Stilus Magistri
Solstizio d’Inverno
Il dies natalis del Sole e di Gesù
giovedì 21 dicembre 2017
16.46
La parola "Natale", indelebile, è il segno di una millenaria civiltà cristiana, ma si ritrova già nella simbologia astronomica nella civiltà romana nel culto del dio Sole e nella festa più importante dell'Impero Romano. Nel mondo dei Latini l'Imperatore Aureliano introdusse la Festa del Sole nel 25 Dicembre del 274 d.C. Era il dies natalis Solis invicti, il giorno della nascita (natalis) del Sole Invitto, del Sole Invincibile nel Solstizio d'Inverno (21 dicembre), quando il Sole raggiunge la minima altezza nel nostro emisfero e segna il punto più basso sull'arco del cielo, si ferma e rinasce ad un nuovo ciclo. Con la libertà del Cristianesimo l'imperatore Costantino nel 330 d.C. decretò il festeggiamento cristiano della nascita di Gesù nello stesso giorno del 25 dicembre e così la nascita del Sole Invitto divenne la nascita di Gesù, Luce delle genti.La parola Natale contiene così in un evento la metafora della Luce che vince le tenebre e Gesù sostituisce la simbologia radiante dell'ostensorio solare pagano.Lo stesso Tertulliano (circa 160-220 d.C.), figlio di un Centurione romano, Apologeta e scrittore cristiano e Padre della Chiesa, così scriveva nell'opera Ad Nationes (Libro I, Cap. XIII): «Alii plane humanius Solem Christianorum Deum aestimant, quod innotuerit ad orientis partem facere nos precationem, vel die solis laetitiam curare» , "Molti ritengono apertamente che il Dio dei Cristiani sia il Sole di natura pià umana, poiché è diventato noto che noi preghiamo rivolti verso Oriente e che nel Giorno del Sole viviamo la gioia" (Ad Nationes I, 13). Quel comparativo "humanius" dell'avverbio latino "humane" sta ad indicare una divinità "di natura più umana", rappresentata dal Bambino Gesù di Betlemme.Ma il culto al dio Sole insegna. invita oggi ad accostarci alla natura non solo in dimensione astronomica, ma anche nel legame tra universo e uomo, tra creato e vita umana, invitando a festeggiare il Solstizio d'Inverno, come avveniva nelle grandi civiltà. Mentre guardo il sole al tramonto nel giorno più corto di luce solare, la Luce di Natale, il dies natalis di Gesù diffonde i suoi raggi come ostensorio al cuore delle genti, a tutto il mondo.
Auguri al Sole Invitto
maestro Peppino Di Nunno
Auguri al Sole Invitto
maestro Peppino Di Nunno