Stilus Magistri
San Giovanni, “il più grande tra i nati di donna”
Mio padre “Giovannino”
lunedì 24 giugno 2019
21.58
Nella solennità del 24 giugno si celebra il nome di San Giovanni Battista, "il più grande tra i nati di donna", come evoca lo stesso Gesù nel Vangelo di Matteo (cap. 11, v. 11). É l'unico onomastico che si festeggia non nel dies natalis, giorno della morte, del Santo, ma nella Natività di Giovanni, legata alla natività di Gesù, nella visitazione di Maria ad Elisabetta. Nel "sussulto" nel grembo di Elisabetta, Giovanni è il Profeta che annunciò Cristo già nel grembo materno prima del Giordano.
Nella memoria vivente dei padri, oggi, parlando a Canosa di Puglia(BT) con ottantenni, abbiamo rievocato l'appellativo delle persone di nome Giovanni, chiamate "Giuannìdde" o "Giuannìnne", anche in età adulta. Con emozione infatti ricordo la voce di mia madre Rosetta che chiamava il marito, "Giuannìnne", pur avendo una statura robusta. "La bonàname d'attànete", "la buonanima di tuo padre", mi evoca talvolta la voce di paese, così commentata oggi a distanza da Milano da Dino Lagrasta che segue Canosaweb, il primo portale cittadino: "È commovente come a volte quello che noi chiamiamo "popolino" colga la vera essenza delle cose e delle persone come in questo caso. Intanto buona giornata e buon inizio di settimana. Colgo l'occasione per dirti che ieri ho letto il bellissimo articolo che hai fatto su Umberto Iacobone, maestro e amministratore socialista che io ho conosciuto e che non sapevo defunta. Persona garbata riflessiva, moderata come sottolinei tu, ma pur determinata nelle sue convinzioni. Ti ringrazio per questo tuo grande servizio alla Comunità non solo canosina ovunque si trovi, buona giornata".
Ritorno a mio padre "Giuannìnne" che riporta una denominazione non tanto popolare, ma radicata nella Cristianità, dove la Chiesa e l'Arte Sacra hanno riportato l'infanzia di Gesù Bambino con la Madonna e Giovannino, cugino di famiglia. La bellezza dell'arte ritrae spesso San Giovannino, come possiamo ammirare nella Madonna di Francesco Francia del 1505 nella Pinacoteca di Brescia. Nel cartiglio retto da Giovannino inginocchiato su un libro dell'Antico Testamento è riportata l'epigrafe ECCE AGNVS DEI – ECCE QVI TOLLIT PECCATA MVNDI. Sono le parole che il Battista proclamerà nel Battesimo di Gesù nel Giordano, "Ecco l'Agnello di Dio .....", nella simbologia ritratta spesso nell'arte sacra. Anche la Madonna del Cardellino di Raffaello Sanzio del 1506 ritrae Gesù e Giovannino, dove il Cardellino è simbolo profetico della Passione in quanto il passero Carduelis si posa sulle spine del cardo. Ma anche Giovanni Lanfranco e il Bronzino hanno dipinto Gesù nella sua infanzia con san Giovannino, anche nelle situazioni di gioia infantile. "Il più grande tra i nati di donna" viene così teneramente e profeticamente chiamato "GIOVANNINO". Mio padre, "Giuannìnne"... mi ricordo e rievochiamo oggi il Santo nella festa del 24 giugno. Auguri ai Giovanni, al femminile e al maschile!
Maestro Peppino Di Nunno (stilus magistri).
Nella memoria vivente dei padri, oggi, parlando a Canosa di Puglia(BT) con ottantenni, abbiamo rievocato l'appellativo delle persone di nome Giovanni, chiamate "Giuannìdde" o "Giuannìnne", anche in età adulta. Con emozione infatti ricordo la voce di mia madre Rosetta che chiamava il marito, "Giuannìnne", pur avendo una statura robusta. "La bonàname d'attànete", "la buonanima di tuo padre", mi evoca talvolta la voce di paese, così commentata oggi a distanza da Milano da Dino Lagrasta che segue Canosaweb, il primo portale cittadino: "È commovente come a volte quello che noi chiamiamo "popolino" colga la vera essenza delle cose e delle persone come in questo caso. Intanto buona giornata e buon inizio di settimana. Colgo l'occasione per dirti che ieri ho letto il bellissimo articolo che hai fatto su Umberto Iacobone, maestro e amministratore socialista che io ho conosciuto e che non sapevo defunta. Persona garbata riflessiva, moderata come sottolinei tu, ma pur determinata nelle sue convinzioni. Ti ringrazio per questo tuo grande servizio alla Comunità non solo canosina ovunque si trovi, buona giornata".
Ritorno a mio padre "Giuannìnne" che riporta una denominazione non tanto popolare, ma radicata nella Cristianità, dove la Chiesa e l'Arte Sacra hanno riportato l'infanzia di Gesù Bambino con la Madonna e Giovannino, cugino di famiglia. La bellezza dell'arte ritrae spesso San Giovannino, come possiamo ammirare nella Madonna di Francesco Francia del 1505 nella Pinacoteca di Brescia. Nel cartiglio retto da Giovannino inginocchiato su un libro dell'Antico Testamento è riportata l'epigrafe ECCE AGNVS DEI – ECCE QVI TOLLIT PECCATA MVNDI. Sono le parole che il Battista proclamerà nel Battesimo di Gesù nel Giordano, "Ecco l'Agnello di Dio .....", nella simbologia ritratta spesso nell'arte sacra. Anche la Madonna del Cardellino di Raffaello Sanzio del 1506 ritrae Gesù e Giovannino, dove il Cardellino è simbolo profetico della Passione in quanto il passero Carduelis si posa sulle spine del cardo. Ma anche Giovanni Lanfranco e il Bronzino hanno dipinto Gesù nella sua infanzia con san Giovannino, anche nelle situazioni di gioia infantile. "Il più grande tra i nati di donna" viene così teneramente e profeticamente chiamato "GIOVANNINO". Mio padre, "Giuannìnne"... mi ricordo e rievochiamo oggi il Santo nella festa del 24 giugno. Auguri ai Giovanni, al femminile e al maschile!
Maestro Peppino Di Nunno (stilus magistri).