Stilus Magistri
Li maccaréune del Tavoliere delle Puglie
Dialettando con un piatto di maccheroni
mercoledì 26 ottobre 2016
18.08
Nella Giornata Mondiale della Pasta del 25 Ottobre, è stato valorizzato il ruolo della stessa nella dieta mediterranea. Quando eravamo povera gente nel '900, i maccheroni erano il piatto principale, a volte unico, della dieta e non apportava problemi di sovrappeso. Oggi si riscopre la pasta per il suo valore nutritivo e benefico alla salute. Contiene anche serotonina e concilia il sonno. Poveri paesi ricchi che non valorizzano la pasta con sani condimenti! Noi figli del Tavoliere delle Puglie facciamo memoria, mangiando in dialetto, "li maccaréune". Dal libro "Sulle vie dei ciottoli del dialetto canosino" del maestro Giuseppe Di Nunno.
- maccaréune (sost. m. pl.). Sign. maccheroni, pasta.
Etimologia napoletana: nella gente di Napoli i maccheroni figurano già nel 1700 e nella letteratura di Antonio Viviani, "I Maccheroni di Napoli" del 1824.
Etimologia greca: Si pensa alla radice greca μάκαρ (pr. màcar), «beato», epiteto che si dà ai morti, cui si riferivano i banchetti funebri.
Archelogia letteraria: Nel senso figurato si parla di un linguaggio maccheronico, e di una poesia macaronica nell'opera "Macharonea" di Tifi degli Odasi di Padova (n.1491). L'ars macaronica era una mescolanza letteraria tra latino classico e latino volgare dei dialetti settentrionali, come attesta lo stesso rappresentante, Teofilo Folengo, poeta del XV sec., attingendo l'etimologia dalla stessa gastronomia: "Ars ista poetica nuncupatur Ars Macaronica, a macaronibus derivata, qui macarones sunt quoddam pulmentum farina, caseo, botiro compaginatum, grossum et rusticanum" (Questa arte poetica viene chiamta Arte Macaronica, derivata dai macaroni, i quali macaroni, sono un impasto grossolano e rustico di farina, formaggio, unito al burro)… una sorta di gnocchi di oggi.
Fraseologia dialettale: "mànge maccaréune e càrne",come piatto festivo; infatti mia madre mi chiedeva al sabato:"vè accàtte li maccaréune" (vai a comprare i maccheroni) e poi con la carta dei maccheroni si faceva l'aquilone!
Nel senso figurato si diceva: "jà cùme a nu maccaràune", cioè come persona grossa e grossolana. Noti erano "li zòte, li mizzezòte, li zetéune e li scecappéune". Questi ultimi corrispondono agli "Schiaffoni", per la forma ampia di mano aperta, presenti ancora oggi nell'antico pastificio Garofalo di Gragnano (NA). Comunque ancora oggi è gustoso un bel piatto di maccheroni della dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell'umanità, dal novembre 2010 con la seguente motivazione : "…è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l'interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo". La Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall'UNESCO, Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, in quanto riunisce le abitudini alimentari dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Portogallo, Croazia e Cipro), consolidate nel corso dei secoli. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità.
W la Dieta Mediterranea con un buon piatto di pasta!
maestro Peppino Di Nunno
- maccaréune (sost. m. pl.). Sign. maccheroni, pasta.
Etimologia napoletana: nella gente di Napoli i maccheroni figurano già nel 1700 e nella letteratura di Antonio Viviani, "I Maccheroni di Napoli" del 1824.
Etimologia greca: Si pensa alla radice greca μάκαρ (pr. màcar), «beato», epiteto che si dà ai morti, cui si riferivano i banchetti funebri.
Archelogia letteraria: Nel senso figurato si parla di un linguaggio maccheronico, e di una poesia macaronica nell'opera "Macharonea" di Tifi degli Odasi di Padova (n.1491). L'ars macaronica era una mescolanza letteraria tra latino classico e latino volgare dei dialetti settentrionali, come attesta lo stesso rappresentante, Teofilo Folengo, poeta del XV sec., attingendo l'etimologia dalla stessa gastronomia: "Ars ista poetica nuncupatur Ars Macaronica, a macaronibus derivata, qui macarones sunt quoddam pulmentum farina, caseo, botiro compaginatum, grossum et rusticanum" (Questa arte poetica viene chiamta Arte Macaronica, derivata dai macaroni, i quali macaroni, sono un impasto grossolano e rustico di farina, formaggio, unito al burro)… una sorta di gnocchi di oggi.
Fraseologia dialettale: "mànge maccaréune e càrne",come piatto festivo; infatti mia madre mi chiedeva al sabato:"vè accàtte li maccaréune" (vai a comprare i maccheroni) e poi con la carta dei maccheroni si faceva l'aquilone!
Nel senso figurato si diceva: "jà cùme a nu maccaràune", cioè come persona grossa e grossolana. Noti erano "li zòte, li mizzezòte, li zetéune e li scecappéune". Questi ultimi corrispondono agli "Schiaffoni", per la forma ampia di mano aperta, presenti ancora oggi nell'antico pastificio Garofalo di Gragnano (NA). Comunque ancora oggi è gustoso un bel piatto di maccheroni della dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell'umanità, dal novembre 2010 con la seguente motivazione : "…è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l'interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo". La Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall'UNESCO, Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, in quanto riunisce le abitudini alimentari dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Portogallo, Croazia e Cipro), consolidate nel corso dei secoli. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità.
W la Dieta Mediterranea con un buon piatto di pasta!
maestro Peppino Di Nunno