Stilus Magistri
La Pietra dell’Unzione di Gerusalemme
Sarà presentata nella Chiesa della B. V. del Carmelo
lunedì 26 marzo 2018
22.26
Sulle vie di Gesù, posando i passi sulla Terra Santa e visitando il Santo Sepolcro nella Basilica di Gerusalemme, lo sguardo del pellegrino, le sue ginocchia, il suo bacio si posano nell'atrio della Basilica su una pietra rettangolare di marmo rossastro con striature bianche inquadrata da un grossa cornice marmorea ornata agli angoli di quattro pomi di ottone dorato. La pietra di marmo rosso posta dai Greci Ortodossi ha sostituito dopo il 1810 quella in marmo bianco con lo stemma di San Francesco e della Terra Santa. Le dimensioni della Pietra, distaccata da terra di cm. 30, sono riportate da Padre De Géramb nel libro "Pellegrinaggio a Gerusalemme, 1831", della Libreria dell'Università di California: " lunghezza di otto piedi e larghezza di due", che equivalgono a m. 2,43 x cm. 70 circa. È la Pietra dell'Unzione, venerata secondo l'antica tradizione, dove il corpo di Gesù venne unto di oli aromatici dopo la deposizione dalla Croce al suolo e la Lamentazione e prima di essere deposto nel Sepolcro. Il luogo è memoria dei Vangeli che riportano la sepoltura di Gesù; è il letto di roccia del Monte Calvario " dove il corpo del Signore, staccato dalla Croce, fu imbalsamato e avvolto in un lenzuolo prima d'essere inumato", come scrive Albert Storme, belga, nato a Mouscron nel 1917 e trapiantato tra i Francescani a Gerusalemme nel 1974, morto nel sonno dei giusti nel 1998, stimato studioso di ricerche archeologiche presso lo Studium Biblicum Franciscanum. Oggi la pietra, molto venerata dagli Ortodossi, appartiene alle tre Confessioni religiose, alla Comunità dei Francescani presenti dal 1333, degli Armeni e degli Ortodossi, che congiuntamente hanno installato a devozione otto lampade che ardono di continuo, sotto drappi di seta azzurra. Armeni, Ortodossi e Francescani a vicenda ogni giorno si recano ad incensare la Pietra. La Pietà di Nicodemo e di Giuseppe di Arimatea preparò il corpo di Gesù per la sepoltura con l'unzione di una mistura composta da mirra, una resina aromatica, e dall'aloe come era usanza nei Giudei. I Vangeli riportano il momento della Deposizione e Sepoltura con Matteo (27, 57-61), Marco (15, 42-47), Luca (23, 50-56) e Giovanni. Il quarto Evangelista, Giovanni, è l'unico che riporta l'uso della mistura con cui fu "aromatizzato" il corpo di Gesù prima della sepoltura con aloe e mirra, oli di cui si trovano tracce sulla Sacra Sindone di Torino.
La memoria dell'Epitaffio della Pietra dell'Unzione sarà presentata e divulgata a partire dalle ore 18,30 di martedì 27 marzo nella Chiesa della B. V. del Carmelo a Canosa di Puglia(BT) con la guida del Parroco Don Peppino Balice e la presenza della Chiesa Ortodossa nella persona di padre Stefan Catalin, Parroco della Chiesa Ortodossa Rumena di Trani, nell'Arcidiocesi della BAT. Il momento interconfessionale "Primavera dello Spirito.... sinfonia della vita risorta nell'Amore di Dio", si concluderà con l'esecuzione di brani musicali a cura della Banda "Giuseppe Verdi".
La memoria dell'Epitaffio della Pietra dell'Unzione sarà presentata e divulgata a partire dalle ore 18,30 di martedì 27 marzo nella Chiesa della B. V. del Carmelo a Canosa di Puglia(BT) con la guida del Parroco Don Peppino Balice e la presenza della Chiesa Ortodossa nella persona di padre Stefan Catalin, Parroco della Chiesa Ortodossa Rumena di Trani, nell'Arcidiocesi della BAT. Il momento interconfessionale "Primavera dello Spirito.... sinfonia della vita risorta nell'Amore di Dio", si concluderà con l'esecuzione di brani musicali a cura della Banda "Giuseppe Verdi".