
Stilus Magistri
Rosario per Papa Francesco in Aula Paolo VI
In condivisione alla Madonna con Bambino del Sassoferrato
mercoledì 12 marzo 2025
17.02
Nella recita del Santo Rosario in Piazza San Pietro alle ore 21,00 di sera abbiamo ritrovato, con l'indicazione della Basilica di San Pietro, la Madonna della Colonna del XV sec. rifiorita come Mater Ecclesiae con Papa Giovanni Paolo II. Dal 10 marzo scorso la recita comunitaria della Chiesa Apostolica del Santo Rosario per la salute di Papa Francesco si svolge liturgicamente all'interno dell'Aula Paolo VI, dove si prega ad un Crocifisso di fede e ad un quadro pregevole che ritrae la Vergine Maria. Nella diretta di TV 2000, cui siamo grati, ci accostiamo ai primi piani della Madonna che non conosciamo nel titulus e nell'autore. Pur ignari del quadro e cultori delle iconografia mariane, annotiamo significazioni artistiche eloquenti, che rileggiamo con alcuni fedeli in condivisione. Ammiriamo il linguaggio cromatico del manto della Madonna, di rosso e di blu, mentre il figlio bambino Gesù ha la veste di rosso.
Nelle icone Gesù è rappresentato con una veste esterna blu e una veste interna rossa, a simboleggiare come la divinità riveste la sua umanità. Così Maria, Corredentrice è rappresentata con un abito esterno rosso e interno blu, a rappresentare il fatto che ha portato la divinità nell'umanità del suo grembo.
Notiamo il volto della Vergine Maria di "domestica" maternità con capo scoperto e capelli pettinati in una "scrima" centrale e con cerchietto adorno ed un fiocco centrale, usanza antica dagli Egizi, alle Principesse della Mesopotamia, dell'Antica Grecia e dei Bizantini, a connotare la regalità di Maria SS. I capelli poi di dissolvono e distendono lunghi sulle spalle.
In un gesto commovente il figlio posa il capo sulla spalla di Maria, a diretto contatto a significare la protezione, che viene invocata anche nel Santo Rosario per Papa Francesco, cantata anche in dignità da un coro di quattro voci maschili. Il contatto tra Madre e Figlio Gesù è così avvolgente da ammirare una rara aureola comune di santità, che circonda il capo di Maria e di Gesù.
E annotiamo che il Figlio Gesù è orante con una corona del Rosario in mano, che termina con una rosa, mentre le stesse dita del pollice e indice scorrono sui grani del Rosario, diremmo a significare non la tenuta di una corona del Rosario, ma la preghiera dinamica, liturgica del Santo Rosario, mentre TV 2000 inquadra le dita sui grani della corona, ieri 11 marzo del Cardinale Ravasi e del Padre Francescano Predicatore degli Esercizi Spirituali.
E la corona del Rosario lunga dalle mani del Figlio Gesù si congiunge dall'uno all'altro braccio della Vergine Madre Maria SS.
Congiungiamo anche le nostre dita sui grani del Santo Rosario.
Ma... restevamo ignari dell'opera di arte sacra, che ci ha condotti pellegrini di studio a chiedere alla Basilica di San Pietro, ad Uffici, fino ad approdare ai Cerimonieri dell'Aula Paolo VI dove ci viene riferito:
"è la Madonna del Sassoferrato!".
Così leggiamo in cultura ed evangelizzazione l'opera del pittore autore.
Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, (Sassoferrato 1605 – Roma 1685)
Madonna col Bambino, 1650 ca
Olio su tela, cm 133 x 98
Opera custodita nella Pinacoteca dei Musei Vaticani, dove ritroviamo altri dati.
Giovan Battista Salvi detto, dal suo paese d'origine nelle Marche, il Sassoferrato, raffigura la Madonna seduta sulle nubi con i piedi poggiati sulla mezzaluna: Ella tiene in braccio il Bambino, che reca in mano un rosario terminante in una rosa; fra le nubi affiorano teste di Cherubini.
Grazie, Chiesa Apostolica del Vaticano, del ritrovamento del titulus.
Come dice Mons. Rino Fisichella nel Giubileo degli Artisti, è la bellezza e spiritualità dell'arte sacra che illumina ed educa.
Ne abbiamo parlato questa mattina al telefono dal mio letto precario a Don Felice Bacco, mentre percorreva la Villa comunale.
