Stilus Magistri
La pigna di via Bovio
Dalla Villa Comunale alla Scuola Bovio, alla Cattedrale di S. Sabino
giovedì 31 maggio 2018
23.56
Entrando e visitando la vetusta Scuola Media Statale "Giovanni Bovio" di Canosa di Puglia(BT), posiamo la mano sulla ringhiera della scalinata dove i nostri occhi scorgono il simbolo di una pigna di ghisa. La ritroviamo anche all'inizio della ringhiera dell'ingresso a destra, ma quella dell'ingresso di sinistra risulta più consumato dalle mani di tante generazioni che portavano e portano ancora oggi agli Uffici scolastici e alla Direzione. È trascorso più di un secolo dalla nascita della Scuola intitolata a Giovanni Bovio nel 1892 sulle pietre del basolato storico di pietra vulcanica e calcarea che raccontano la storia. Ma sono le pietre di Via Giovanni Bovio a condurci verso la Villa Comunale, dove abbiamo riscoperto nel 2014 la storia della "rinchiera e dell'orchestra" dalle fonti dell'Archivio Storico Comunale. Fermiamo i passi e posiamo la mani sulla ringhiera affacciati verso la Cattedrale di San Sabino, ritrovando la stessa pigna di ferro fuso, opera della Ditta Lindemann di Bari, avvenuta nella ristrutturazione della Villa comunale con Delibera del 3 aprile 1876. Nella struttura dell'Orchestra la pigna in ghisa figura per 14 volte. È lo stesso periodo in cui viene realizzata la ringhiera dell'edificio scolastico sulla Via Nazionale di Barletta, del Ginnasio Tecnico "Leopardi", che sarà poi intitolato a "Giovanni Bovio".
La Pigna, dal latino "pinea", strobilo del Pino, è un antichissimo simbolo pagano di rigenerazione, illuminazione, unità, vita eterna e si ritrova nel culto di antiche civiltà, fino ad essere citata nell'Inferno della Divina Commedia del poeta Dante al Canto XXXI, nei versi 58-59, dove viene paragonata alla faccia del gigante Nembrod: "La faccia sua mi parea come la Pina di San Pietro a Roma". Infatti una gigantesca PIGNA bronzea troneggia tra due pavoni antitetici in un cortile del VATICANO chiamato "La Corte della Pigna". Ma qui a Canosa di Puglia la PIGNA troneggia sull'apice dei tetti dell'antica Cattedrale di San Sabino, che ammiriamo in una foto trasmessa dall'Architetto Giuseppe Matarrese nel restauro del 2000. È una pigna di pietra con un chiodo di pietra di cm. 15 sulle tegole di terracotta della Cattedrale datata di recente al VI secolo in età sabiniana, "dum in humanis ageret", "mentre (il Vescovo Sabino) era in vita".
È un simbolo di Fede, nelle nostre radici cristiane, e viene ripresa in epoche successive all'interno della "pervetustissima" Cattedrale, in alto del pergamo marmoreo di Acceptus del 1030 e sul vertice del famoso seggio episcopale del 1080, icona della Cattedra della Cattedrale. Lo stesso ciborio dell'Altare Maggiore del 1908 sulla sommità delle quattro colonne riporta la pigna. Dalle foto ricevute dall'Osservatore Romano rileviamo la pigna nel pastorale di Papa Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, alla base del Crocifisso. La pigna figura anche nel bastone di Osiride (1224 a. C.) e al vertice del Caduceo di Hermes, verga del potere a rappresentare uno degli emblemi più significativi e misteriosi dell'arte antica e moderna. La pigna infatti si ritrova nella civiltà dei Babilonesi, degli Egizi, dei Greci, dei Romani, dei Cristiani.
