Stilus Magistri
RES PVBLICA: Canosa riscopre la sua storia
70° Anniversario della Repubblica Italiana
mercoledì 1 giugno 2016
16.33
"L'Italia è una Repubblica democratica...", sancisce l'art. 1 della Costituzione e "La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale" (art. 139). La Carta Costituzionale, che contiene le regole dell'ordinamento giuridico dello Stato e i principi del popolo italiano, entrò in vigore il 1° gennaio 1948, ma la Repubblica italiana nasceva già il 2 giugno 1946 con il Referendum popolare tra Monarchia e Repubblica. Fu il primo Referendum a suffragio universale in cui per la prima volta votarono anche le donne di almeno 21 anni, e fu l'icona femminile di una donna di 24 anni, Anna Iberti, a comparire nel volto sulla copertina del Corriere della Sera all'indomani che annunciava: "È nata la Repubblica Italiana", con il primo Presidente, Enrico de Nicola, giurista liberale.
Il voto del Referendum a Canosa di Puglia
Dalle ricerche presso l'Ufficio Elettorale Comunale , il registro del 1946 riporta i risultati elettorali del "Referendum Istituzionale del 2.6.1946" e delle "Elezioni per la Costituente", con elettori iscritti 17.987 ed elettori votanti 16.455 ad indicare una coscienza civica di partecipazione al voto del 99,10 %. I risultati riportano la scelta della Repubblica di voti 8.063 pari al il 51,5 % e della Monarchia di voti 7.586 pari al 48,5%. Il 2 giugno 1946 Canosa vota per la Repubblica.
Il Sindaco della Repubblica a Canosa di Puglia
Canosa riscopre le sue radici di cittadinanza repubblicana, ricercando il Sindaco che all'epoca visse la nascita della Repubblica il 2 giugno 1946. Dall'Albo storico dei Sindaci, dipinto dall'artista Aurelio Carella e dal Registro delle delibere di Consiglio dell'Archivio Storico Comunale individuiamo, con la collaborazione cortese dei funzionari comunali, il Sindaco Nalin Ettore, in carica fino ad Agosto del '46 con la crisi del Consiglio, in cui troviamo anche la presenza del Consigliere Vito Rosa. Era un noto Avvocato, nato nei pressi del Palazzo di Città in via Roma, 10, trasferito poi con la famiglia a Roma, dove contattiamo in diretta la figlia Marta, che condividendo le radici canosine ci parla con sensibilità e squisitezza culturale del padre, commossa nel vedere in Chiesa a Roma il Gonfalone del Comune di Canosa nelle esequie del 1967 con la prematura scomparsa a 56 anni: "era un rappresentante autorevole della Democrazia Cristiana, antifascista, uomo di Diritto. Parlava dei Padri Costituenti, menti elette. Mi parlava del Sud segnato dalla guerra. Oralmente mi trasmise la cultura umanistica con i suoi studi classici". Nell'età vegliarda la figlia Marta con il fratello Edoardo ci saluta: "rendo omaggio a Canosa con pensiero e sentimento. Vorrei rivedere la Canosa di grandi tradizioni, in quei luoghi d'infanzia!".
La Piazza della Repubblica
La Città di Canosa nel passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, intitolò la Piazza storica del monumento della Colonna della Concezione da Piazza XX Settembre, che evocava il Regno d'Italia, adornata nelle feste patronali con i colori bianco e rosso dei Savoia, in Piazza della Repubblica. La delibera riscoperta in una ricerca complessa corrisponde alla n. 13 del C. C. del marzo 1948, con il Sindaco Matarrese Giuseppe, il quale motiva il cambiamento della toponomastica "che rispecchia il nuovo clima politico della Repubblica Italiana" e sottolinea al Consiglio "nomi illustri nel campo della scienza e della storia della Liberazione d'Italia, nonché del martirologio antifascista". Infatti "il nuovo clima politico" derivava dalla Costituzione Repubblicana del 1° gennaio 1948. "Il '48 fu un evento storico", come racconta l'ottantenne Sergio Lagrasta, che tredicenne con altri giovani canosini partecipò il 13 Settembre 1948 al Convegno Nazionale di Azione Cattolica a Roma con PIO XII.
