Canosa nonno col tabarro  sul Rione Castello
Canosa nonno col tabarro sul Rione Castello
Stilus Magistri

La Pro Loco col tabarro

Omaggio poetico alla cappa dei nonni

Ricordo la buonanima di mio padre Giovanni Di Nunno, nel centenario della nascita( 11 giugno 1920) nel recarsi nei campi di notte quando indossava la cappa, abbigliamento anche signorile nei giorni di festa, come riportano alcune foto d'epoca della prima metà del '900 d'inverno in Piazza Colonna o in Piazza San Sabino nel 9 febbraio. Ne parla anche Vincenzo Petroni nel libro 1800-1950 dove descrive "il mantello a ruota" dei notai. E la ritroviamo sulle spalle dei Fratelli Rossi a Canosa nella foto dell'Archivio Fotografico Pansini-Rossi. L'usanza non è solo dei nostri padri, ma ancora oggi viene riproposta in molte Regioni d'Italia, nel Molise, in Abruzzo, nel Veneziano. L'abbiamo vista in Rai a Linea Verde tra i pastori ed i prodotti gastronomici. L'abbiamo ammirata in questo Venerdì Santo di Coronavirus nella Chiesa Collegiata di San Vittore di Bellinzona nel Canton Ticino nella Diocesi di Lugano, indossata a devozione da un laico mentre recitava una preghiera.

Abbiamo presentato la cappa, indossandola a Scuola De Muro Lomanto, negli anni '80 con la Gentilissima Segretaria Scaringella, che la presentò da suo padre. L'abbiamo incontrata fotografandola nel Rione Castello, sulle spalle del nonno Gerardo Tango. La ritroviamo come Mantella in dignità di uniforme storica indossata dall'Arma dei Carabinieri, dalla Polizia di Stato, dagli Alpini, dall'Esercito Italiano, dal Corpo della Polizia Municipale, come ricordiamo nella Cattedrale di San Sabino fino agli anni recenti.

Una poesia veneziana "el tabaro" si ritrova in dialetto nella collezione di poesie del 1835 di Antonio Lamberti. Ma anche in attualità le leggiamo in dialetto veronese, nel "el tabaro de me nono" di Luigi Ederle, quando "se la tirano a sorte dopo la morte" del nonno, come eredità e patrimonio di famiglia. Vogliamo dedicare un componimento alla Pro Loco, Associazione custode delle tradizioni, dopo aver contattato in questa usanza riproposta il Tabarrificio Veneto, Sartoria dei Dogi di Venezia, il Comune di Agnone con lo studioso Di Nucci, il Comune di Rivisondoli, la Pro Loco di Capracotta, città legate a Canosa sulle vie della Transumanza. Abbiamo elaborato una ricerca nuova e inedita, di prossima pubblicazione, sulle radici storiche e filologiche della cappa o tabarro, di questo mantello a ruota di storia, studiato e ritrovato nel corso dei secoli e dei millenni. E ritrovando la rima poetica del tabarro con il Presidente della Pro Loco, Elia Marro, scriviamo " La Pro Loco col tabarro".

La Pro Loco col tabarro
Elia Marro,
la Pro Loco col tabarro,
col tabarro delle tradizioni,
nelle riunioni e occasioni,
col tabarro del nonno in dialetto,
a Canosa, in Puglia in un concetto,
tabarro gentilizio, tabarro popolare,
in questa bella città nativa da amare.

Il tabarro,
m'arrecòrde la càppa 'n gùdde,
se mangève pène tùste ammùdde,
attàneme sàupe a le spàdde la mettève,
che sciò fòre sàupe o trajòne e partève,
de vìrne, de nòtte, nu prìncepe parève,
nu prìncepe de stòrie e de fatòche,
gavetève o suttène jìnd'a nu vòche.

E cumbè Gelàrde sàupe o Castìdde (1)
quànne jémme tanda poverdìdde,
se mettève la càppe e anghianève
sàupe a stu pajòse addà so' nète,
a li paisène ca nan one scurdète
li pecàbele add'one stète 'mbassète.
Che la càppe e na bélla mangète,
se preghève a Gesù e Maròje,
cu còre se cambève 'n cumbagnòje.

Cappa o Tabarro,
mantello signorile o contadino,
si indossava dal '900 al tempo latino,
lo cuce oggi il Tabarrificio a Venezia,
abito dei Monaci al tempo di Alighieri,
si indossa ancora oggi bello come ieri,
Mantella di Vigili, Polizia e Carabinieri,
lo racconto nei viaggi dei miei pensieri.

La cappa, il tabarro,
io lo rimetterei a Elia Marro,
alla PRO LOCO col Tabarro,
perché la tradizione, più è antica,
e più ritorna oggi bella e amica.
Buon tabarro a tutti!


(1) Gerardo Tango in Via Agesilao Milano, sulla Salita Calvario, negli anni '80. Foto di Archivio personale, condivisa dal figlio Leonardo, laico della Cattedrale di San Sabino.
Via Agesilao Milano è situata al termine della Salita Calvario.

Maestro Peppino Di Nunno
Con dedica a Elia Marro, Presidente della Pro Loco e in memoria di mio padre agricoltore.
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