Stilus Magistri
La ricetta dei mostaccioli
Dall’Antica Roma ai nonni di Puglia
sabato 5 novembre 2016
16.50
Dopo aver presentato la storia dei mostaccioli, apprezziamo che anche a Pompei è stata presentata la tavola dall'Antica Roma ad oggi, alla presenza del Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini e Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti. Le fonti riferiscono che Marco Gavio Apicio, vissuto tra il 25 a.C. e il 37 d.C., fu un personaggio molto noto nell'antica Roma, ricordato da Plinio e da Seneca. "Il cuoco per eccellenza", Marco Gavio Apicio ha firmato il De re coquinaria, un ricettario compilato tra III e IV secolo d.C., la principale fonte supersite sulla cucina dell'antica Roma. «Eatstory - da noi il cibo ha una storia» è il titolo del progetto realizzato e presentato quest'oggi dalla Coldiretti nell'area archeologica di Pompei per fare rivivere ai visitatori degli scavi atmosfere e sensazioni del passato, ma anche dare l'opportunità di apprendere e partecipare direttamente ad attività di coltivazione, trasformazione e conservazione dei prodotti locali. A conclusione del percorso, i turisti degusteranno pietanze e potranno acquistare prodotti preparati secondo le tecniche in uso all'epoca dell'eruzione. La cultura sposa il patrimonio enogastronomico italiano tra le bellezze archeologiche degli Scavi di Pompei, con la degustazione del menu Pompeiano (gustum, primae mensae e secundae mensae) preparato secondo le ricette e consumato secondo le modalità del passato nel contesto storico originale. Cultura e cibo sono le principali leve di attrazione turistica strategiche per il rilancio dell'economia e dell'occupazione nel mezzogiorno ed in tutta Italia.
Da Pompei a Canosa di Puglia, dando accoglienza alle richieste pervenute alla Redazione di Canosaweb,primo portale cittadino, e fornire nei dettagli la ricetta di nonna Elena per preparare i mostaccioli. Già nell'Antica Roma ritroviamo la ricetta del mustaceum nel Libro De Agricultura di Catone, al cap. CXXI: Mustaceos sic facito. Farinae siligneae modium unum musto conspargito. Anesum, cuminum, adipis P. II, casei libram, et de virga lauri deradito, eodem addito, et ubi definxeris, lauri folia subtus addito, cum coques. Era la focaccia dolce nuziale fatta con farina, anice, grasso, cotta su foglie di alloro. Ma noi presentiamo la ricetta di nonna Elena a prova di gusto con i seguenti ingredienti:
Buon dolce per i Santi e per i Morti!
Maestro Peppino Di Nunno
Da Pompei a Canosa di Puglia, dando accoglienza alle richieste pervenute alla Redazione di Canosaweb,primo portale cittadino, e fornire nei dettagli la ricetta di nonna Elena per preparare i mostaccioli. Già nell'Antica Roma ritroviamo la ricetta del mustaceum nel Libro De Agricultura di Catone, al cap. CXXI: Mustaceos sic facito. Farinae siligneae modium unum musto conspargito. Anesum, cuminum, adipis P. II, casei libram, et de virga lauri deradito, eodem addito, et ubi definxeris, lauri folia subtus addito, cum coques. Era la focaccia dolce nuziale fatta con farina, anice, grasso, cotta su foglie di alloro. Ma noi presentiamo la ricetta di nonna Elena a prova di gusto con i seguenti ingredienti:
- 1 Kg di farina O
- ½ Kg. di mandorle arrostite e tritate grossolanamente
- Una buccia grattugiata di arancia
- 100 gr. di cacao dolce
- 30 gr. di ammoniaca sciolta in vino cotto caldo
- 200 gr. di zucchero
- Una busta di vaniglia
- circa 600-700 gr. di vincotto
Buon dolce per i Santi e per i Morti!
Maestro Peppino Di Nunno