Nel ciclo vitale della natura la pigna è simbolo di "maturazione" mentre si apre e rilascia i semi, come espansione della coscienza. E nella stessa anatomia del corpo umano ritroviamo nel cervello la "ghiandola pineale". detta per la sua forma. È la coscienza, la sapienza, l'illuminazione spirituale, il governo dell'Io. Nel mio libro di Dialettologia, "Sulle vie dei ciottoli", ho riportato l'etimologia latina della pigna (pinea) nel senso figurato popolare nei vocaboli "peniéuse" (aggettivo), "penùrie" (sostantivo) e "penié" (verbo). Sarebbe bello realizzare e donare alla Cattedrale di San Sabino a Canosa un pastorale di legno con la Pigna per il Vescovo della Diocesi. Ma intanto, cari ragazzi della Scuola Bovio e di Canosa, disegnate la pigna della ringhiera antica o la pigna di Via Bovio o della Cattedrale di S. Sabino e fate maturare la vostra coscienza, i vostri semi del sapere, dell'educazione, del "vero, del bello, del buono" nelle parole di Papa Francesco alla Scuola Italiana.
Buona pigna a tutti!
maestro Peppino Di Nunno
La Pigna, dal latino "pinea", strobilo del Pino, è un antichissimo simbolo pagano di rigenerazione, illuminazione, unità, vita eterna e si ritrova nel culto di antiche civiltà, fino ad essere citata nell'Inferno della Divina Commedia del poeta Dante al Canto XXXI, nei versi 58-59, dove viene paragonata alla faccia del gigante Nembrod: "La faccia sua mi parea come la Pina di San Pietro a Roma". Infatti una gigantesca PIGNA bronzea troneggia tra due pavoni antitetici in un cortile del VATICANO chiamato "La Corte della Pigna". Ma qui a Canosa di Puglia la PIGNA troneggia sull'apice dei tetti dell'antica Cattedrale di San Sabino, che ammiriamo in una foto trasmessa dall'Architetto Giuseppe Matarrese nel restauro del 2000. È una pigna di pietra con un chiodo di pietra di cm. 15 sulle tegole di terracotta della Cattedrale datata di recente al VI secolo in età sabiniana, "dum in humanis ageret", "mentre (il Vescovo Sabino) era in vita".
È un simbolo di Fede, nelle nostre radici cristiane, e viene ripresa in epoche successive all'interno della "pervetustissima" Cattedrale, in alto del pergamo marmoreo di Acceptus del 1030 e sul vertice del famoso seggio episcopale del 1080, icona della Cattedra della Cattedrale. Lo stesso ciborio dell'Altare Maggiore del 1908 sulla sommità delle quattro colonne riporta la pigna. Dalle foto ricevute dall'Osservatore Romano rileviamo la pigna nel pastorale di Papa Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, alla base del Crocifisso. La pigna figura anche nel bastone di Osiride (1224 a. C.) e al vertice del Caduceo di Hermes, verga del potere a rappresentare uno degli emblemi più significativi e misteriosi dell'arte antica e moderna. La pigna infatti si ritrova nella civiltà dei Babilonesi, degli Egizi, dei Greci, dei Romani, dei Cristiani.
Nel ciclo vitale della natura la pigna è simbolo di "maturazione" mentre si apre e rilascia i semi, come espansione della coscienza. E nella stessa anatomia del corpo umano ritroviamo nel cervello la "ghiandola pineale". detta per la sua forma. È la coscienza, la sapienza, l'illuminazione spirituale, il governo dell'Io. Nel mio libro di Dialettologia, "Sulle vie dei ciottoli", ho riportato l'etimologia latina della pigna (pinea) nel senso figurato popolare nei vocaboli "peniéuse" (aggettivo), "penùrie" (sostantivo) e "penié" (verbo). Sarebbe bello realizzare e donare alla Cattedrale di San Sabino a Canosa un pastorale di legno con la Pigna per il Vescovo della Diocesi. Ma intanto, cari ragazzi della Scuola Bovio e di Canosa, disegnate la pigna della ringhiera antica o la pigna di Via Bovio o della Cattedrale di S. Sabino e fate maturare la vostra coscienza, i vostri semi del sapere, dell'educazione, del "vero, del bello, del buono" nelle parole di Papa Francesco alla Scuola Italiana.
Buona pigna a tutti!
maestro Peppino Di Nunno