Stilus Magistri
Coppa Italia tra le note di canto dell’Inno d’Italia
E’ il primo evento sportivo in tre dimensioni, serata di calcio di emozioni e grandi azioni
giovedì 6 maggio 2010
11.27
Coppa italia
Cinque Maggio, "Ei fu" Napoleone
ma a Roma è il giorno del pallone,
il pallone ambito della Coppa Italia
tra le note di canto dell'Inno d'Italia
della banda dei valorosi Carabinieri
al cospetto di Mourinho e Ranieri.
Mazzola con cuffia fa il cronista
nel suo cuore di storia interista.
Roma e Inter, una sfida infinita
all'Olimpico è una grande partita
tra la storica Lupa della Capitale
ed il Biscione dell'Internazionale,
presente il Presidente dei Senatori
per consegnar la Coppa ai vincitori.
E' una sfida tra gladiatori romani
e campioni corazzati come Titani
in gara tra due grandi Capitani,
tra De Rossi e Zanetti eccellente,
polmone instancabile polivalente.
Cade qualcuno, ma non è una guerra,
cade travolto anche l'arbitro a terra,
mentre Mourinho scrive sul taccuino
appunti segreti del futuro destino,
sbirciando curioso sul televisore
il fuorigioco del suo giocatore.
E' il primo evento sportivo in tre dimensioni,
serata di calcio di emozioni e grandi azioni,
ma l'azione di forza e precisione
la fa Milito, il Principe campione.
Anche la Roma sciupa un'occasione,
e avviene anche "un fallo di frustrazione",
ma nel calcio si gioca con la testa
e Lippi presente ai Mondiali si appresta
e mentre dell'elmo si cinge la testa
l'Inter con la squadra scende in festa.
L'Inter vince la Tim Cup di misura
ma ha superato stasera una gara dura.
Cosa rara veder Mourinho sorridente
ma è la Coppa della sua Inter vincente
mentre uno striscione proclama in tifoseria
"Vogliamo tutto", coppa, onore e fantasia.
Mourinho prepara un sogno ed un monumento,
e dice :"l'Inter è la squadra del momento",
Ranieri sportivo rende "onore ai vincitori"
e scoppiano sul campo coriandoli tricolori,
anche qui a Canosa si accendono i bagliori
di fuochi di una notte di gioie e dolori,
mentre scende la pioggia sulla gloriosa Capitale Canosa di Puglia, 5 maggio 2010
con la sesta Coppa Italia all'Internazionale.
Agli amici interisti con animo sportivo AUGURI!
maestro Peppino
Cinque Maggio, "Ei fu" Napoleone
ma a Roma è il giorno del pallone,
il pallone ambito della Coppa Italia
tra le note di canto dell'Inno d'Italia
della banda dei valorosi Carabinieri
al cospetto di Mourinho e Ranieri.
Mazzola con cuffia fa il cronista
nel suo cuore di storia interista.
Roma e Inter, una sfida infinita
all'Olimpico è una grande partita
tra la storica Lupa della Capitale
ed il Biscione dell'Internazionale,
presente il Presidente dei Senatori
per consegnar la Coppa ai vincitori.
E' una sfida tra gladiatori romani
e campioni corazzati come Titani
in gara tra due grandi Capitani,
tra De Rossi e Zanetti eccellente,
polmone instancabile polivalente.
Cade qualcuno, ma non è una guerra,
cade travolto anche l'arbitro a terra,
mentre Mourinho scrive sul taccuino
appunti segreti del futuro destino,
sbirciando curioso sul televisore
il fuorigioco del suo giocatore.
E' il primo evento sportivo in tre dimensioni,
serata di calcio di emozioni e grandi azioni,
ma l'azione di forza e precisione
la fa Milito, il Principe campione.
Anche la Roma sciupa un'occasione,
e avviene anche "un fallo di frustrazione",
ma nel calcio si gioca con la testa
e Lippi presente ai Mondiali si appresta
e mentre dell'elmo si cinge la testa
l'Inter con la squadra scende in festa.
L'Inter vince la Tim Cup di misura
ma ha superato stasera una gara dura.
Cosa rara veder Mourinho sorridente
ma è la Coppa della sua Inter vincente
mentre uno striscione proclama in tifoseria
"Vogliamo tutto", coppa, onore e fantasia.
Mourinho prepara un sogno ed un monumento,
e dice :"l'Inter è la squadra del momento",
Ranieri sportivo rende "onore ai vincitori"
e scoppiano sul campo coriandoli tricolori,
anche qui a Canosa si accendono i bagliori
di fuochi di una notte di gioie e dolori,
mentre scende la pioggia sulla gloriosa Capitale Canosa di Puglia, 5 maggio 2010
con la sesta Coppa Italia all'Internazionale.
Agli amici interisti con animo sportivo AUGURI!
maestro Peppino