I cittadini nati con la Repubblica Italiana
Il Comune di Canosa rende omaggio alla sua cittadinanza porgendo un saluto augurale ai nati nella vigilia e nel giorno 2 giugno 1946, i quali oggi compiono 70 anni come la Repubblica Italiana. Il 1° giugno nacquero Giuseppe F. ; Annamaria D. D. che da Comacchio si trasferì a Canosa, sposa al compianto Giorgio; Paolo C.; Vincenzo C.. Il 2 giugno nacquero Michele D. che oggi è approdato a Canosa dal Sud Africa dove è emigrato e la gentilissima Anna. M. emigrata a Novara. In questo nome "Anna" ritroviamo lo stesso nome di Anna Iberti, di 24 anni, icona femminile riportata nella copertina del Corriere della Sera del '46 intitolata: "È nata la Repubblica Italiana". L'augurio di cittadinanza è stato trascritto su una pergamena augurale promossa da un'idea personale e da una ricerca dell'Ufficio di Stato Civile suggellata dal Sindaco. Auguri!
Sulle vie dello stemma della Repubblica
Il 5 maggio 1948 l'Italia repubblicana adottò il suo emblema, al termine di un concorso di idee durato circa due anni. L'emblema della Repubblica Italiana è costituito da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami d'ulivo e di quercia. Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, nella concordia interna e nella fratellanza internazionale. Il ramo di quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi sono espressione delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo. La ruota dentata d'acciaio è simbolo del lavoro e traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". La stella è uno degli oggetti più antichi del nostro patrimonio iconografico ed è sempre stata associata alla personificazione dell'Italia, sul cui capo essa splende raggiante dal Risorgimento, al Regno d'Italia, alla Repubblica. Nella ricostruzione del dopoguerra la Stella è simbolo della Solidarietà Italiana e ancora oggi indica l'appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese.Promuoviamo lo stemma della Repubblica nei luoghi della RES PVBLICA, in particolare nelle Scuole pubbliche, che negli anni seguenti al 1946 contribuirono a promuovere l'istruzione nelle situazioni di analfabetismo degli adulti, come attestano alcune delibere del Comune verso il Patronato Scolastico. Erano i tempi quando "eravamo povera gente" con il dialetto del popolo che mangiava "pane e companatico" e quando c'era il sostegno al "caropane". La Scuola ancora oggi promuove il sapere e la cittadinanza democratica.
Nella giornata di giovedì 2 giugno 2016, l'Amministrazione Comunale di Canosa di Puglia(BT) celebrerà il 70° Anniversario della Fondazione della Repubblica. La cerimonia si svolgerà secondo il seguente programma: alle ore 11.00 è previsto il raduno a Palazzo di Città delle autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche e d'arma, e dei cittadini che vorranno prendervi parte. Dalla sede municipale partirà quindi il corteo, con in testa il primo cittadino Ernesto La Salvia, per la deposizione di una corona di alloro sul Monumento ai Caduti in Villa comunale. Al termine, nella cassa armonica della Villa comunale, si terrà il concerto della banda "Giuseppe Verdi" di Canosa. Porgiamo gli auguri alla Repubblica Italiana, al Popolo italiano, alla Cittadinanza di Canosa nei valori della Costituzione.
Ricerche storiche a cura del maestro Giuseppe Di Nunno.
Il voto del Referendum a Canosa di Puglia
Dalle ricerche presso l'Ufficio Elettorale Comunale , il registro del 1946 riporta i risultati elettorali del "Referendum Istituzionale del 2.6.1946" e delle "Elezioni per la Costituente", con elettori iscritti 17.987 ed elettori votanti 16.455 ad indicare una coscienza civica di partecipazione al voto del 99,10 %. I risultati riportano la scelta della Repubblica di voti 8.063 pari al il 51,5 % e della Monarchia di voti 7.586 pari al 48,5%. Il 2 giugno 1946 Canosa vota per la Repubblica.
Il Sindaco della Repubblica a Canosa di Puglia
Canosa riscopre le sue radici di cittadinanza repubblicana, ricercando il Sindaco che all'epoca visse la nascita della Repubblica il 2 giugno 1946. Dall'Albo storico dei Sindaci, dipinto dall'artista Aurelio Carella e dal Registro delle delibere di Consiglio dell'Archivio Storico Comunale individuiamo, con la collaborazione cortese dei funzionari comunali, il Sindaco Nalin Ettore, in carica fino ad Agosto del '46 con la crisi del Consiglio, in cui troviamo anche la presenza del Consigliere Vito Rosa. Era un noto Avvocato, nato nei pressi del Palazzo di Città in via Roma, 10, trasferito poi con la famiglia a Roma, dove contattiamo in diretta la figlia Marta, che condividendo le radici canosine ci parla con sensibilità e squisitezza culturale del padre, commossa nel vedere in Chiesa a Roma il Gonfalone del Comune di Canosa nelle esequie del 1967 con la prematura scomparsa a 56 anni: "era un rappresentante autorevole della Democrazia Cristiana, antifascista, uomo di Diritto. Parlava dei Padri Costituenti, menti elette. Mi parlava del Sud segnato dalla guerra. Oralmente mi trasmise la cultura umanistica con i suoi studi classici". Nell'età vegliarda la figlia Marta con il fratello Edoardo ci saluta: "rendo omaggio a Canosa con pensiero e sentimento. Vorrei rivedere la Canosa di grandi tradizioni, in quei luoghi d'infanzia!".
