Stilus Magistri
Pietra di Tricolore
L’omaggio intende promuovere il Tricolore e l’Arte Sacra
martedì 21 aprile 2020
20.28
In questa emergenza nazionale dell'epidemia virale si accende da sera all'alba il Torrino del Quirinale di un fascio di luce del Tricolore, su cui sventolano tre bandiere, il Tricolore, la Presidenziale, l'Europa. Ci sentiamo uniti a questo Tricolore di luce del Quirinale con il tricolore di luce che illumina Palazzo Iliceto a Canosa di Puglia, per iniziativa della PRO LOCO e della Azienda Playled. Dal Torrino del Colle di Roma, sotto un antico orologio con quadrante alla Romana e una lancetta a Stella cometa, si affaccia l'arte sacra musiva di una Madonna, mosaico di Giuseppe Conti del MDCCCII da un olio su tela del 1697 di Carlo Maratta. L'ho visto posando i passi sul Cortile d'Onore del Quirinale, l'ho ammirato con la Scuola e la Delegazione Sindacale di Canosa di Puglia con il Comune di Pederobba (TV), l'ho studiato con il Dott. Francesco Colalucci, e oggi ho scritto e dedicato in questo "periodo travagliato". L'opera indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolta dal Quirinale, è stata condivisa "per il livello qualitativo" dal Preg.mo Comando del Reggimento dei Corazzieri, anche nello studio del motto dell'emblema, citato nell'opera. Lo studio e l'omaggio intende promuovere il Tricolore e l'Arte Sacra e porgere meditazioni laiche e spirituali sulla figura umana e storica della Vergine Maria di Nazareth, legata alla Luce Pasquale e alla preghiera di Papa Francesco in Piazza San Pietro.
La Madonna del Quirinale
Dal Torrino del Quirinale Vergine Maria
avvolta nel manto azzurro di celeste via,
Tu Madre, mostri tuo Figlio Bambino,
Bambino Sovrano benedicente divino,
«Oh Regina» che hai benedetto il Tricolore
in mano a Mameli fra bandiere di valore, (1)
volgi lo sguardo dall'alto di questo Colle
sulla terra bagnata di sudore nelle zolle,
volgi lo sguardo sulla "Casa degli Italiani"
che possano congiungere insieme le mani
purificate dal Virus per poter camminare,
per lavorare, pregare, amare e cantare
"Fratelli d'Italia" più di prima e ancora
su questa amata patria, in questa buia ora,
in questo "periodo travagliato" nazionale
nella voce del Presidente dal Quirinale,
in una rara Fratellanza, chiusa in vicinanza
che si espande da ogni casa a distanza.
Vergine Maria, sul Torrino di arte sacra
volgi lo sguardo su questo dolore sacro.
Vergine Maria, dal Colle del Quirinale
volgi lo sguardo d'emergenza nazionale.
Tu Madre creatura illibata del coraggio
nella Tua storia in cammino, in viaggio,
infondi coraggio ai Custodi Corazzieri,
a Medici e Sacerdoti, ai Volontari Alfieri,
«VIRTUS IN PERICULIS FIRMIOR»,
"Il coraggio è più forte nei pericoli",
dai Corazzieri in tutti i nostri vicoli.
Sul tuo capo sventolano tre bandiere
illuminate di Tricolore in queste sere,
"nell'ora della morte" ti hanno invocato
le vittime in solitudine nelle bare a terra,
liberaci o Maria dal morbo di tale guerra.
Togli dalle mani dell'uomo armi di potenza,
poni strumenti degni di virtù e di sapienza,
in questo ambiente già malato in decadenza
che tramandiamo alla nostra discendenza.
Benedici i Soldati che curano guarigione
e facci rileggere a nuovo la Costituzione
in questo Popolo di virtuosa vocazione
nei valori umani del cuore in conversione,
di arte, di scienza, di fede, cultura e amore,
mentre sorge in Croce la Pasqua del Signore.
A Te, Maria che abiti sul Colle del Quirinale,
da ogni casa Ti affidiamo i figli a Dio Padre,
Liberaci dal male, Misericordiosa Madre,
i bambini di oggi sono il vero futuro sociale.
E quando si spegneranno le luci di sera,
quando sarà esaudita la nostra preghiera,
ognuno in mano al vento la bella bandiera
e dopo lacrime di dolore sarà una nuova era,
era di valori dell'universale bene comune
che sarà da ogni malefico morbo immune
e sarà la bella Italia il più bel Comune,
dalla Sicilia alle Alpi, da Puglia al Piemonte
ricostruendo dopo la caduta un grande ponte.
