Stilus Magistri
In memoria di Giulia Cecchettin
Dedicata dalla Puglia la pagina del libro del Campanile della Chiesa di Padova
venerdì 2 febbraio 2024
16.29
Nel giorno del 2 febbraio 2024 abbiamo condiviso dalla RAI e dai mezzi di comunicazione la laurea in Ingegneria bio medica dall'Università di Padova conferita in memoria alla giovane Giulia Cecchettin, vittima innocente femminile, privata della vita e della seduta di Laurea, coronamento dei suoi studi, privata del suo verde alloro. "Visto l'art 26 delle carriere degli studenti sul conferimento dei titoli di laurea ala memoria, vista la deliberazione del senato accademico del 12 dicembre 2023, conferiamo a Giulia Cecchettin, nata a Padova il 5 maggio del 2001, la laurea in ingegneria biomedica, e con questo rilasciamo il diploma. Congratulazioni Giulia". Con queste parole la rettrice di Padova Daniela Mapelli ha conferito la laurea alla memoria a Giulia Cecchettin, la giovane uccisa l'11 novembre 2023. Un lungo applauso, con tutto il pubblico nell'aula magna del Bo ed il senato Accademico in piedi, ha accompagnato la consegna del diploma e di una corona di alloro ai familiari di Giulia. Elena Cecchettin, presente con il padre, Gino ed il fratello, Davide, non ha saputo trattenere la commozione mentre le veniva consegnato il diploma attribuito alla sorella.
Nel giorno delle esequie abbiamo dedicato la pagina di Padova del Libro OCTAVA DIES dei Campanili da Canosa di Puglia al Veneto. La Basilica Abbazia di Santa Giustina in Prato della Valle a Padova nelle radici del X secolo riporta un Campanile di architettura medievale di altezza di 74 metri, riscoperto nell'opera di studio volontaria e unica nel Campanile contattando il benemerito Abate OSB Don Giulio Pagnon dell'Ordine di San Benedetto e l'Archivio di Stato di Padova. Attraverso la preziosa foto dello Studio Foto Marco Ramin abbiamo rilevato e scoperto la croce cosmica, presente nei Campanili veneti e la banderuola interpretata da Don Giulio nelle immagini intagliate di Santa Giustina Martire con la pala del Martirio. La Croce cosmica del Campanile di Santa Giustina è peculiare con sferette e terminazioni ancorate di radice veneziana su una cuspide cupoliforme orientale su tamburo ottagonale dell'Octava Dies della Resurrezione.
Così ci ha scritto in condivisione nel libro Don Giulio prima della stampa da me sostenuta, disteso a letto per precarietà motorie invalidanti: "Gli ambienti storici ispirano sempre il nostro presente e apprezzo lo studio dei Campanili veneti e la citazione del nostro Campanile". Il femminicidio è anche un martirio dei nostri tempi e abbiamo condiviso con emozione la Messa e la Preghiera nelle esequie e il sapiente e dignitoso messaggio del padre che invoca la "connessione umana" nei tempi che viviamo nei social. Nel giorno delle esequie di una nostra "figlia" italiana abbiamo inoltrato la dedicazione dell'opera di studio in Padova alla Segreteria del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia presente alle esequie.
La stessa Segreteria in dignità ha trasmesso il 31 gennaio lettera al Cav. Giuseppe Di Nunno di "riconoscenza per la vicinanza alla Comunità per la tragica scomparsa di Giulia Cecchettin, facendo memoria della Laurea per una figura da noi vista come una nipote, una figlia, una sorella". "Alimentare il ricordo significa educare contro la violenza del genere, passo indispensabile per costruire una Società più giusta e inclusiva". Dott. Luca Zaia in firma olografa. I Campanili simbolo di arte sacra, di storia, di cultura, di spiritualità si elevano verso il cielo sulla terra in preghiera e uniscono le genti dalla Puglia a Padova, di cui abbiamo promosso opera di studio del Sigillo dell'Università Patavina nella Laurea di due miei figli, Gianfranco e Davide. Il Campanile di Santa Giustina che ha diffuso i mesti rintocchi delle esequie, rintocca ancora oggi nelle nostre coscienze, fa memoria, educa con la Fede seduta sulle tombe " i Viventi nel silenzio degli estinti"...e così sia!
Maestro Giuseppe Di Nunno
Nel giorno delle esequie abbiamo dedicato la pagina di Padova del Libro OCTAVA DIES dei Campanili da Canosa di Puglia al Veneto. La Basilica Abbazia di Santa Giustina in Prato della Valle a Padova nelle radici del X secolo riporta un Campanile di architettura medievale di altezza di 74 metri, riscoperto nell'opera di studio volontaria e unica nel Campanile contattando il benemerito Abate OSB Don Giulio Pagnon dell'Ordine di San Benedetto e l'Archivio di Stato di Padova. Attraverso la preziosa foto dello Studio Foto Marco Ramin abbiamo rilevato e scoperto la croce cosmica, presente nei Campanili veneti e la banderuola interpretata da Don Giulio nelle immagini intagliate di Santa Giustina Martire con la pala del Martirio. La Croce cosmica del Campanile di Santa Giustina è peculiare con sferette e terminazioni ancorate di radice veneziana su una cuspide cupoliforme orientale su tamburo ottagonale dell'Octava Dies della Resurrezione.
Così ci ha scritto in condivisione nel libro Don Giulio prima della stampa da me sostenuta, disteso a letto per precarietà motorie invalidanti: "Gli ambienti storici ispirano sempre il nostro presente e apprezzo lo studio dei Campanili veneti e la citazione del nostro Campanile". Il femminicidio è anche un martirio dei nostri tempi e abbiamo condiviso con emozione la Messa e la Preghiera nelle esequie e il sapiente e dignitoso messaggio del padre che invoca la "connessione umana" nei tempi che viviamo nei social. Nel giorno delle esequie di una nostra "figlia" italiana abbiamo inoltrato la dedicazione dell'opera di studio in Padova alla Segreteria del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia presente alle esequie.
La stessa Segreteria in dignità ha trasmesso il 31 gennaio lettera al Cav. Giuseppe Di Nunno di "riconoscenza per la vicinanza alla Comunità per la tragica scomparsa di Giulia Cecchettin, facendo memoria della Laurea per una figura da noi vista come una nipote, una figlia, una sorella". "Alimentare il ricordo significa educare contro la violenza del genere, passo indispensabile per costruire una Società più giusta e inclusiva". Dott. Luca Zaia in firma olografa. I Campanili simbolo di arte sacra, di storia, di cultura, di spiritualità si elevano verso il cielo sulla terra in preghiera e uniscono le genti dalla Puglia a Padova, di cui abbiamo promosso opera di studio del Sigillo dell'Università Patavina nella Laurea di due miei figli, Gianfranco e Davide. Il Campanile di Santa Giustina che ha diffuso i mesti rintocchi delle esequie, rintocca ancora oggi nelle nostre coscienze, fa memoria, educa con la Fede seduta sulle tombe " i Viventi nel silenzio degli estinti"...e così sia!
Maestro Giuseppe Di Nunno