La Madonna con Bambino del Sassoferrato, ci congiunge in preghiera del Rosario per Papa Francesco e per la Chiesa Cattolica e per l'umanità sofferente e per la Pace nei paesi "martoriati", per i quali prega anche Papa Francesco nel silenzio degli infermi e con l'animo che porta la Croce in questo peregrinantes in spem di Quaresima dell'anno del Giubileo A. D. 2025.
Domani 13 Marzo 2025 ricorrono dodici anni dalla Elezione di Papa Francesco, "venuto dalla fine del mondo" e affacciato urbi et orbi portando il nome di FRANCISCUS dopo...800 anni!
Auguri Papa Francesco! Resta con noi, perché si fa sera, in ogni sera di preghiera, e così sia!
A devozione di Giuseppe Di Nunno
Nelle icone Gesù è rappresentato con una veste esterna blu e una veste interna rossa, a simboleggiare come la divinità riveste la sua umanità. Così Maria, Corredentrice è rappresentata con un abito esterno rosso e interno blu, a rappresentare il fatto che ha portato la divinità nell'umanità del suo grembo.
Notiamo il volto della Vergine Maria di "domestica" maternità con capo scoperto e capelli pettinati in una "scrima" centrale e con cerchietto adorno ed un fiocco centrale, usanza antica dagli Egizi, alle Principesse della Mesopotamia, dell'Antica Grecia e dei Bizantini, a connotare la regalità di Maria SS. I capelli poi di dissolvono e distendono lunghi sulle spalle.
In un gesto commovente il figlio posa il capo sulla spalla di Maria, a diretto contatto a significare la protezione, che viene invocata anche nel Santo Rosario per Papa Francesco, cantata anche in dignità da un coro di quattro voci maschili. Il contatto tra Madre e Figlio Gesù è così avvolgente da ammirare una rara aureola comune di santità, che circonda il capo di Maria e di Gesù.
E annotiamo che il Figlio Gesù è orante con una corona del Rosario in mano, che termina con una rosa, mentre le stesse dita del pollice e indice scorrono sui grani del Rosario, diremmo a significare non la tenuta di una corona del Rosario, ma la preghiera dinamica, liturgica del Santo Rosario, mentre TV 2000 inquadra le dita sui grani della corona, ieri 11 marzo del Cardinale Ravasi e del Padre Francescano Predicatore degli Esercizi Spirituali.
E la corona del Rosario lunga dalle mani del Figlio Gesù si congiunge dall'uno all'altro braccio della Vergine Madre Maria SS.
Congiungiamo anche le nostre dita sui grani del Santo Rosario.
Ma... restevamo ignari dell'opera di arte sacra, che ci ha condotti pellegrini di studio a chiedere alla Basilica di San Pietro, ad Uffici, fino ad approdare ai Cerimonieri dell'Aula Paolo VI dove ci viene riferito:
"è la Madonna del Sassoferrato!".
Così leggiamo in cultura ed evangelizzazione l'opera del pittore autore.
Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, (Sassoferrato 1605 – Roma 1685)
Madonna col Bambino, 1650 ca
Olio su tela, cm 133 x 98
Opera custodita nella Pinacoteca dei Musei Vaticani, dove ritroviamo altri dati.
Giovan Battista Salvi detto, dal suo paese d'origine nelle Marche, il Sassoferrato, raffigura la Madonna seduta sulle nubi con i piedi poggiati sulla mezzaluna: Ella tiene in braccio il Bambino, che reca in mano un rosario terminante in una rosa; fra le nubi affiorano teste di Cherubini.
Grazie, Chiesa Apostolica del Vaticano, del ritrovamento del titulus.
Come dice Mons. Rino Fisichella nel Giubileo degli Artisti, è la bellezza e spiritualità dell'arte sacra che illumina ed educa.
Ne abbiamo parlato questa mattina al telefono dal mio letto precario a Don Felice Bacco, mentre percorreva la Villa comunale.
La Madonna con Bambino del Sassoferrato, ci congiunge in preghiera del Rosario per Papa Francesco e per la Chiesa Cattolica e per l'umanità sofferente e per la Pace nei paesi "martoriati", per i quali prega anche Papa Francesco nel silenzio degli infermi e con l'animo che porta la Croce in questo peregrinantes in spem di Quaresima dell'anno del Giubileo A. D. 2025.
Domani 13 Marzo 2025 ricorrono dodici anni dalla Elezione di Papa Francesco, "venuto dalla fine del mondo" e affacciato urbi et orbi portando il nome di FRANCISCUS dopo...800 anni!
Auguri Papa Francesco! Resta con noi, perché si fa sera, in ogni sera di preghiera, e così sia!
A devozione di Giuseppe Di Nunno