La pioggia bagnava San Pietro, Maria Piangeva,
Papa Francesco la Città e il Mondo benediceva,
Lacrime di Madonna, lacrime di Cristo,
presto finirà il Dolore che abbiamo visto,
Santa Maria del Torrino del Quirinale
volgi il sorriso verso la Luce Pasquale,
devono crescere i nostri figli nell'amore,
devono crescere innocenti nel dolore,
devono crescere per un mondo migliore,
.... e così sia!
(1) Corteo di 30.000 patrioti con Mameli a Genova,
al Santuario dell'Oregina il 10 Dicembre 1847 con
la "benedizione delle bandiere".
Maestro Peppino Di Nunno da Canosa di Puglia
Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana
nella condivisione della
Associazione ANCRI BAT Canusium ed il Presidente Cav. Cosimo Sciannamea
e l'Associazione PRO LOCO di Canosa, con il Presidente Elia Marro.
La Madonna del Quirinale
Dal Torrino del Quirinale Vergine Maria
avvolta nel manto azzurro di celeste via,
Tu Madre, mostri tuo Figlio Bambino,
Bambino Sovrano benedicente divino,
«Oh Regina» che hai benedetto il Tricolore
in mano a Mameli fra bandiere di valore, (1)
volgi lo sguardo dall'alto di questo Colle
sulla terra bagnata di sudore nelle zolle,
volgi lo sguardo sulla "Casa degli Italiani"
che possano congiungere insieme le mani
purificate dal Virus per poter camminare,
per lavorare, pregare, amare e cantare
"Fratelli d'Italia" più di prima e ancora
su questa amata patria, in questa buia ora,
in questo "periodo travagliato" nazionale
nella voce del Presidente dal Quirinale,
in una rara Fratellanza, chiusa in vicinanza
che si espande da ogni casa a distanza.
Vergine Maria, sul Torrino di arte sacra
volgi lo sguardo su questo dolore sacro.
Vergine Maria, dal Colle del Quirinale
volgi lo sguardo d'emergenza nazionale.
Tu Madre creatura illibata del coraggio
nella Tua storia in cammino, in viaggio,
infondi coraggio ai Custodi Corazzieri,
a Medici e Sacerdoti, ai Volontari Alfieri,
«VIRTUS IN PERICULIS FIRMIOR»,
"Il coraggio è più forte nei pericoli",
dai Corazzieri in tutti i nostri vicoli.
Sul tuo capo sventolano tre bandiere
illuminate di Tricolore in queste sere,
"nell'ora della morte" ti hanno invocato
le vittime in solitudine nelle bare a terra,
liberaci o Maria dal morbo di tale guerra.
Togli dalle mani dell'uomo armi di potenza,
poni strumenti degni di virtù e di sapienza,
in questo ambiente già malato in decadenza
che tramandiamo alla nostra discendenza.
Benedici i Soldati che curano guarigione
e facci rileggere a nuovo la Costituzione
in questo Popolo di virtuosa vocazione
nei valori umani del cuore in conversione,
di arte, di scienza, di fede, cultura e amore,
mentre sorge in Croce la Pasqua del Signore.
A Te, Maria che abiti sul Colle del Quirinale,
da ogni casa Ti affidiamo i figli a Dio Padre,
Liberaci dal male, Misericordiosa Madre,
i bambini di oggi sono il vero futuro sociale.
E quando si spegneranno le luci di sera,
quando sarà esaudita la nostra preghiera,
ognuno in mano al vento la bella bandiera
e dopo lacrime di dolore sarà una nuova era,
era di valori dell'universale bene comune
che sarà da ogni malefico morbo immune
e sarà la bella Italia il più bel Comune,
dalla Sicilia alle Alpi, da Puglia al Piemonte
ricostruendo dopo la caduta un grande ponte.
La pioggia bagnava San Pietro, Maria Piangeva,
Papa Francesco la Città e il Mondo benediceva,
Lacrime di Madonna, lacrime di Cristo,
presto finirà il Dolore che abbiamo visto,
Santa Maria del Torrino del Quirinale
volgi il sorriso verso la Luce Pasquale,
devono crescere i nostri figli nell'amore,
devono crescere innocenti nel dolore,
devono crescere per un mondo migliore,
.... e così sia!
(1) Corteo di 30.000 patrioti con Mameli a Genova,
al Santuario dell'Oregina il 10 Dicembre 1847 con
la "benedizione delle bandiere".
Maestro Peppino Di Nunno da Canosa di Puglia
Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana
nella condivisione della
Associazione ANCRI BAT Canusium ed il Presidente Cav. Cosimo Sciannamea
e l'Associazione PRO LOCO di Canosa, con il Presidente Elia Marro.