Stilus Magistri

La Lampada di San Francesco di Assisi a Scuola

Fra gli Studenti del Liceo di Canosa di Puglia

La ricorrenza del 4 ottobre, festa di San Francesco, Patrono d'Italia, porge un messaggio anche alla Comunità civile e si riscopre patrimonio culturale, ed educativo a Scuola, in un itinerario di Storia, Arte, Letteratura, Morale e Religione.
Con l'accoglienza della Dirigente del Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Canosa di Puglia, della Docente di Lettere, prof.ssa Giulia Giorgio e soprattutto dei giovani studenti, abbiamo svolto un momento di conoscenza e di formazione sulla Lampada di Assisi, che ogni anno nel 4 ottobre costituisce fulcro di aggregazione delle Regioni d'Italia, le quali a turno accendono la lampada, donando il proprio olio d'oliva.
È un rito antico, che si lega ai lumini votivi ad olio, che erano un tenue bagliore dei nostri nonni in casa. Assisi diventa la Casa degli Italiani, con la lampada votiva perennemente accesa sulla tomba del Poverello di Dio, nella luce dell'Umanesimo Francescano, che trova posto a scuola, accanto agli studi di altri Umanesimi, per il messaggio di Pace, di fraternità di dialogo interculturale fra le Religioni.
Nel legame tra Cristianesimo e Città, la Festa di San Francesco di Assisi è stata riconosciuta dal Parlamento della Repubblica Italiana come "solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni" (Legge n. 24 del 10 febbraio 2005).
  • La Lampada di San Francesco d'Assisi
La lampada votiva, di altezza m. 1,20, è opera dell'architetto Ugo Tarchi nell'anno 1937.
L'opera, tutta in bronzo lucido ed argento, ha un asse centrale forgiato a croce, che s'innalza dal fondo della coppa in alabastro, di forma semisferica a simboleggiare il mondo.
In alto la turrita corona d'Italia reca quattro scudetti riferiti all'epoca storica. Sull'orlo della coppa si staccano le parole del verso dantesco: "Altro non è che di suo lume un raggio" (Paradiso, canto XXVI, v. 33).
Il linguaggio del divino poeta si attribuisce al Poverello di Dio, mistica luce spiritale, di cui la lampada è un raggio di tenue bagliore, che si espande dalla tomba di nuda pietra del Santo, Patrono d'Italia. Al di sopra della coppa, tre colombe d'argento sostengono col becco una corona d'ulivo, simbolo universale di Pace.
La lampada si inserisce nel patrimonio artistico e spirituale dell'Umanesimo Francescano, che da otto secoli illumina ed educa il cuore dell'uomo.
  • 4 Ottobre 2013 e la visita di Papa Francesco
Quest'anno 2013, spetta all'Umbria donare l'olio per accendere la lampada, mentre Assisi diventa luogo mondiale di Pace e di Fraternità con la visita storica di Papa Francesco.
Abbiamo inviato un componimento-messaggio, "Un saio bianco ad Assisi" al Sacro Convento dell'Umbria, con l'accoglienza e la condivisione del www.sanfrancesco.org , ricevendo una foto della lampada, di Mauro Berti, da esporre a scuola, come momento formativo e ricevendo una lettera di condivisione, con cartoncino artistico di San Francesco dal Fr. Mauro Gambetti, Custode Generale del Sacro Convento di San Francesco.
A Scuola, nel giorno della vigilia abbiamo incontrato gli Studenti della Classe 1^ della Sezione Liceo Classico e le classi 3^ B e 4^ B, che hanno vissuto con la Docente prof. Giulia Giorgio, e con i Docenti proff. Bologna Donato, Rana Saverio, Tripiciano Nicolò.
Abbiamo acceso a scuola anche un lumino ad olio d'oliva della nostra città, nella riscoperta della cultura dei padri e del valore della natura e dell'ambiente, che effonde da secoli nell'Ulivo, simbolo anche di Pace e convivenza civile.
Su questi vie di conoscenze e di valori è stato vissuto un momento meraviglioso alla vigilia della Festa del 4 Ottobre, con una profonda e commovente attenzione e condivisione dei giovani studenti, che alla fine hanno inviato un caloroso applauso al "Saio bianco" che giunge ad Assisi, e che farà giungere l'eco fino alle pietre sacre, per posarsi come luce giovanile accanto al bagliore della Lampada di Assisi.
Accendiamo su ogni davanzale della città un cero, a moltiplicare il bagliore spirituale della Lampada di San Francesco d'Assisi, in omaggio al cuore di Papa Francesco, cui porgiamo i nostri Auguri.

Buona Festa d'Italia!
maestro Giuseppe Di Nunno
Canosa di Puglia, 3 ottobre 2013
3^ Liceo-Canosa4^ Liceo-Canosa1^ Liceo Classico-CanosaLa lampada francescana a scuolaUn lumino a scuolaPapa Francesco Assisi 2013Lampada Votiva


Un saio bianco ad Assisi

Tra le pietre medievali di Assisi,
dove si leva il Canto delle Creature,
dove il silenzio è preghiera del cuore,
e la preghiera si fa lingua universale,

tra le pietre d'arte e di bellezza,
dove arde una pietra tombale,
del Santo poverello francescano
nella fiamma dell'olio italiano,

tra le pietre nude di storia
intrise di cristiana memoria,
con la Porta santa del cielo
in santa Maria degli Angeli,

tra le pietre e la paglia dei pastori,
dove gli occhi si schiusero di gioia
al divino Bambino nella mangiatoia
su un altare presepe di mezzanotte,

tra le pietre dove germogliano i fiori
e giungono giovani Promessi Sposi,
a volare verso le bianche tortorelle,
preparandosi alle cose più belle,

tra le pietre riparate della Chiesa,
intrise di sangue del Crocefisso,
con Gesù Pane Vivo e Vangelo
disceso pellegrino dal cielo,

tra le pietre povere di Francesco,
risuonano zoccoli di cavallo,
in cammino da Assisi a Roma
a chiamarti per la Festa d'Italia,

tra le pietre umbre di santità,
giunge oggi con un saio bianco
un Padre con le scarpe risuolate
tra i piedi scalzi dei Francescani.

Giunge e otto secoli attesi
si fanno un battito di ciglia
per la Chiesa e la sua famiglia,
col Papa di nome Francesco,

che porta nel Suo cuore Gesù,
che porta nella mente lo Spirito,
che porta l'abbraccio di Maria,
ed effonde il profumo di Nardo,
olio del Vangelo ad ungere Gesù,
olio sacro per ungere i poveri
e fare tutti, Fratelli e figli di Dio.

I disegni di Dio si compiono in Te,
i disegni di Dio si compiono in noi,
ora siamo qui, nel luogo dell'anima,
col cuore scalzo noi Ti incontriamo.

Benvenuto Papa Francesco ad Assisi,
dove si fa Speranza ogni crisi,
dove si fa Pace ogni religione,
e si fa Perdono ogni peccato,
dove si fa Amore ogni dolore.

Auguri Papa Francesco al tuo nome,
Auguri Italia, madre terra benedetta,
Auguri Francescani di tutto il mondo
che fate di ogni bene, un seme fecondo.

Gesù Ti benedica, caro Papa Francesco,
lassù in cielo si affaccia San Francesco
e gli Angeli cantano tutti in gloria …
"Laudato sii, o mi Signore"…e così sia!

Da Canosa di Puglia
Giuseppe Di Nunno

Assisi, 4 ottobre 2013

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