Stilus Magistri
Madonna delle Primizie in festa
Presentata la memoria storica a Canosa di Puglia
sabato 6 aprile 2024
12.45
Nell'Anno del Signore A. D. 2024 abbiamo presentato in anteprima la Festività della Madonna delle Primizie, alla vigilia della Domenica dopo Pasqua nella Villa Comunale di Canosa, intitolata ad Aldo Moro, nel giardino della Canonica della Cattedrale, dove Don Felice Bacco ha piantato le fave che si presentano con i loro baccelli posti alla nostra attenzione da Franco D'Ambra della Fondazione Archeologica Canosina, mentre le piante si ritrovano in molti campi del territorio. La chiamavano infatti in dialetto in dignità popolare "la Madònne de li gùnghele", dove l'etimo greco-bizantino presente anche nel Salento (ònguli) indica i baccelli di fave. Da bambino siamo stati nutriti in Primavera di fave fresche con le proteine nobili, e le stesse erano collane di gioia! La presentazione in anteprima condivisa da Don Felice Bacco nella Villa Comunale è stata trasmessa in diretta da Terra del Sole che la inserirà in youtube.
Abbiamo riportato la condivisione delle Scuole di Canosa dalla Primaria alle Superiori che hanno accolto il bene culturale delle Primizie che educano anche all'ambiente, ai frutti del creato, alla promozione agro-alimentare di Primavera, rappresentate dagli stand in Piazza Vittorio Veneto con la Pro Loco e le Associazioni del mondo dell'Agricoltura che insieme al Turismo Archeologico costituiscono una risorsa di paese. Ringraziamo per la condivisione i Docenti e i Dirigenti, Dott.ssa Nadia Landolfi, Dott.ssa Amalia Balducci, Prof. Gerardo Totaro del Liceo Fermi e la Prof. Brigida Caporale dell'Istituto Einaudi e l'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto. Nella presentazione in Villa erano presenti Maestre e Genitori della Scuola De Muro Lomanto che parteciperanno con altre scuola alla processione, portando anche "trofei".
Infatti sono state predisposte coccarde con paletti di canne rileggendo dall'anno scorso il testo dello storico Gerardo Chiancone: "lunghi nastri multicolori raccolti da una coccarda". E sono le manine della piccola Gabriella di Classe Prima a presentare i nastri della coccarda variopinta; lei "sapientina" parla del progetto educativo di Scuola sotto gli occhi commossi della madre Sisti, guardando una stampa dell'icona "piantata" tra le piante delle fave. Sono gli occhi innocenti di Dio a mostrarsi negli occhi dei piccoli, entusiasti, curiosi, autentici, illuminati che prendono per mano gli adulti; sono gli occhi sorridenti di Gabriella che portano la coccarda mente suonano a festa ...le Campane del Campanile di San Sabino". Sono le "parole vere, buone e belle" con cui educa Papa Francesco dal 2014 alla Scuola Italiana.
Anche le parole in dialetto delle fave: "de li gùnhele" evocate dalla maestra Nicla De Sario, cultrice, scrivono in un dipinto in un cartiglio in una invocazione popolare : "Madònne del la Fonde / de' n'ùcchje bunìgne / ad alevàte, grène e bìgne", nella protezione dei frutti della terra come si affidavano i nostri padri nel lavoro dei campi, come ricordo anch'io a fianco a mio padre Giovanni in contrada La Palata. Arrivano i viandanti a passeggio nella Villa comunale in questa lezione al tramonto di Primavera affacciata dalla Cattedrale ai paesani e forestieri, che giungevano nel '900 alla Processione; arriva Bartolo Carbone mentre mi accompagna e mi sostiene in divulgazione l'amico Francesco Casamassima nella mia precarietà motoria, che "viene pedinata dall'alto", come dice Bartolo. Arriva una nonna di 87 anni con il girello, nonna Quinto, con la figlia, che ci riconosce e sosta e con noi con Gabriella di 6 anni e col Maestro Peppino cantiamo l'inno:
A Te purissima , fonte di luce,
vera primizia dell'umanità,
Madre Amorosa del Verbo di Dio
affidiamo il nostro cammino.
Nel pauso dei presenti, Auguri!
Maestro Peppino Di Nunno
Abbiamo riportato la condivisione delle Scuole di Canosa dalla Primaria alle Superiori che hanno accolto il bene culturale delle Primizie che educano anche all'ambiente, ai frutti del creato, alla promozione agro-alimentare di Primavera, rappresentate dagli stand in Piazza Vittorio Veneto con la Pro Loco e le Associazioni del mondo dell'Agricoltura che insieme al Turismo Archeologico costituiscono una risorsa di paese. Ringraziamo per la condivisione i Docenti e i Dirigenti, Dott.ssa Nadia Landolfi, Dott.ssa Amalia Balducci, Prof. Gerardo Totaro del Liceo Fermi e la Prof. Brigida Caporale dell'Istituto Einaudi e l'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto. Nella presentazione in Villa erano presenti Maestre e Genitori della Scuola De Muro Lomanto che parteciperanno con altre scuola alla processione, portando anche "trofei".
Infatti sono state predisposte coccarde con paletti di canne rileggendo dall'anno scorso il testo dello storico Gerardo Chiancone: "lunghi nastri multicolori raccolti da una coccarda". E sono le manine della piccola Gabriella di Classe Prima a presentare i nastri della coccarda variopinta; lei "sapientina" parla del progetto educativo di Scuola sotto gli occhi commossi della madre Sisti, guardando una stampa dell'icona "piantata" tra le piante delle fave. Sono gli occhi innocenti di Dio a mostrarsi negli occhi dei piccoli, entusiasti, curiosi, autentici, illuminati che prendono per mano gli adulti; sono gli occhi sorridenti di Gabriella che portano la coccarda mente suonano a festa ...le Campane del Campanile di San Sabino". Sono le "parole vere, buone e belle" con cui educa Papa Francesco dal 2014 alla Scuola Italiana.
Anche le parole in dialetto delle fave: "de li gùnhele" evocate dalla maestra Nicla De Sario, cultrice, scrivono in un dipinto in un cartiglio in una invocazione popolare : "Madònne del la Fonde / de' n'ùcchje bunìgne / ad alevàte, grène e bìgne", nella protezione dei frutti della terra come si affidavano i nostri padri nel lavoro dei campi, come ricordo anch'io a fianco a mio padre Giovanni in contrada La Palata. Arrivano i viandanti a passeggio nella Villa comunale in questa lezione al tramonto di Primavera affacciata dalla Cattedrale ai paesani e forestieri, che giungevano nel '900 alla Processione; arriva Bartolo Carbone mentre mi accompagna e mi sostiene in divulgazione l'amico Francesco Casamassima nella mia precarietà motoria, che "viene pedinata dall'alto", come dice Bartolo. Arriva una nonna di 87 anni con il girello, nonna Quinto, con la figlia, che ci riconosce e sosta e con noi con Gabriella di 6 anni e col Maestro Peppino cantiamo l'inno:
A Te purissima , fonte di luce,
vera primizia dell'umanità,
Madre Amorosa del Verbo di Dio
affidiamo il nostro cammino.
Nel pauso dei presenti, Auguri!
Maestro Peppino Di Nunno