Stilus Magistri
Nei Cimiteri da duemila anni il monogramma di Cristo
In seguito, si aggiunsero le lettere Alfa(Α) e Omega(Ω), simboli del Cristo Signore
sabato 2 novembre 2024
16.50
Dalle Catacombe, cimiteri dei primi Cristiani fino ai giorni di oggi ritroviamo il simbolo del nome di Cristo. Il monogramma di Cristo è composto da due lettere intrecciate dell'alfabeto greco, che corrispondono alle prime due lettere del nome di Cristo in greco intrecciate: ΧΡΙΣΤÓΣ (CHRISTÓS). Le prime due lettere in greco sono X (Chi) e P (Rho). Al monogramma si aggiunsero in seguito le lettere Alfa (Α) e Omega (Ω) (prima e ultima lettera dell'alfabeto greco), simboli del Cristo Signore come riporta l'Apocalisse di San Giovanni (cap.21, v.6): "Io sono l'alfa e l'omega, il Principio e la Fine".
Il monogramma nella Catacombe
Il monogramma di Cristo è stato rinvenuto nelle Catacombe di San Callisto a Roma e di recente nelle Catacombe di Santa Sofia a Canosa di Puglia, oggi patrimonio pontificio. Il sigillo, che si riferisce alle radici del Cristianesimo nei primi secoli dopo Cristo, veniva posto sulle tombe dei defunti ad attestare la fede cristiana. Il sigillo composto da una piccola spilla aurea è stato anche rinvenuto sulla tomba di San Pietro. Le Catacombe sono "la culla della Cristianità e l'archivio della Chiesa primitiva", perché ne illustrano la vita, il Credo e ne testimoniano il martirio dei Cristiani, mistero ancora presente oggi. Le parole di Tertulliano (II sec. d.C.) fanno memoria: "sanguis martyrum semen christianorum - il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani" (Apologeticum, , 50,13). Il monogramma è presente a Roma nelle Catacombe di Santa Domitilla, visitate di recente quest'anno 2024 dalla Chiesa di Canosa in pellegrinaggio e presentate da Mons. Lello Iacobone, Presidente della Commissione Pontificia di Archeologia e Arte Sacra, nella visita al Vaticano del 26 Ottobre 2024 con il Vescovo Mons. Luigi Mansi a conclusione del Sinodo dei Vescovi. Il monogramma e racchiuso da foglie di alloro.
Il monogramma in ferro battuto nella Cattedrale di San Sabino
Il candelabro dell'800, situato un tempo nella navata centrale della Cattedrale San Sabino, ora posto nella Cappella del Battistero, è opera dell'artigianato di Siena in ferro battuto per mano di Pasquale Franci (1821-1907) famoso artista della grande stagione senese. La sua memoria è custodita presso l'Archivio di Stato e l'Archivio storico di Siena che ha acquisito con compiacimento le immagini del candelabro. Sulla parte inferiore del pendente, come da noi riscoperto salendo su una scala, è inciso: FRANCI - SIENA. Il Candelabro riporta per 32 volte il monogramma di Cristo posto fra l'Alfa e l'Omega (Apocalisse di San Giovanni, cap. 21, v.6)..
Il 25 novembre 2006 gli alunni di classe 4 C e D della Scuola Elementare De Muro Lomanto sono stati a lezione con il Maestro Peppino Di Nunno e Don Felice Bacco nella Cappella del Battistero sotto il Candelabro, portando il tabellone, disegnato e custodito a Scuola, E' mia volontà che venga posto con ex alunno accanto al mio feretro nel giorno delle mie esequie. Saluto quei bambini di scuola a lezione in Cattedrale nel novembre 2006 sotto il Candelabro dell'800 del monogramma di Cristo. Ho incontrato nel mese scorso in Cattedrale una madre presente Annamaria Fiore che ricorda e tramanda con la figlia cresciuta.
Il monogramma di Cristo nel Camposanto di Canosa
Il monogramma delle necropoli dopo duemila anni è presente come sigillo di spiritualità nella lapide storica del 1842, smarrita in incuria, ma riprodotta, della fondazione del Camposanto del MDCCCXLII ad opera del Sindaco Ferdinando Lopez nella Canosa del Regno di Napoli. Nel giorno della Commemorazione dei Defunti il monogramma è storia, arte, spiritualità, fede rivolti alla Madre di Dio Corredentrice, alla Vergine Maria come attesta l'iscrizione nella Cappella Maggiore: DEIPARAE GRATIARUM DOMINAE DEFUNCTOS SOSPITANTI, "alla Madre di Dio, Madonna delle Grazie che Protegge i Defunti". La Preghiera si affaccia anche sulle fosse comuni dell'ossario dei morti privati del nome in otto botole del passato e sulle fosse comuni dei morti dell'epidemia della Spagnola del 1918, ritrovate e risanate da una mia opera faticosa nelle remore del tempo e degli uomini.
La lapide delle radici del Camposanto
Rileggiamo nel silenzio del cuore la pietra degli Avi che parla suggellata dal monogramma di Cristo nelle "laicità positive".
ALLE UMANE SPOGLIE
DEI MORENTI NEL BACIO DELLA CROCE
LA PIETA' DEI CANOSINI
QUESTO RECINTO SAGRAVA L'AN. MDCCCXLII
E NEL VI DEL SINDACATO DI F. LOPEZ
MIGLIORANDO COMPIVA.
