Sant'Elena
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Stilus Magistri

Santa Elena e Via Regina Elena a Canosa

Il culto di una Santa e la memoria di una Regina Serva di Dio

18 agosto, memoria liturgica di Santa Elena.
Questa mattina con mio nipote Leonardo, approdato dal Veneto "in Puglia" di anni sette leggiamo il Calendario nel mese di Agosto e alla domenica in rosso del 18 Agosto: S. ELENA imp.
Leonardo, era una Imperatrice, disegnata con la corona in testa.
Madre di Costantino, l'imperatore che diede libertà di culto ai cristiani, Sant'Elena è commemorata il 18 agosto, dies natalis della sua morte e Festa della Santa Croce.. Attenta alle necessità dei poveri e di profonda fede cristiana costruì importanti basiliche ed è ricordata per il rinvenimento della vera Croce di Cristo.
Elena morì a Costantinopoli, vicino a suo figlio. La salma fu portata a Roma. Costantino decise di trasformare la sua residenza in una chiesa, la basilica di Santa Croce di Gerusalemme.

Santa Elena nella Chiesa di Costantinopoli a Canosa
E a Canosa una statua del 1932 raffigura santa Elena con la Croce in mano venerata nella Chiesa di Santa Maria, "Deiparae de Costantinopoli" del risticanum cultum dell'800 a devozione della Madre dell'Imperatore Costantino e a devozione di Elena, nipote del Canonico Benedetto Forina rifondatore della Chiesa agreste cittadina, oggi retta dal Parroco Don Saverio Memeo.
Una pregevole Cappella funeraria legata alla Chiesa custodisce le spoglie mortali di famiglie dei fondatori Forina, che meritano di essere conosciute e custodite nella parola iscritta sull'esterno: REQUIEM, dove il RIPOSO eterno è memoria e tradizione nel verbo "tradere".
"Il silenzio degli estinti ammaestra i viventi" e non va dimenticato!
La Chiesa oggi di domenica è chiusa, ma aperta ogni Martedì, ma la fede e il culto rivivono oggi 18 agosto.
Auguri a mia moglie, ELENA!

Regina Elena d'Italia
Ricordi della strada della mia casa nativa di VIA REGINA ELENA, che evoca la memoria storica della Regina Elena , Jelena di Montenegro.
Una delibera di G M , per fortuna mai attuata, intendeva per pregiudizi politici, cancellare una toponomastica del regno d'Italia, ma Via Regina Elena è da salvare e custodire.
Lo stesso sapiente Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Trieste dopo la visita al Sacrario di Redipuglia nel Centenario della Grande Guerra, evoca il ruolo delle donne nel conflitto mondiale.

Dal discorso del Presidente Mattarella del 4 Novembre 2015 sul ruolo importante delle donne nella Grande Guerra.
"Desidero citare un'altra donna: la Regina di allora, Elena, che durante la guerra si prodigò come infermiera, ospitando nel palazzo del Quirinale un ospedale da campo, per ricoverare, curare feriti e mutilati. Una borghese, una donna del popolo, la Regina".
Il riconoscimento delle grandi qualità della Regina Elena da parte di un Presidente della Repubblica Italiana è il segno di quanto sia rimasto nelle menti di questo Paese dell'opera e della vita della Regina Elena, da molti chiamata la 'Regina infermiera', per 46 anni Regina d'Italia sensibile alle sofferenze delle classi più povere e sempre presente dove poteva portare conforto.
Elena di Savoia aveva già dato prova di sé aiutando e assistendo le popolazioni siciliane e calabresi durante il terremoto che coinvolse le città dello stretto nel 1908. La Regina, insieme al Re Vittorio Emanuele III, era partita il giorno dopo il sisma verso le zone colpite dalla tragedia a bordo di navi militari.

Il 23 Maggio 1915 inizia per l'Italia la Grande Guerra. Il nostro Paese entra nel conflitto mondiale a fianco di Francia, Inghilterra e Russia, contro l'Austria e in seguito contro la Germania. La Regina Elena, come aveva già fatto al largo di Messina, sconvolge il palazzo del Quirinale allestendo in molte delle sontuose sale un nuovo ospedale con 275 posti letto. Gli ambienti, per ordine della Sovrana, erano destinati ai militari di truppa. I soldati figli del popolo, feriti e mutilati erano ospitati in letti confortevoli, igienici e moderni. I pavimenti delle sale del Quirinale, comprese le sale da ballo e quelle dei Corazzieri, venivano coperti di linoleum e sulle pareti era sistemata della carta bianca lucida.
La Regina, appassionata di medicina, aveva seguito lezioni di pronto soccorso in un collegio di San Pietroburgo e sapeva anche quanto era importante la psicologia dei pazienti; aveva quindi organizzato anche l'assistenza morale dei feriti e mutilati, dotando il Quirinale di una biblioteca con 750 volumi, giornali e riviste, conferenze e spettacoli teatrali. Al termine del suo lavoro, l'ospedale aveva curato 2.648 feriti, tra questi 1.831 grandi invalidi. In molti avrebbero raccontato, negli anni, della Sovrana infermiera di continuo al capezzale dei suoi pazienti. La Regina s'intratteneva con loro, seduta sul letto, tenendo la mano ai più gravi, chiedendo di continuo, al direttore dell'ospedale, di tenerla informata dell'eventuale aggravarsi di qualcuno dei ricoverati.
Abbiamo riscoperto tra molte distrazioni la presenza della Regina Elena con il Re d'Italia e il re Di Danimarca nella inaugurazione a Copenaghen del monumento a Dante Alighieri: memoria consegnata in stampa al Ministero della Cultura e alla Biblioteca Library della Scuola Media Foscolo De Muro Lomanto.
Foto della Regina ricevute dall'Ambasciata d'Italia in Danimarca nel 2021.
Onore alla Regina Elena d'Italia,
Onore e Devozione a Santa Elena.
Maestro Giuseppe Di Nunno
Sant'Elena CanosaCanosa: Sant'Elena anno 1932Regina Elena di MontenegroCanosa Via Regina Elena
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