Stilus Magistri
Marzo, benvenuta primavera
Ma l’instabilità di Marzo viene anche codificata negli attributi riferiti alle persone
lunedì 2 marzo 2009
11.30
Marzo: benvenuta Primavera! Dal latino al dialetto, un mese con il detto.
Con le Kalendae Martiae, il primo giorno di Marzo, diamo il benvenuto al mese di Marzo. Era il primo mese nel Calendario dell'antica Roma ed era dedicato al dio Marte. Ho incontrato anche il suo nome in una bambina di nome Marzia, ma l'incontro più bello per tutti è l'inizio della primavera meteorologica, che quest'anno dopo tante piogge e tanto freddo è ben accetta. Ma l'instabilità di Marzo viene anche codificata negli attributi riferiti alle persone: a Canosa si diceva "jà marzaiòle" (femm) o "marzajùle" (masch.). Il dialetto non è questione di termini, come spesso viene letto in maniera riduttiva; il dialetto è cultura popolare.
Il detto di marzo ben rappresenta l'instabilità meteorologica:
"Se Marze vòle
fèce arroste d'ove,
ma se Marze 'ngrùgne
fèce arroste d'ugne".
Vedremo tra la mimosa delle donne (8 marzo), la Festa del Papà e di San Giuseppe (19 marzo), l'Annunciazione del Signore (25 marzo) come sarà questa Primavera, che si intravede nelle gemme dei rami e nel risveglio della natura.
Fiori gialli di mimosa, gusto di zeppole, mandorli e peschi in fiore: la bellezza della terra! Benvenuto Marzo, bentornata Primavera!
maestro Peppino Di Nunno
Con le Kalendae Martiae, il primo giorno di Marzo, diamo il benvenuto al mese di Marzo. Era il primo mese nel Calendario dell'antica Roma ed era dedicato al dio Marte. Ho incontrato anche il suo nome in una bambina di nome Marzia, ma l'incontro più bello per tutti è l'inizio della primavera meteorologica, che quest'anno dopo tante piogge e tanto freddo è ben accetta. Ma l'instabilità di Marzo viene anche codificata negli attributi riferiti alle persone: a Canosa si diceva "jà marzaiòle" (femm) o "marzajùle" (masch.). Il dialetto non è questione di termini, come spesso viene letto in maniera riduttiva; il dialetto è cultura popolare.
Il detto di marzo ben rappresenta l'instabilità meteorologica:
"Se Marze vòle
fèce arroste d'ove,
ma se Marze 'ngrùgne
fèce arroste d'ugne".
Vedremo tra la mimosa delle donne (8 marzo), la Festa del Papà e di San Giuseppe (19 marzo), l'Annunciazione del Signore (25 marzo) come sarà questa Primavera, che si intravede nelle gemme dei rami e nel risveglio della natura.
Fiori gialli di mimosa, gusto di zeppole, mandorli e peschi in fiore: la bellezza della terra! Benvenuto Marzo, bentornata Primavera!
maestro Peppino Di Nunno