino "avvolto in fasce", «et pannis eum involvit» (Vulgata, Luca 2,7), secondo l'usanza medievale fino al '900 della mia generazione è posto in una mangiatoia, «et positum in praesepio», riteniamo a forma di sarcofago bizantino, presagio della morte e risurrezione di Gesù. Francesco volle rivivere la natività e il disagio del Bambino sulla nuda roccia che secondo la tradizione è presente nella Grotta di Greccio, Betlemme Francescana e culla del Presepio. Riviviamo l'evento di Betlemme che ha datato la nostra storia nell'ANNO DOMINI , A. D., riviviamo l'evento francescano del primo Presepio nella notte di Natale del 1223 accostandoci al Presepio, «Admirabilem signum» e "Simbolo di Pace e di Fratellanza". Buon Natale!
Maestro Giuseppe Di Nunno
Presepista di 25 progetti di Scuola.