SALVE O FEDE
CHE MAESTOSA SEDENTE SULLE TOMBE
I VIVENTI AMMAESTRI NEL SILENZIO DEGLI ESTINTI
Il silenzio degli estinti dal cielo sulla terra ci ammaestri e il Signore ci benedica DOMINUS BENEDICAT TE.... .
Giuseppe Di Nunno
Il monogramma nella Catacombe
Il monogramma di Cristo è stato rinvenuto nelle Catacombe di San Callisto a Roma e di recente nelle Catacombe di Santa Sofia a Canosa di Puglia, oggi patrimonio pontificio. Il sigillo, che si riferisce alle radici del Cristianesimo nei primi secoli dopo Cristo, veniva posto sulle tombe dei defunti ad attestare la fede cristiana. Il sigillo composto da una piccola spilla aurea è stato anche rinvenuto sulla tomba di San Pietro. Le Catacombe sono "la culla della Cristianità e l'archivio della Chiesa primitiva", perché ne illustrano la vita, il Credo e ne testimoniano il martirio dei Cristiani, mistero ancora presente oggi. Le parole di Tertulliano (II sec. d.C.) fanno memoria: "sanguis martyrum semen christianorum - il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani" (Apologeticum, , 50,13). Il monogramma è presente a Roma nelle Catacombe di Santa Domitilla, visitate di recente quest'anno 2024 dalla Chiesa di Canosa in pellegrinaggio e presentate da Mons. Lello Iacobone, Presidente della Commissione Pontificia di Archeologia e Arte Sacra, nella visita al Vaticano del 26 Ottobre 2024 con il Vescovo Mons. Luigi Mansi a conclusione del Sinodo dei Vescovi. Il monogramma e racchiuso da foglie di alloro.
Il monogramma in ferro battuto nella Cattedrale di San Sabino
Il candelabro dell'800, situato un tempo nella navata centrale della Cattedrale San Sabino, ora posto nella Cappella del Battistero, è opera dell'artigianato di Siena in ferro battuto per mano di Pasquale Franci (1821-1907) famoso artista della grande stagione senese. La sua memoria è custodita presso l'Archivio di Stato e l'Archivio storico di Siena che ha acquisito con compiacimento le immagini del candelabro. Sulla parte inferiore del pendente, come da noi riscoperto salendo su una scala, è inciso: FRANCI - SIENA. Il Candelabro riporta per 32 volte il monogramma di Cristo posto fra l'Alfa e l'Omega (Apocalisse di San Giovanni, cap. 21, v.6)..
Il 25 novembre 2006 gli alunni di classe 4 C e D della Scuola Elementare De Muro Lomanto sono stati a lezione con il Maestro Peppino Di Nunno e Don Felice Bacco nella Cappella del Battistero sotto il Candelabro, portando il tabellone, disegnato e custodito a Scuola, E' mia volontà che venga posto con ex alunno accanto al mio feretro nel giorno delle mie esequie. Saluto quei bambini di scuola a lezione in Cattedrale nel novembre 2006 sotto il Candelabro dell'800 del monogramma di Cristo. Ho incontrato nel mese scorso in Cattedrale una madre presente Annamaria Fiore che ricorda e tramanda con la figlia cresciuta.
Il monogramma di Cristo nel Camposanto di Canosa
Il monogramma delle necropoli dopo duemila anni è presente come sigillo di spiritualità nella lapide storica del 1842, smarrita in incuria, ma riprodotta, della fondazione del Camposanto del MDCCCXLII ad opera del Sindaco Ferdinando Lopez nella Canosa del Regno di Napoli. Nel giorno della Commemorazione dei Defunti il monogramma è storia, arte, spiritualità, fede rivolti alla Madre di Dio Corredentrice, alla Vergine Maria come attesta l'iscrizione nella Cappella Maggiore: DEIPARAE GRATIARUM DOMINAE DEFUNCTOS SOSPITANTI, "alla Madre di Dio, Madonna delle Grazie che Protegge i Defunti". La Preghiera si affaccia anche sulle fosse comuni dell'ossario dei morti privati del nome in otto botole del passato e sulle fosse comuni dei morti dell'epidemia della Spagnola del 1918, ritrovate e risanate da una mia opera faticosa nelle remore del tempo e degli uomini.
La lapide delle radici del Camposanto
Rileggiamo nel silenzio del cuore la pietra degli Avi che parla suggellata dal monogramma di Cristo nelle "laicità positive".
ALLE UMANE SPOGLIE
DEI MORENTI NEL BACIO DELLA CROCE
LA PIETA' DEI CANOSINI
QUESTO RECINTO SAGRAVA L'AN. MDCCCXLII
E NEL VI DEL SINDACATO DI F. LOPEZ
MIGLIORANDO COMPIVA.
SALVE O FEDE
CHE MAESTOSA SEDENTE SULLE TOMBE
I VIVENTI AMMAESTRI NEL SILENZIO DEGLI ESTINTI
Il silenzio degli estinti dal cielo sulla terra ci ammaestri e il Signore ci benedica DOMINUS BENEDICAT TE.... .
Giuseppe Di Nunno