Stilus Magistri

Abbiamo studiato, parlato e scherzato tante volte insieme

Abbiamo la stessa età e a te Peppuccio che vivi nell'Aldilà dedico un proverbio

Condivido il pensiero di rievocazione di Peppuccio Matarrese, figura canosina espressione di cultura, di agricoltura, di sport, di comunicazione, di gioia di vivere. E' stato un mio compagno di scuola e talvolta ho frequentato la sua casa, conoscendo anche suo padre, sua madre. Abbiamo studiato, parlato e scherzato tante volte insieme: l'ultima volta lo incontrai davanti all'ufficio postale presso la Scuola Mazzini..ma il suo volto era provato dal male nel mistero della Croce, dell'Onnipotente che nelle sue auliche rime di fronte al mondo rotondo opera perchè " Dio ciò considerato lo cambierà di certo in quadrato". Abbiamo la stessa età e a te Peppuccio che vivi nell'Aldilà dedico un proverbio canosino espressione di cultura popolare e del ciclo del grano che germoglia e si gonfia di futura spiga nel giorno del tuo compleanno che segue il 25 marzo dell'Annunciazione.

Il proverbio l'ho raccolto da un anziano agricoltore, Sabino. "A l'Annunziète, o prìne ò spekète" Il proverbio dice che per l'Annunziata, il grano è gonfio (prine) ed è cresciuto (ò spekète). Quando una donna era in attesa, gonfia nel grembo si diceva, come conferma la gentile signora Giovina, "stè prène". Quando poi un ragazzo diventava più alto nell'età della crescita, si diceva "ò spekete" come il grano che cresce nella forma della spiga. Con questo bene dei campi, del grano, della spiga che tu Peppuccio hai accarezzato nel 26 marzo, un abbraccio ed una preghiera.

maestro Peppino Di Nunno
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