La Piazza della Repubblica
La Città di Canosa nel passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, intitolò la Piazza storica del monumento della Colonna della Concezione da Piazza XX Settembre, che evocava il Regno d'Italia, adornata nelle feste patronali con i colori bianco e rosso dei Savoia, in Piazza della Repubblica. La delibera riscoperta in una ricerca complessa corrisponde alla n. 13 del C. C. del marzo 1948, con il Sindaco Matarrese Giuseppe, il quale motiva il cambiamento della toponomastica "che rispecchia il nuovo clima politico della Repubblica Italiana" e sottolinea al Consiglio "nomi illustri nel campo della scienza e della storia della Liberazione d'Italia, nonché del martirologio antifascista". Infatti "il nuovo clima politico" derivava dalla Costituzione Repubblicana del 1° gennaio 1948. "Il '48 fu un evento storico", come racconta l'ottantenne Sergio Lagrasta, che tredicenne con altri giovani canosini partecipò il 13 Settembre 1948 al Convegno Nazionale di Azione Cattolica a Roma con PIO XII.
I cittadini nati con la Repubblica Italiana
Il Comune di Canosa rende omaggio alla sua cittadinanza porgendo un saluto augurale ai nati nella vigilia e nel giorno 2 giugno 1946, i quali oggi compiono 70 anni come la Repubblica Italiana. Il 1° giugno nacquero Giuseppe F. ; Annamaria D. D. che da Comacchio si trasferì a Canosa, sposa al compianto Giorgio; Paolo C.; Vincenzo C.. Il 2 giugno nacquero Michele D. che oggi è approdato a Canosa dal Sud Africa dove è emigrato e la gentilissima Anna. M. emigrata a Novara. In questo nome "Anna" ritroviamo lo stesso nome di Anna Iberti, di 24 anni, icona femminile riportata nella copertina del Corriere della Sera del '46 intitolata: "È nata la Repubblica Italiana". L'augurio di cittadinanza è stato trascritto su una pergamena augurale promossa da un'idea personale e da una ricerca dell'Ufficio di Stato Civile suggellata dal Sindaco. Auguri!
Sulle vie dello stemma della Repubblica
Il 5 maggio 1948 l'Italia repubblicana adottò il suo emblema, al termine di un concorso di idee durato circa due anni. L'emblema della Repubblica Italiana è costituito da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami d'ulivo e di quercia. Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, nella concordia interna e nella fratellanza internazionale. Il ramo di quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi sono espressione delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo. La ruota dentata d'acciaio è simbolo del lavoro e traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". La stella è uno degli oggetti più antichi del nostro patrimonio iconografico ed è sempre stata associata alla personificazione dell'Italia, sul cui capo essa splende raggiante dal Risorgimento, al Regno d'Italia, alla Repubblica. Nella ricostruzione del dopoguerra la Stella è simbolo della Solidarietà Italiana e ancora oggi indica l'appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese.Promuoviamo lo stemma della Repubblica nei luoghi della RES PVBLICA, in particolare nelle Scuole pubbliche, che negli anni seguenti al 1946 contribuirono a promuovere l'istruzione nelle situazioni di analfabetismo degli adulti, come attestano alcune delibere del Comune verso il Patronato Scolastico. Erano i tempi quando "eravamo povera gente" con il dialetto del popolo che mangiava "pane e companatico" e quando c'era il sostegno al "caropane". La Scuola ancora oggi promuove il sapere e la cittadinanza democratica.
Nella giornata di giovedì 2 giugno 2016, l'Amministrazione Comunale di Canosa di Puglia(BT) celebrerà il 70° Anniversario della Fondazione della Repubblica. La cerimonia si svolgerà secondo il seguente programma: alle ore 11.00 è previsto il raduno a Palazzo di Città delle autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche e d'arma, e dei cittadini che vorranno prendervi parte. Dalla sede municipale partirà quindi il corteo, con in testa il primo cittadino Ernesto La Salvia, per la deposizione di una corona di alloro sul Monumento ai Caduti in Villa comunale. Al termine, nella cassa armonica della Villa comunale, si terrà il concerto della banda "Giuseppe Verdi" di Canosa. Porgiamo gli auguri alla Repubblica Italiana, al Popolo italiano, alla Cittadinanza di Canosa nei valori della Costituzione.
Ricerche storiche a cura del maestro Giuseppe Di Nunno.