Stilus Magistri
Ritrovato lo stemma degli Stati Uniti d’America
Incastonato per strada a Canosa di Puglia nel 1945
domenica 24 gennaio 2021
23.06
Nelle ricerche storiche del territorio, percorrendo Via Dante Alighieri abbiamo ritrovato Vico Beatrice Portinari, donna idealizzata nella Divina Commedia. Percorrendo nel mese di ottobre Corso Garibaldi, già Maneggio, ritroviamo su indicazione dell'amico del Condominio Sabino Di Noia, VIA ANITA GARIBALDI, la donna eroina dei due mondi omaggiata anche nell'Archivio Storico Comunale. La strada piuttosto recondita scorre alle spalle delle abitazioni INA CASA presso la Stazione Ferroviaria a Canosa di Puglia(BT). Un giovane residente Franco, condividendo la mira ricerca storica, mi invita ad osservare "lo stemma degli Americani" incastonato dal secolo scorso nella parete esterna che si affaccia su Corso Garibaldi, di fronte al Commissariato della Polizia di Stato. Ritorniamo con Elia Marro, Presidente della PRO LOCO a fotografare lo stemma su una scala, mentre si affaccia la signora Enza, a noi nota nel suo servizio devoto alla Chiesa di Santa Teresa.
Lo stemma merita di essere studiato e conosciuto, come bene culturale che evoca ancora oggi un messaggio di storia, di libertà, di democrazia, di progresso tra i popoli liberi. Lo stemma di metallo riporta in alto l'iscrizione:
GLI STATI UNITI D'AMERICA PER I POPOLI LIBERI.
In basso viene riportato il messaggio: IL BENESSERE RAFFORZA LA LIBERTA', eloquente parola di attualità democratica e culturale, che potrebbe essere la traccia di un tema da svolgere a Scuola per Studenti e Docenti. Lo stemma riporta le 13 strisce (bianche e rosse) della bandiera originale degli USA, mentre in alto sono rappresentate tre stelle, di cui non conosciamo la simbologia.
Un incontro con un anziano, Franco Oliva di 83 anni, amico di Vito Zaccaro conferma la presenza dei Militari Americani a Canosa presso le Case Popolari suddette nella ricostruzione postbellica tra il 1945-46. Recandoci agli Ipogei Lagrasta in un Tour archeologico della Fondazione FAC, il nostro caro vegliardo, parlando di Via Dante Alighieri e di Vico Beatrice Portinari ci racconta in dialetto: "ero bambino, abitavo in via Dante Alighieri che era imbrecciata a facevamo a gara a correre a piedi scalzi. Quando arrivai alla fine, giù a corso Garibaldi, i piedi erano screpolati e sanguinavano. Stavano gli Americani che mi portarono a medicare alle Scuole Mazzini". Promuoviamo e porgiamo questo documento della Liberazione e della ricostruzione postbellica a Noi, alle nuove generazioni, all'Ambasciata degli Stati Uniti d'America a Roma, nel giorno del 7 novembre 2020 che fa seguito alla elezione del nuovo Presidente degli USA Joe Biden, in condivisione al messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha trasmesso l'augurio all'Alto Mandato, confidando che: «Sotto la Sua Presidenza, sono certo, Stati Uniti e Italia, e l'intera Unione Europea,- potranno ulteriormente consolidare i legami di profonda e radicata amicizia, nel nome dei comuni valori di libertà, giustizia, democrazia, che li uniscono». Lo stemma ritrovato dal tempo dei nostri padri, evoca ed ammaestra le genti nella coscienza civica e nella convivenza democratica dei «Popoli Liberi» e nel "benessere che rafforza la Libertà".
Ob amorem patriae
Cav. Giuseppe Di Nunno
Lo stemma merita di essere studiato e conosciuto, come bene culturale che evoca ancora oggi un messaggio di storia, di libertà, di democrazia, di progresso tra i popoli liberi. Lo stemma di metallo riporta in alto l'iscrizione:
GLI STATI UNITI D'AMERICA PER I POPOLI LIBERI.
In basso viene riportato il messaggio: IL BENESSERE RAFFORZA LA LIBERTA', eloquente parola di attualità democratica e culturale, che potrebbe essere la traccia di un tema da svolgere a Scuola per Studenti e Docenti. Lo stemma riporta le 13 strisce (bianche e rosse) della bandiera originale degli USA, mentre in alto sono rappresentate tre stelle, di cui non conosciamo la simbologia.
Un incontro con un anziano, Franco Oliva di 83 anni, amico di Vito Zaccaro conferma la presenza dei Militari Americani a Canosa presso le Case Popolari suddette nella ricostruzione postbellica tra il 1945-46. Recandoci agli Ipogei Lagrasta in un Tour archeologico della Fondazione FAC, il nostro caro vegliardo, parlando di Via Dante Alighieri e di Vico Beatrice Portinari ci racconta in dialetto: "ero bambino, abitavo in via Dante Alighieri che era imbrecciata a facevamo a gara a correre a piedi scalzi. Quando arrivai alla fine, giù a corso Garibaldi, i piedi erano screpolati e sanguinavano. Stavano gli Americani che mi portarono a medicare alle Scuole Mazzini". Promuoviamo e porgiamo questo documento della Liberazione e della ricostruzione postbellica a Noi, alle nuove generazioni, all'Ambasciata degli Stati Uniti d'America a Roma, nel giorno del 7 novembre 2020 che fa seguito alla elezione del nuovo Presidente degli USA Joe Biden, in condivisione al messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha trasmesso l'augurio all'Alto Mandato, confidando che: «Sotto la Sua Presidenza, sono certo, Stati Uniti e Italia, e l'intera Unione Europea,- potranno ulteriormente consolidare i legami di profonda e radicata amicizia, nel nome dei comuni valori di libertà, giustizia, democrazia, che li uniscono». Lo stemma ritrovato dal tempo dei nostri padri, evoca ed ammaestra le genti nella coscienza civica e nella convivenza democratica dei «Popoli Liberi» e nel "benessere che rafforza la Libertà".
Ob amorem patriae
Cav. Giuseppe Di Nunno