Stilus Magistri
Le Virtù di Palazzo Montecitorio
Omaggio ai Deputati della Repubblica Italiana
mercoledì 7 marzo 2018
21.55
A Roma, l'ingresso a Palazzo Montecitorio, dove le lettere maiuscole C e D si intrecciano a suggellare la Camera dei Deputati, offre agli eletti dal consenso democratico la bellezza architettonica di due tondi scultorei di m. 2 di diametro ai lati del Portale Antico di quella che fu la sede della Curia Pontificia.Questi beni culturali continuano ad evocare la storia, l'arte, il patrimonio morale dei valori universali che fanno appello a quanti entrano per Governare la Repubblica Italiana. Il portale architettonico, come tutti gli ingressi di edifici di culto e di cultura italiana, riportano sempre dei sigilli che connotano la sede ed il Palazzo.Salendo sul Mons Acceptorius il portale porge il saluto con le bandiere istituzionali e con due fregi scultorei, che si possono ammirare visitando virtualmente il sito di Palazzo Montecitorio. Già nel 2013, abbiamo studiato la Campana Maggiore di Montecitorio nell'iscrizione ricevuta dalla Segreteria dei Beni Architettonici, che ringraziamo per la collaborazione in un'opera volontaria, che fu trasmessa con fini educativi nel Gennaio 2015 all'Assemblea degli Studenti del Liceo Statale Enrico Fermi di Canosa di Puglia(BT).
L'iscrizione sulla circonferenza superiore è tratta del libro sacro della SAPIENZA, 1.1:
DILIGITE IVSTITIAM QVI IVDICATIS TERRAM (Amate la giustizia, voi che governate sulla terra).
La locuzione è riportata anche nella Divina Commedia, nel Canto XVIII del Paradiso di Dante Alighieri ai versi 88-93, dove le anime dei Giusti compongono in tutto trentacinque lettere, che unite danno luogo alla scritta DILIGITE IUSTITIAM QUI IUDICATIS TERRAM.
Mostrarsi dunque in cinque volte sette
vocali e consonanti; e io notai
le parti sì, come mi parver dette.
'DILIGITE IUSTITIAM', primai
fur verbo e nome di tutto 'l dipinto;
'QUI IUDICATIS TERRAM', fur sezzai.
E la Giustizia, IUSTITIA della Campana Maggiore viene ripresa e raffigurata e scolpita a destra del Portale del Palazzo Montecitorio dove una figura femminile regge in mano una bilancia, in una iconografia ricorrente nella cultura cristiana, come nell'Arcangelo Michele, ma anche nella cultura laica del Diritto. Riceviamo oggi dalla Segreteria dei Beni Architettonici di Montecitorio la connotazione del medaglione scultoreo di sinistra dove una figura femminile materna abbraccia tre piccoli: è la Carità, la CARITAS che ci lega alla vita sociale nell'amore umano, che da dignità a chi opera e vita a chi riceve, come nel legame tra Madre e Figli. IUSTITIA e CARITAS, virtù morali laiche universali, rappresentate da figure femminili che promuovono anche la figura della Festa della Donna dell'8 Marzo, mentre scriviamo. Ma in uno Stato Democratico, del Governo del POPOLO, del "Demos", l'appello della Campana Maggiore, che rintocca solo l'elezione del Presidente della Repubblica ogni sette anni, si rivolge non solo ai Governanti della Terra, ma a noi tutti Cittadini, a me stesso, perché siamo chiamati, come ricorda spesso il Presidente Sergio Mattarella e come sancisce la Costituzione della Repubblica all'art. 4, a "concorrere al progresso materiale e spirituale della società".
Per noi cittadini è un dovere civico, un impegno democratico, un valore morale dove non esiste Maggioranza e Opposizione che regolano la Democrazia del Governo, ma solo l'operato al Bene Comune. «Ob amorem patriae», come scriviamo spesso evocando un'iscrizione monumentale del IV secolo nella storia di Canusium.
Auguri agli Eletti di Montecitorio! Auguri Italia!Auguri Cittadini!
