Stilus Magistri
Quaresima nel segno del Crocifisso
Oggi voglio proporre la presenza del Crocifisso, simbolo per eccellenza del periodo quaresimale
mercoledì 25 febbraio 2009
11.31
Dopo la festa del Carnevale con il mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima. Le Ceneri, segno di conversione, che la Chiesa pone sul capo, si ricavano bruciando i rami d'ulivo benedetti nella Domenica delle Palme della Pasqua precedente. Il termine Quaresima deriva dal latino "QUADRAGESIMA", che significa "quarantesima" giornata di un periodo in cui il 40 è un numero biblico ricorrente e simbolico nel cammino dell'uomo. La cultura del 900 ci ha consegnato una tradizione popolare scomparsa, che affonda le radici remote anche nella cultura pagana: la Quarantana con quaranta bambole di pezza, di lana, che ogni giorno venivano appese in casa o per strada e che scandivano i giorni della Quaresima. Negli anni scorsi con le colleghe di scuola Clementina Di Biase e Sabina Barbarossa abbiamo realizzato questo percorso educativo realizzando 40 bambole coinvolgendo bambini e mamme ed esponendole poi a maggio nella Fiera della Pro Loco.
Oggi voglio proporre la presenza del Crocifisso, simbolo per eccellenza del periodo quaresimale, leggendo una pagina di cultura, di arte, di fede cristiana, non solo in Chiesa, ma nell'aula di un Palazzo di Giustizia, di un Tribunale, divenuto noto nella cronaca di Perugia. Nelle immagine mediatiche del processo Meredith i miei occhi si sono soffermati sull'Aula degli Affreschi, che riporta la storia e l'arte di Perugia e sul Crocifisso posto al centro sulla parete alle spalle della Presidenza. Di grande significato spirituale e culturale è la presenza del Crocifisso nelle Scuole pubbliche, come nelle aule dei Tribunali del popolo italiano. Allego il messaggio della dott.ssa Adelaide Aguzzi sul Crocifisso del Tribunale di Perugia, ringraziandoLa per la sua illuminata collaborazione in questo legame di storia, di arte, di etica che sono le radici dell'identità del popolo italiano nel pluralismo delle culture.
Quando sarà trascorso l'ultimo giorno dalla quadragesima giornata... sarà Pasqua nel Crocefisso Risorto.
maestro Peppino Di Nunno
Gentile Maestro Di Nunno,
la ringrazio per le sue informazioni e la bella immagine del Crocifisso e mi complimento per la sua passione e la sua competenza che riesce a coltivare pur impegnato in un'attività professionale come la sua.
Purtroppo non ho grandi notizie da darle a proposito del Crocifisso posto nell'Aula degli Affreschi del Palazzo di Giustizia di Perugia: ho effettuato, appena ho potuto, un sopralluogo nell'aula, ho visionato con attenzione il Crocifisso, ma ho visto che non è in buono stato (presenta delle lesioni in più punti e non è ben stabilizzato sulla croce) mi sembra sia di legno, non ha incisioni, ma solo l'etichetta dell'inventario del Comune e del Tribunale, attuale depositario del bene.
Ho fatto delle ricerche, unitamente al collega perugino di cui le ho parlato al telefono, ma le uniche notizie che abbiamo raccolto sono che lo stabile è un ex collegio annesso alla Chiesa del Gesù che è adiacente al Palazzo ed in epoca antica era in uso ai Barnabiti; nel 1860 è stato espropriato e tutti i beni sono passati allo Stato ed in seguito al Comune, che come anticipatole, è attuale proprietario di tutti i locali a diposizione degli uffici giudiziari, come nel resto d'Italia.
Cordiali saluti
Maria Adelaide Aguzzi
Oggi voglio proporre la presenza del Crocifisso, simbolo per eccellenza del periodo quaresimale, leggendo una pagina di cultura, di arte, di fede cristiana, non solo in Chiesa, ma nell'aula di un Palazzo di Giustizia, di un Tribunale, divenuto noto nella cronaca di Perugia. Nelle immagine mediatiche del processo Meredith i miei occhi si sono soffermati sull'Aula degli Affreschi, che riporta la storia e l'arte di Perugia e sul Crocifisso posto al centro sulla parete alle spalle della Presidenza. Di grande significato spirituale e culturale è la presenza del Crocifisso nelle Scuole pubbliche, come nelle aule dei Tribunali del popolo italiano. Allego il messaggio della dott.ssa Adelaide Aguzzi sul Crocifisso del Tribunale di Perugia, ringraziandoLa per la sua illuminata collaborazione in questo legame di storia, di arte, di etica che sono le radici dell'identità del popolo italiano nel pluralismo delle culture.
Quando sarà trascorso l'ultimo giorno dalla quadragesima giornata... sarà Pasqua nel Crocefisso Risorto.
maestro Peppino Di Nunno
Gentile Maestro Di Nunno,
la ringrazio per le sue informazioni e la bella immagine del Crocifisso e mi complimento per la sua passione e la sua competenza che riesce a coltivare pur impegnato in un'attività professionale come la sua.
Purtroppo non ho grandi notizie da darle a proposito del Crocifisso posto nell'Aula degli Affreschi del Palazzo di Giustizia di Perugia: ho effettuato, appena ho potuto, un sopralluogo nell'aula, ho visionato con attenzione il Crocifisso, ma ho visto che non è in buono stato (presenta delle lesioni in più punti e non è ben stabilizzato sulla croce) mi sembra sia di legno, non ha incisioni, ma solo l'etichetta dell'inventario del Comune e del Tribunale, attuale depositario del bene.
Ho fatto delle ricerche, unitamente al collega perugino di cui le ho parlato al telefono, ma le uniche notizie che abbiamo raccolto sono che lo stabile è un ex collegio annesso alla Chiesa del Gesù che è adiacente al Palazzo ed in epoca antica era in uso ai Barnabiti; nel 1860 è stato espropriato e tutti i beni sono passati allo Stato ed in seguito al Comune, che come anticipatole, è attuale proprietario di tutti i locali a diposizione degli uffici giudiziari, come nel resto d'Italia.
Cordiali saluti
Maria Adelaide Aguzzi