In questo giorno 8 Marzo porgiamo gli Auguri alle Donne che oggi, come ieri, fanno la Storia, il Lavoro, la Scuola, la Famiglia, la Santità,il Militare, l'Arte e l'Amore e la Bellezza.Ricevo oggi l'iscrizione del nome della principessa canosina inciso con lettere maiuscole sulla conchiglia degli Ori in mostra nel mondo: Oπακας Σαβαλείδας, con il nome gentilizio al genitivo (Io sono di...) OPAKA SABALEIDA. La sua storia di Bellezza che non tramonta, sia l'augurio all'opera, alla poesia, allo spirito femminile che non tramonta in ogni donna e che educa l'uomo al suo rispetto, perché ognuno di noi nasce dal grembo di donna e viene nutrito dal seno di una donna, "Primizia dell'Umanità".
Auguri Donna!
Maestro Giuseppe Di Nunno da Canosa di Puglia
L'iscrizione sulla circonferenza superiore è tratta del libro sacro della SAPIENZA, 1.1:
DILIGITE IVSTITIAM QVI IVDICATIS TERRAM (Amate la giustizia, voi che governate sulla terra).
La locuzione è riportata anche nella Divina Commedia, nel Canto XVIII del Paradiso di Dante Alighieri ai versi 88-93, dove le anime dei Giusti compongono in tutto trentacinque lettere, che unite danno luogo alla scritta DILIGITE IUSTITIAM QUI IUDICATIS TERRAM.
Mostrarsi dunque in cinque volte sette
vocali e consonanti; e io notai
le parti sì, come mi parver dette.
'DILIGITE IUSTITIAM', primai
fur verbo e nome di tutto 'l dipinto;
'QUI IUDICATIS TERRAM', fur sezzai.
E la Giustizia, IUSTITIA della Campana Maggiore viene ripresa e raffigurata e scolpita a destra del Portale del Palazzo Montecitorio dove una figura femminile regge in mano una bilancia, in una iconografia ricorrente nella cultura cristiana, come nell'Arcangelo Michele, ma anche nella cultura laica del Diritto. Riceviamo oggi dalla Segreteria dei Beni Architettonici di Montecitorio la connotazione del medaglione scultoreo di sinistra dove una figura femminile materna abbraccia tre piccoli: è la Carità, la CARITAS che ci lega alla vita sociale nell'amore umano, che da dignità a chi opera e vita a chi riceve, come nel legame tra Madre e Figli. IUSTITIA e CARITAS, virtù morali laiche universali, rappresentate da figure femminili che promuovono anche la figura della Festa della Donna dell'8 Marzo, mentre scriviamo. Ma in uno Stato Democratico, del Governo del POPOLO, del "Demos", l'appello della Campana Maggiore, che rintocca solo l'elezione del Presidente della Repubblica ogni sette anni, si rivolge non solo ai Governanti della Terra, ma a noi tutti Cittadini, a me stesso, perché siamo chiamati, come ricorda spesso il Presidente Sergio Mattarella e come sancisce la Costituzione della Repubblica all'art. 4, a "concorrere al progresso materiale e spirituale della società".
Per noi cittadini è un dovere civico, un impegno democratico, un valore morale dove non esiste Maggioranza e Opposizione che regolano la Democrazia del Governo, ma solo l'operato al Bene Comune. «Ob amorem patriae», come scriviamo spesso evocando un'iscrizione monumentale del IV secolo nella storia di Canusium.
Auguri agli Eletti di Montecitorio! Auguri Italia!Auguri Cittadini!
In questo giorno 8 Marzo porgiamo gli Auguri alle Donne che oggi, come ieri, fanno la Storia, il Lavoro, la Scuola, la Famiglia, la Santità,il Militare, l'Arte e l'Amore e la Bellezza.Ricevo oggi l'iscrizione del nome della principessa canosina inciso con lettere maiuscole sulla conchiglia degli Ori in mostra nel mondo: Oπακας Σαβαλείδας, con il nome gentilizio al genitivo (Io sono di...) OPAKA SABALEIDA. La sua storia di Bellezza che non tramonta, sia l'augurio all'opera, alla poesia, allo spirito femminile che non tramonta in ogni donna e che educa l'uomo al suo rispetto, perché ognuno di noi nasce dal grembo di donna e viene nutrito dal seno di una donna, "Primizia dell'Umanità".
Auguri Donna!
Maestro Giuseppe Di Nunno da Canosa di Puglia